Il lavoro da remoto è ormai una realtà consolidata in Italia e i dati lo confermano: secondo l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, nel 2025 si prevede una crescita del 5% degli smart workers, raggiungendo quota 3,7 milioni, in aumento rispetto ai 3,55 milioni del 2024.
Questo trend non riguarda solo le grandi aziende, ma anche la Pubblica Amministrazione e le PMI. In media, i dipendenti delle grandi imprese lavorano da remoto nove giorni al mese, mentre nella Pubblica Amministrazione il valore scende a sette e nelle PMI a 6,6 giorni.
Questi numeri dimostrano come il lavoro a distanza non sia più una misura emergenziale, ma un modello organizzativo che le aziende stanno consolidando. Tuttavia, questa trasformazione porta con sé diverse sfide per i manager, per esempio come assicurarsi che le attività vengano svolte con efficienza? Oppure ancora come monitorare la produttività senza risultare invasivi, in modo chiaro e strutturato?
Molte imprese ancora si affidano a soluzioni poco efficienti, con comunicazioni via email e fogli Excel per tracciare le presenze e le attività. In questo modo, però, il rischio di errori, dati persi e processi di gestione lenti è molto elevato. Fortunatamente, oggi esistono strumenti digitali avanzati in grado di automatizzare questi aspetti, rendendo lo smart working più organizzato ed efficace.
Le difficoltà della gestione a distanza
Coordinare un team distribuito non è semplice. L’assenza di un ufficio fisico rende più complesso monitorare le ore di lavoro, organizzare le assenze, raccogliere dati per le buste paga e analizzare la produttività in modo strutturato. Senza un sistema ben definito, si rischia di perdere il controllo, con un impatto negativo sulla gestione amministrativa e sulla trasparenza aziendale.
Uno dei problemi più comuni riguarda la rilevazione delle presenze. In ufficio, un semplice badge può risolvere il problema, ma da remoto? C’è chi utilizza fogli condivisi o sistemi basati sulla fiducia, ma questi metodi non garantiscono un’elevata accuratezza.
Altro aspetto critico è la gestione di ferie e permessi: senza un flusso di approvazione chiaro, il rischio di sovrapposizioni e malintesi è sempre dietro l’angolo. A tutto questo si aggiunge la difficoltà di raccogliere e trasmettere correttamente i dati al reparto paghe, evitando errori che possono portare a ritardi nei compensi.
Per affrontare queste sfide, molte aziende decidono di utilizzare software di rilevazione presenze e gestione delle attività in cloud, capaci di centralizzare tutti i dati e ottimizzare i processi. Ma come funzionano?
Geobadge: il software per una gestione del personale agile
Tra le soluzioni più innovative sul mercato, Geobadge si distingue per la sua capacità di offrire un sistema completo e flessibile per il monitoraggio delle presenze e delle attività, indipendentemente dal luogo di lavoro dei dipendenti.
Una delle caratteristiche più apprezzate è la possibilità di timbratura in mobilità: i dipendenti possono registrare le proprie entrate e uscite direttamente tramite app, QR code, tag NFC o rilevatore fisico, con la possibilità di geolocalizzare le timbrature (in modo conforme alle norme sulla privacy) se necessario. Questo permette di avere un quadro chiaro della presenza del personale, anche se distribuito su più sedi o in smart working.
Un altro aspetto fondamentale è la gestione centralizzata di ferie, permessi e assenze. Grazie a un sistema tracciato e intuitivo, i lavoratori possono inviare la richiesta in pochi clic, eliminando la necessità di scambi interminabili di email o telefonate. Il reparto HR riceve le richieste in modo organizzato, approvando o rifiutando in base alle esigenze aziendali, con un flusso chiaro e senza rischi di errori.
Geobadge facilita anche l’invio dei dati per l’elaborazione delle buste paga, trasformando quello che tradizionalmente è un processo macchinoso in un’operazione estremamente rapida. Tutte le informazioni su ore lavorate, assenze, straordinari e altre voci di retribuzione vengono raccolte in modo automatico, pronte per essere trasmesse all’ufficio paghe senza il rischio di incongruenze o errori manuali.
Un ulteriore valore aggiunto è la gestione documentale integrata. Contratti, buste paga, certificazioni e altri documenti aziendali vengono archiviati in un’unica piattaforma, accessibile ai dipendenti in qualsiasi momento. Ciò significa un minor carico di lavoro amministrativo e una migliore comunicazione tra l’azienda e il personale.
Ma la vera forza di Geobadge sta nella possibilità di analizzare i dati e ottimizzare la gestione del personale. Il software permette, infatti, di generare report dettagliati su ore lavorate, costi per cliente, efficienza operativa e molto altro, offrendo alle aziende uno strumento potente per prendere decisioni strategiche basate su dati concreti.
Perché adottare un software di rilevazione presenze?
Implementare un software come Geobadge non significa solo automatizzare la raccolta delle presenze, ma trasformare il modo in cui un’azienda gestisce il proprio personale.
Lavorare in modo più organizzato genera vantaggi concreti per il business. La trasparenza aumenta, perché tutti i dati vengono centralizzati e resi accessibili in tempo reale, eliminando dubbi, incongruenze e contestazioni. Una soluzione di questo tipo migliora inevitabilmente l’efficienza operativa, infatti, snellendo la gestione delle presenze e delle attività si diminuisce il tempo dedicato ai compiti più ripetitivi, che rubano risorse ai task più strategici e creativi.
Non bisogna sottovalutare poi l’aumento di produttività che deriva da un sistema chiaro, in cui i dipendenti possono concentrarsi sulle loro attività, senza perdere tempo con processi amministrativi disorganizzati. Infine, la digitalizzazione riduce il rischio di errori, in particolare consente di prendere decisioni basate su dati precisi e affidabili, senza il rischio di informazioni incomplete o inesatte.
Affinché questi strumenti siano davvero efficaci, è essenziale però che tutti i membri dell’organizzazione vengano formati correttamente sul loro utilizzo. Una piattaforma ben implementata, supportata da una cultura aziendale orientata alla trasparenza e all’efficienza, permette di coordinare i progetti con maggiore precisione e di semplificare anche le attività più complesse.
Ecco perché investire in una tecnologia di questo tipo non è solo una scelta operativa, ma un passo strategico verso un modo di lavorare più intelligente e competitivo.
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