Turismo nautico di lusso in Gallura, ecco tutti i numeri del 2024

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


Il boom del turismo nautico in Gallura.

La Gallura si conferma la principale destinazione mediterranea per yacht e superyacht durante l’estate. Lo certifica uno studio innovativo promosso da UniOlbia, CIPNES e Direzione Marittima, che ha analizzato il traffico nautico con il supporto di intelligenza artificiale e dati satellitari ufficiali della Guardia Costiera.

I numeri parlano chiaro: tra il 1° giugno e il 30 settembre 2024, ben 4.619 imbarcazioni sopra i 24 metri hanno solcato le acque galluresi, con un picco ad agosto (1.317 yacht). Il dato assume una dimensione ancora più rilevante se si considera il fenomeno degli spostamenti tra le diverse località della zona. Sommando le presenze nelle sette aree analizzate, il totale supera gli 11.000 superyacht. Un dato che ribadisce l’attrattività globale del territorio e la sua centralità nel settore del turismo nautico di lusso.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

L’impatto economico.

L’impatto economico del comparto nautico è straordinario: il valore complessivo delle imbarcazioni mappate ammonta a 16,3 miliardi di dollari, mentre i proprietari di questi yacht hanno un patrimonio personale stimato in 1.784 miliardi di dollari, pari al 70% del PIL italiano. Non si tratta solo di lusso e grandi investitori internazionali: il settore traina un indotto economico diffuso, coinvolgendo 1.860 imprese, di cui oltre 1.300 a conduzione individuale. Artigiani, tecnici, fornitori di servizi, cantieri navali e aziende di innovazione tecnologica formano una filiera che rende la Gallura un punto di riferimento per la nautica mondiale.

“L’industria nautica in Sardegna – ha sottolineato Aldo Carta, presidente di UniOlbia – ha generato un’offerta di eccellenza, creando una classe imprenditoriale dinamica, attenta all’innovazione e alla sostenibilità”. Il settore, infatti, non solo attrae investimenti, ma incentiva la formazione e la crescita professionale, con corsi specializzati come quello di Ingegneria Navale dell’Università di Cagliari e il progetto di un Dipartimento di Innovazione promosso dall’Università di Sassari.

Se da un lato il boom del turismo nautico porta sviluppo e ricchezza, dall’altro evidenzia criticità legate alla gestione dell’afflusso di imbarcazioni. Sovraffollamento, rischio ambientale e carenza di infrastrutture sono i temi su cui si è concentrato il dibattito tra istituzioni e operatori del settore.

Le criticità.

“Quest’anno la concentrazione di yacht ha portato a un numero di incidenti molto basso, ma la congestione è elevata e i rischi ambientali sono concreti”, ha evidenziato Gianluca D’Agostino, direttore della Direzione Marittima del Nord Sardegna. L’incidente dello yacht Athina, che ha richiesto mesi di operazioni per il recupero, ha messo in luce la difficoltà del territorio nel gestire autonomamente emergenze di questa portata. “Abbiamo dovuto far intervenire aziende olandesi ed europee perché sul territorio non ci sono ancora le competenze e le risorse per operazioni di questo tipo”.

Un’altra problematica riguarda l’insufficienza dei posti barca. In alta stagione, porti e marine sono al limite della capacità e non esiste un sistema coordinato per dirottare le imbarcazioni verso altri approdi disponibili. “Serve un maggiore coordinamento tra le marine – ha spiegato D’Agostino – per evitare che chi non trova posto vada altrove, disperdendo risorse economiche importanti”.

L’impatto economico di questo segmento di turismo è rilevante non solo per le strutture portuali e gli ormeggi, ma anche per un ampio indotto che comprende manutenzione, servizi di lusso, ristorazione, trasporti e forniture tecniche per imbarcazioni. Il distretto produttivo del Cipnes ospita 90 aziende specializzate nel settore nautico, garantendo lavoro a oltre 2.200 addetti.

“La nautica di lusso non è solo una vetrina esclusiva, ma un vero e proprio motore economico per la Gallura – ha dichiarato Guido Piga, responsabile Digital Communication presso UniOlbia – con ripercussioni positive su tutto il territorio, dall’occupazione alle opportunità di business per le imprese locali”

Le sfide.

Le istituzioni locali, supportate dalla Regione Sardegna, stanno lavorando su più fronti per consolidare il settore nautico, garantendo crescita sostenibile e adeguata pianificazione. La Regione ha stanziato fondi pluriennali per sostenere la formazione e l’innovazione tecnologica, con l’obiettivo di creare nuove competenze professionali e rafforzare l’industria locale.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Tra le direttrici di sviluppo principali: potenziare l’offerta accademica con corsi di specializzazione e dipartimenti dedicati alla nautica; creare nuove infrastrutture per rispondere alla domanda crescente di posti barca e servizi; promuovere investimenti in tecnologie green per una nautica più sostenibile e migliorare la sicurezza e la gestione ambientale attraverso controlli più efficaci e nuove soluzioni per ridurre l’impatto sul territorio. La Gallura si trova dunque davanti a una sfida cruciale: consolidare il suo ruolo di capitale mediterranea dei superyacht, trasformando la sua vocazione nautica in un motore di crescita duraturo e sostenibile.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Source link