Continuano ad arrivare novità in Francia, in attesa di una presa di posizione definitiva che si traduca in legge, per un nuovo accordo fiscale che possa favorire il trasferimento dei vigneti in eredità o donazione a determinate condizioni, una misura che favorirebbe il mantenimento dei terreni a livello familiare facendo diventare più difficile l’ascesa dei grandi gruppi internazionali a scapito dei piccoli produttori. Un tema centrale da tempo e che segna un nuovo capitolo. In Senato, infatti, è stato adottato l’emendamento 1304 rettificato, una misura, riporta il sito “Vitisphere”, sostenuta dal senatore François Patriat (Côte d’Or, Ensemble Pour la République) e che propone due opzioni di detrazione delle tasse per favorire la cessione del patrimonio fondiario rurale: e, quindi, un’esenzione del 75% con un massimale di 600.000 euro (attualmente è di 300.000 euro), e poi del 50% oltre tale cifra, in cambio di un impegno a trattenere il bene ricevuto per 5 anni; la seconda è uno sgravio del 75% fino a 20 milioni di euro (invece che 500.000 euro), poi del 50% oltre tale limite, a patto di mantenere il patrimonio in questione per 15 anni.
Con questa misura si punta a promuovere la stabilità delle aziende agricole familiari, contribuendo alla solidità del modello produttivo francese, attraverso la riduzione della tassazione applicabile ai beneficiari di un trasferimento gratuito di proprietà rurali affittate con contratto di locazione a lungo termine. Sviluppato dal Cnaoc, la Confédération Nationale des producteurs de vins et eaux-de-vie de vin à Appellations d’Origine Contrôlées, questo emendamento correttivo segna una svolta nella strategia fiscale per il trasferimento intrafamiliare con la volontà di favorire il ricambio generazionale. Ma è ancora presto, per i promotori, per cantar vittoria: ci sarà, infatti, il passaggio in Commissione e il “terremoto” politico francese di queste ore, con il Governo Barnier a rischio, potrebbe portare a delle ricadute sul futuro di questa proposta.
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