La Legge di Bilancio 2025 destina le risorse necessarie per il rinnovo del contratto del personale militare per il triennio 2025-2027. Questo stanziamento consente al Governo Meloni di avviare fin da subito il tavolo della contrattazione, garantendo così il tempo necessario per un confronto approfondito su tutte le tematiche finora solo accennate nel recente accordo.
Ma il prossimo contratto non si limiterà a proseguire il percorso già avviato. Sarà un’occasione cruciale per recuperare il potere d’acquisto eroso negli ultimi anni. L’accordo per il triennio 2022-2024, pur avendo rappresentato un passo avanti, non è stato sufficiente a compensare la perdita economica subita dal personale a causa dell’inflazione. Ora, con una situazione economica più favorevole e un’inflazione sotto controllo (0,8% nel 2024, rispetto al 5,4% del 2023 e all’8,1% del 2022), il nuovo rinnovo potrà finalmente restituire ai militari il giusto riconoscimento economico.
L’obiettivo è chiaro: entro il 2027, il personale delle Forze Armate dovrà aver recuperato tutto il potere d’acquisto perso negli ultimi sei anni, oltre ad aver ottenuto miglioramenti sostanziali nelle condizioni di lavoro. Per questo motivo, ASPMI e le altre Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari chiedono che il Governo dimostri discontinuità rispetto al passato, anticipando immediatamente l’apertura delle trattative e accelerando, al contempo, l’avvio dell’area negoziale per i Dirigenti.
Lavorare con metodo e senza fretta sarà fondamentale per ottenere il miglior risultato possibile. Solo con un’attenta pianificazione sarà possibile individuare eventuali interventi aggiuntivi, anche attraverso le successive leggi di Bilancio, per garantire che il rinnovo contrattuale risponda pienamente alle necessità del personale.
Quante risorse ci sono per il prossimo rinnovo contrattuale?
Per il finanziamento dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego, la Legge di Bilancio 2025 prevede uno stanziamento complessivo di 10,855 miliardi di euro per il triennio 2025-2027.
Nel dettaglio, l’articolo 19 della legge stabilisce le seguenti risorse (per tutto il comparto pubblico):
- 1,755 miliardi di euro per il 2025
- 3,550 miliardi di euro per il 2026
- 5,550 miliardi di euro a decorrere dal 2027
Nelle more della definizione dei nuovi contratti collettivi, è inoltre previsto un incremento dell’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC), con un aumento dello 0,6% (anziché dello 0,3%) sugli stipendi tabellari dal 1° aprile al 30 giugno 2025, e dell’1,0% (invece che lo 0,5%) a partire dal 1° luglio 2025.
Obiettivi della nuova contrattazione
Ricordiamo che, alla luce dell’accordo sottoscritto per il triennio 2022-2024, la prossima contrattazione partirà da alcuni impegni già fissati, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente le condizioni economiche e normative del personale militare.
Tra le priorità:
- Revisione del Compenso Forfetario di Guardia, per renderlo più equo e rispondente alle esigenze operative.
- Tutela delle indennità di impiego operativo. Chi transita a un ruolo superiore o al servizio permanente manterrà l’indennità più alta già percepita, se quella prevista per il nuovo ruolo risulterà inferiore.
- Valorizzazione dell’anzianità di servizio, dei gradi apicali e dei direttivi, con particolare attenzione ai Marescialli provenienti da altri ruoli, attraverso nuovi strumenti retributivi o la rivalutazione di quelli esistenti.
- Istituzione di una previdenza dedicata per garantire maggiore sicurezza economica ai militari nel lungo periodo, anche dopo il congedo dal servizio.
- Omogeneizzazione delle norme sull’orario di servizio, con indicazioni chiare sul computo della pausa pranzo per i servizi con accasermamento.
- Riconoscimento del recupero della giornata non lavorativa per chi effettua servizi armati o non armati a cavallo con la giornata lavorativa successiva.
- Estensione della licenza straordinaria computabile anche ai periodi di astensione dal lavoro per protocolli sanitari legati alla procreazione assistita.
- Applicazione della flessibilità oraria individuale nelle Forze Armate, con particolare attenzione ai casi di disagio personale o familiare.
- Studio per la razionalizzazione delle indennità operative, al fine di migliorare il trattamento economico del personale impegnato in operazioni ad alta intensità.
Questi punti ovviamente rappresentano solo una parte del lavoro che ci attende. Il prossimo rinnovo contrattuale sarà decisivo per migliorare concretamente la vita del personale militare, e ASPMI continuerà ad impegnarsi affinché ogni promessa venga mantenuta.
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