La crescita della smart home, tra AI, dati e sostenibilità

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


L’Osservatorio Internet of Things, Politecnico di Milano, ha organizzato un incontro con operatori e stampa per presentare la sua ricerca sulle evoluzioni più recenti del settore smart home e delle relative tecnologie.

Hanno partecipato i ricercatori dell’Osservatorio Giovanni Miragliotta, Responsabile Scientifico, i Direttori Angela Tumino e Giulio Salvadori, Antonio Capone, Responsabile Scientifico, e Davide Rossi, Ricercatore. Sono intervenuti anche Alessandro Ravagnin, Responsabile Marketing Sistemi di Vimar, Giovanni Gambaccini, Responsabile Marketing Residenziale di BTicino, Benedetta Ragazzola, Strategy Advisor di Comoli Ferrari, Fabio Ferri, Group Service Senior Director di Ariston Group, Matteo Di Teodoro, Senior Product Manager Connected Product di ISEO Ultimate Access Technologies, Enrico Zara, System Platform & Technology Manager di CAME, Simone Camporeale, Co-Founder di IOTINGA, Leandro Antonio Costa, Solution Marketing Manager Building di Gewiss, Anna Buttaboni, Senior Manager di Storm Reply. Bunthan IEA, Policy Officer – Directorate-General for Energy, European Commission, si è collegato da remoto per illustrare i progressi della formalizzazione dello Smart Readiness Indicator (SRI).

sostenibilità

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Smart home: tecnologie e AI

Una smart home è un’abitazione in cui elettronica, sensori e dispositivi di azionamento sono integrati in un unico sistema connesso, usato per migliorare il comfort degli abitanti, la loro sicurezza e l’efficienza energetica. Il tutto in un’ottica di sostenibilità ambientale.

La ricerca e le industrie sono molto attive per quanto riguarda le tecnologie e i dispositivi relativi alla smart home, tanto è vero che negli ultimi anni la crescita è sempre stata sensibile, sostenuta da un’ottima ricettività del mercato.

sostenibilità

Giovanni Miragliotta
Lo studio compiuto dall’Osservatorio è partito da queste considerazioni e, grazie alla consueta base metodologica costituita da approfondimenti, dati e analisi di mercato, ha messo in risalto l’intelligenza artificiale, che cambierà il modo di concepire la casa intelligente, soprattutto per quanto riguarda l’interazione dell’abitazione con il resto dell’ambiente, secondo i principi della sostenibilità.

L’evoluzione del mercato della smart home

Il mercato della smart home in Italia è cresciuto dell’11% nel 2024, raggiungendo 900 milioni di euro, un dato superiore alla media europea (+6,5%). Tuttavia, la spesa pro-capite italiana (15,5 euro) resta circa la metà di quella europea (32,5 euro).

Giovanni Gambaccini, Responsabile Marketing Residenziale di BTicino

Giovanni Gambaccini, Responsabile Marketing Residenziale di BTicino

Il settore è trainato dalla sicurezza (videocamere, sensori, serrature smart), che vale 250 milioni di euro (+28% rispetto al 2023), grazie anche alla riduzione dei prezzi. Cresce l’integrazione con l’AI per rilevare intrusioni e simulare la presenza di occupanti in casa. Gli elettrodomestici connessi generano 170 milioni (+13%), con nuove soluzioni per ottimizzare i consumi energetici in base ai costi variabili dell’energia.

Aumenta la consapevolezza dei consumatori: l’81% utilizza spesso le funzioni smart (+18%), il 34% ha attivato almeno un servizio (+22%), e il 29% pagherebbe di più per una casa smart. Il 69% conosce il settore (+10%), il 59% possiede dispositivi smart e il 41% li ha connessi (+3%). Il 32% è interessato ad acquistarne di nuovi (+2%), con un focus su sicurezza (30%), controllo remoto (28%) ed efficienza energetica (23%). Le app dominano la gestione della smart home (72%, +18%), seguite dagli assistenti vocali (24%, +4%). L’87% degli intervistati usa le app almeno una volta a settimana (72% ogni giorno). Il 43% assegna il massimo punteggio alla loro usabilità.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

sostenibilità

Alessandro Ravagnin, Vimar
Una smart home interagisce con l’utente tramite un’app e questa deve essere aggiornata con una cadenza molto superiore a quella dell’hardware. Se quest’ultimo ha bisogno di un refresh ogni 10 anni circa, un’app deve essere rinnovata ogni due, se non addirittura ogni anno. Questo è un importante cambiamento di prospettiva per un’azienda manifatturiera, abituata a tempi decisamente più lunghi. Le app oggi sono fondamentali per gli utenti. Vimar, azienda medio grande, ha superato i 100 milioni di interazioni cliente-server nel 2024. Secondo le nostre previsioni, supereremo il mezzo milione di utenti che utilizzano le nostre applicazioni per controllare i dispositivi. Entro quest’anno pensiamo di iniziare a fatturare la vendita di servizi digitali, sia pure con un progetto pilota.

Il settore del risparmio energetico (caldaie, termostati, climatizzatori) cala del 5% (141 milioni di euro), penalizzato dalla riduzione degli incentivi, soprattutto nel B2B. Tuttavia, il 32% degli utenti è interessato ai servizi di gestione dei consumi e il 71% sarebbe disposto a pagarli.

Benedetta Ragazzola, Strategy Advisor di Comoli Ferrari

Benedetta Ragazzola, Strategy Advisor di Comoli Ferrari

Anche gli smart speaker scendono del 4% (125 milioni di euro), in linea con la saturazione globale del mercato (-5%). Però l’evoluzione dell’AI generativa promette nuove funzionalità, per interazioni più intuitive e scenari domotici avanzati.

Le tecnologie dei moderni impianti per la smart home devono permettere l’installazione non solo nelle abitazioni nuove ma anche in quelle esistenti, già dotate di un impianto elettrico, anche datato. I nuovi sistemi smart non devono essere solo economicamente accessibili ma devono anche essere facili da installare e da configurare, così da semplificare il lavoro dell’installatore.

Matteo Di Teodoro, Senior Product Manager Connected Product di ISEO Ultimate Access Technologies

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Matteo Di Teodoro, Senior Product Manager Connected Product di ISEO Ultimate Access Technologies

Il futuro della smart home: utenti più consapevoli, risparmio energetico e sostenibilità

I trend di crescita della smart home sono innanzitutto la maggiore consapevolezza degli utenti, che sono più maturi e che usano di più i device smart connessi a Internet. Oggi sette consumatori su dieci conoscono la smart home, sei su dieci possiedono almeno un dispositivo connesso e uno su tre ha attivato almeno un servizio Web. Molto interessante è che otto consumatori su dieci usano sempre o quasi le funzionalità smart dei device acquistati.

Per quanto riguarda gli installatori, nel 2024 nove su dieci conoscono il tema smart home e il 50% ha realizzato impianti smart. Le difficoltà che permangono sono il far capire al cliente finale i benefici delle tecnologie smart e la scarsa disponibilità di personale specializzato ed esperto in queste tecnologie.

sostenibilità

Fabio Ferri, Ariston Group
Ariston sviluppa soluzioni per fornire un comfort sostenibile ai nostri clienti finali. La smart home è al centro di questa strategia e i nostri partner professionisti sono parte di questo sistema che stiamo sviluppando. L’obiettivo è creare una piattaforma di assistenza e monitoraggio remoti, che grazie all’intelligenza artificiale e ai dati consente di verificare il comportamento del prodotto, per garantire la soddisfazione del cliente finale e ridurre gli interventi grazie alla possibilità di anticipare i problemi.

L’interesse per i dispositivi smart per il risparmio energetico è elevato, con il 53% dei consumatori attratti dagli incentivi statali. Quasi uno su cinque (18%) comprerebbe un dispositivo se le agevolazioni statali aumentassero, mentre il 15% rinuncerebbe all’acquisto in caso di riduzione.

Enrico Zara, System Platform & Technology Manager di CAME

Microcredito

per le aziende

 

Enrico Zara, System Platform & Technology Manager di CAME

La Direttiva EPBD IV, o “Direttiva Case Green“, punta alla decarbonizzazione edilizia in Europa entro il 2050. Gli Stati membri dovranno recepirla entro maggio 2026, garantendo per gli edifici residenziali una riduzione dell’uso di energia primaria del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035 (rispetto al 2020). In Italia, per rispettare tali obiettivi, il risparmio energetico nel settore residenziale dovrà aumentare di almeno 40.000 GWh/anno nei prossimi dieci anni. Oltre alle rinnovabili e ai materiali sostenibili, le soluzioni smart home possono dare un contributo significativo.

Secondo l’Osservatorio, maggiori incentivi potrebbero ridurre i consumi nazionali di 2.600 – 3.100 GWh/anno, coprendo il 6,5 – 7,8% del target della Direttiva. Questo spingerebbe il mercato smart home in Italia a crescere di circa 105 milioni di euro all’anno per i prossimi tre anni.

Simone Camporeale, Co-Founder di IOTINGA

Simone Camporeale, Co-Founder di IOTINGA

Matter: far comunicare dispositivi e standard diversi

L’Osservatorio ha spesso menzionato in passato la difficoltà di sviluppare e sostenere uno standard capace di far dialogare sistemi eterogeni di marchi diversi, di fatto costringendo le aziende ad affidare a terzi la gestione dei propri prodotti.

Il miglior candidato attualmente disponibile per far parlare tra di loro diversi standard proprietari è Matter, il protocollo di connettività open source promosso da fine 2022 dalla Connectivity Standard Alliance (CSA), ora disponibile nella versione 1.4. Questa permette di gestire contemporaneamente oggetti smart di diversi sistemi senza problemi di compatibilità, con l’obiettivo di rendere l’esperienza utente ancora più completa e fluida. La nuova edizione include la gestione dell’energia, con un’attenzione sempre maggiore all’efficienza energetica, e introduce le funzionalità multi-admin, che ora consentono ai dispositivi di connettersi automaticamente a più sistemi, un passo in avanti verso una maggiore integrazione e semplicità d’uso.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Leandro Antonio Costa, Solution Marketing Manager Building di Gewiss

Leandro Antonio Costa, Solution Marketing Manager Building di Gewiss

Matter, tuttavia, deve ancora affrontare alcune sfide tecniche e sistemiche che ne rallentano la diffusione: tra queste la capacità descrittiva limitata, i requisiti hardware elevati, la preferenza per sistemi legacy da parte di alcuni produttori e la complessità nell’aggiunta di dispositivi alla rete. Nonostante ciò, le novità introdotte stanno progressivamente riducendo la frammentazione del sistema, contribuendo alla maturazione complessiva dello standard.

Aziende come Vimar e BTicino stanno studiando Matter e stanno facendo ricerca, ma sono molto prudenti nell’azzardare previsioni sulla sua diffusione. In altre parole, restano alla finestra per vedere come evolve il mercato.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link