“L’Olio di Ispra e delle Terre del Verbano” ci crede e diventa associazione: «Vogliamo aumentare la produzione» – Varesenoi.it

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Il progetto “L’Olio di Ispra e delle Terre del Verbano” è diventata un’ associazione registrata ufficialmente il 19 febbraio. I 22 soci fondatori hanno eletto il presidente che sarà l’ex sindaco di Brebbia Domenico Gioia e il consiglio direttivo composto da sette soci: Fulvio Raimondi vicepresidente, Simona Angelica Vavalli segretario, Leonardo Rossoni tesoriere, Enrica Grossi consigliere, Antonella Sala consigliere, Lorenzo Cusumano consigliere.

«Dopo la splendida esperienza dell’anno scorso, dove un gruppo di volenterosi è riuscito a produrre oltre venti litri di olio EVO di eccellente qualità, desideriamo proseguire in questa avventura in modo più strutturato cercando di incrementare i quantitativi e, possibilmente, mantenere inalterata la qualità. L’associazione, inoltre, ci consentirà di organizzare e pianificare al meglio le attività e, al tempo stesso, di acquisire le competenze necessarie per conseguire gli obiettivi che ci siamo prefissati» spiega Gioia. 

L’idea è quella di coinvolgere tutto il paese e il territorio circostante, in un’esperienza sociale e culturale, per tutte le età, alla riscoperta dell’arte millenaria dell’olivicoltura. 

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«Selezionando opportunamente le cultivar più idonee per questi territori è assolutamente possibile ottenere un ottimo olio EVO anche alle nostre latitudini. Così come avviene da anni per gli altri laghi lombardi. Ecco perché, oltre alla nostra coinvolgente esperienza dell’Olio di Ispra, vale la pena citare il bel lavoro che da qualche anno stanno svolgendo per esempio “La Campagna” di Germignaga o gli Olivicoltori dell’olio di S. Imerio e altre realtà del nostro territorio. Si tratta di iniziative lodevoli e di indubbio successo anche se sporadiche e circoscritte in ambiti particolari. E tali resteranno  fino a quando non saremo in grado di metterle in “rete” con l’obiettivo di replicarle e condividerne le competenze e le esperienze maturate nelle diverse realtà» prosegue Gioia.

Il progetto messo in campo dall’associazione è ambizioso e innovativo, necessario se si vuole dare gambe e futuro all’olio di Ispra e delle Terre del Verbano. 

«Di solito i produttori di olio dispongono di uliveti (più o meno estesi) da cui cercano di ricavare buon olio per fini commerciali. Noi invece desideriamo rovesciare questo paradigma: esistono tanti cittadini che dispongono di poche piante (magari solo una) che si associano sia per ottenere un buon olio EVO ma, soprattutto, per condividere un progetto in grado di valorizzare non solo il proprio paese ma un territorio molto più vasto. Ecco, allora, che passiamo a parlare di impianti mono-colturali di grandi dimensioni al concetto di “Uliveto diffuso”. Si tratta di un sistema che, oltre a rispettare l’ambiente e la biodiversità (non ha impatti sulla morfologia del territorio), richiede un minimo sforzo per il mantenimento» aggiunge il presidente dell’associazione. 

Dal punto di vista funzionale, l’Uliveto Diffuso consente di non sprecare i piccoli, ma numerosi, raccolti di olive che lasciati sulle piante sarebbero destinati a marcire. Viceversa, ciascun ulivo può diventare, a suo modo, un piccolo protagonista  di un progetto di comunanza. 

«Il nostro sogno inconfessabile prevede che in tante realtà (non mi spingo a dire in tutti i Comuni) nasca una equivalente iniziativa come la nostra (es. Olio di Angera e delle Terre del Verbano o Olio di Laveno e delle Terre del Verbano, Olio di Gavirate e delle Terre del verbano, e così via) in modo da caratterizzare una specifica municipalità ma, nello stesso tempo, costituire un collante comune (Terre del Verbano) per promuovere un territorio più ampio e diversificato che, oltre alla sponda del lago Maggiore, ricomprenda i laghi varesini» sottolinea Gioia. 

Una “massa critica” sarebbe in grado di intavolare, in modo credibile ed efficace,  un dialogo con gli Enti sovraordinati come la Regione per l’ottenimento di Certificazione di Qualità e Tipicità del il nostro olio. 

«Vogliamo far decollare l’Associazione sia in termini di soci che di servizi da fornire agli associati, con l’obiettivo di incrementare i quantitativi di Olio EVO per il 2025. A tale proposito stiamo facendo un censimento, il più possibile completo, delle piante presenti nel territorio. Invitiamo tutti i cittadini che dispongono di piante di ulivi a partecipare al censimento e ad iscriversi in qualità di socio. Avranno così la possibilità di degustare l’olio delle proprie olive» dichiara il presidente dell’associazione. 

A marzo è già in programma, unitamente all’Orticola di Varese e alla “Campagna” di Germignaga un corso sull’olivicoltura. Nel frattempo, l’associazione sta raccogliendo le prenotazioni relativamente all’acquisto di nuove piante di ulivo di cui necessitano i singoli soci o cittadini.

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«Cercheremo di trovare sinergie e accordi con il Comune di Ispra per avere la possibilità di disporre di piccoli appezzamenti di terreno su cui piantumare, anche in occasione della festa degli alberi, nuove piante con i ragazzi delle scuole. Stiamo studiando, infine, le più corrette modalità per di coinvolgere i ragazzi nelle attività di raccolta, in quella di conservazione in salamoia per arrivare a farli partecipare ad apposite sessioni di degustazione finalizzate al riconoscimento della qualità dei diversi oli testati. In analoghi percorsi, evidentemente con tempistiche e modalità da valutare, ci piacerebbe coinvolgere anche persone con fragilità» sottolinea Gioia. 

«Siamo partiti da poco e abbiamo tanta strada da fare. Il lavoro, l’entusiasmo e le idee non ci mancano. Siamo pronti a collaborare con tutti e a dar una mano a chi ne avesse bisogno, così come noi l’abbiamo avuta dagli amici di Germignaga» conclude il presidente. 

L’associazione è raggiungibile, via e-mail, all’indirizzo info@oliodiispra.it.  

 





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