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Pagamenti in tilt anche per Stellantis: a seimila impiegati non arriva lo stipendio #finsubito prestito immediato


di
Christian Benna

L’azienda: «Tutta colpa del cavo tranciato in Svizzera»

«Buon pomeriggio, siamo stati informati dal finance che ci segnala che la grave anomalia tecnica che sta interessando in queste ore il sistema di pagamento europeo SEPA impatta anche i flussi retributivi a favore dei Dipendenti Stellantis». Il venerdì nero dei pagamenti, il 29 novembre, che ha travolto pos, carte e i prelievi di contante sembra essersi abbattuto anche sulle transazioni del quarto costruttore di auto al mondo e soprattutto sugli addetti degli enti centrali di Mirafiori (circa seimila persone), a cui infatti non sono stati accreditati gli stipendi in busta paga previsti a fine mese.
Solo un disguido, si spera, che sarà risolto nelle prossime ore, probabilmente già oggi, 2 dicembre, o domani. 

Tuttavia Stellantis mette le mani avanti: in una nota interna l’azienda ha spiegato ai propri dipendenti che la responsabilità del ritardo dei pagamenti non è dell’azienda e che i tempi sono incerti: «Al momento non disponiamo di indicazioni circa le tempistiche di risoluzione del clearing». Stellantis Italia quindi ha puntato il dito contro quel «cavo tranciato al confine tra Italia e Svizzera in corso di repair», ovvero quei lavori ai tubi del gas che avrebbero danneggiato i cavi di fibra di due operatori di rete fornitori di Worldline, l’operatore francese che eroga servizi ai moltissimi circuiti di pagamento, mandando così in tilt il sistema dei pagamenti sui circuiti da Nexi a Bancomat. «Il problema è generalizzato, coinvolti anche altri Paesi europei. Vi teniamo aggiornati», ha precisato l’azienda ai dipendenti.
L’effetto «farfalla» di quella macchina escavatrice svizzera che tranciando i cavi della fibra avrebbe originato i disservizi nei pagamenti digitali nel giorno del black friday, avrebbe fortunatamente risparmiato gli operai di Mirafiori che già tirano la cinghia da mesi sotto il peso di una cassa integrazione di cui non si vede la fine. 




















































Nei prossimi giorni l’azienda firmerà l’accordo per un’altra stagione di contratti di solidarietà, da valutare se per sei mesi o fino all’arrivo della Fiat 500 ibrida in linea, previsto a novembre 2025. Lo stipendio delle tute blu, seppur alleggerito dalle tante ore di cassa integrazione, è arrivato puntuale al traguardo, dribblando per un soffio i disguidi della rete digitale.
«Nello specifico — ha comunicato Stellantis in merito ai ritardi dei pagamenti dei suoi addetti italiani — il pagamento del cedolino del mese di novembre a favore di Impiegati e Dirigenti; mentre per gli operai che avevano valuta 28/11/2024 non ci sono stati ritardi e i bonifici sono andati regolarmente a buon fine».

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Il ritardo nei pagamenti quindi riguarda solo gli Enti centrali, circa seimila persone a Mirafiori, i colletti bianchi e i dirigenti, che fino ad ora non hanno conosciuto le difficoltà della cassa integrazione. Ad ogni modo non è chiaro se il disagio dei pagamenti sia imputabile ad eventuali «anomalie» del sistema dei bonifici digitali Sepa, che è l’Area Unica dei Pagamenti in Euro, o nel tilt dei pos e dei bancomat che ha trasformato il black friday italiano da grande festa dei consumi al venerdì nero dei pagamenti digitali. Proprio in questi giorni Stellantis starebbe in procinto di trasferire i server aziendali dall’Italia, da Segrate, alla Francia. Non è escluso che l’operazione di switch possa aver contribuito a rallentare i pagamenti. Ad oggi non risultano altri ritardi nei pagamenti degli stipendi in altre aziende del territorio causati dal tilt de circuiti digitali. I cavi in fibra tra il confine svizzero-italiano dovrebbero tornare operativi nelle prossime ore.

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2 dicembre 2024



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