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L’8 marzo è la data da cerchiare sul calendario. Tra meno di venti giorni il panorama politico del centro sarà già cambiato. L’aspettativa è alta. E oltre all’interesse degli addetti ai lavori c’è già anche quello che si preannuncia come un seguito di attivisti importante. Sono infatti già stati assegnati seicento posti alla Sala Fellini del centro Roma Eventi di Piazza di Spagna, ma ci sarebbero altre duecento persone con prenotazione in stand-by.
Il nuovo partito centrista
L’8 marzo è il giorno in cui quattro sigle, Orizzonti Liberali, Libdem, Nos e Liberalforum si fonderanno in un unico partito politico che avrà un nome e un simbolo che sarà presentato durante l’evento, condotto da Marco Congiu. Saranno presentate, insieme con il doveroso omaggio alla Festa della Donna, sette idee forti per l’Italia, interpretate da protagonisti tra i quali Ferruccio De Bortoli, Massimiliano Panarari, Claudio Velardi. Oltre a loro, numerosi kenyote speacker. «Apriremo il tesseramento – anticipa Luigi Marattin – per il nuovo partito: sarà aperto per tre mesi e arriverà all’estate, quando celebreremo il nostro primo congresso vero e proprio, con l’elezione del segretario che ne sarà leader protempore per la prima fase».
Anche il Psi di Enzo Maraio celebra un congresso straordinario, a Napoli, il 21, 22 e 23 marzo. Alla scadenza per la presentazione delle mozioni congressuali, quella dell’attuale segretario del PSI, Enzo Maraio, al suo terzo mandato alla guida dei socialisti italiani, è l’unica mozione valida per il congresso, dal titolo “Esserci”. «Un congresso straordinario perché è straordinario il momento storico che viviamo. Stretto tra due guerre feroci alle porte e ai confini dell’Europa, minacciato dalle oligarchie, attaccato da una internazionale reazionaria che mette a rischio la democrazia» – ha scritto Maraio in una comunicazione agli iscritti al partito. «Il centrosinistra, che deve puntare sui programmi, non dovrà farsi trovare impreparato quando sarà il momento di presentarsi agli elettori come alternativa a questo governo incompetente e dai tratti sempre più illiberali».
5 Stelle scatenati, aggressione mediatica contro Picierno
Certo, il centrosinistra con gli illiberali ha qualche problema in casa. Ieri il M5S, con una serie di interventi partiti da un attacco smodato dell’eurodeputato Gaetano Pedullà, ospite de L’Aria che Tira su La7, ha aggredito la vicepresidente del Parlamento Europeo, la dem Pina Picierno. Colpevole di aver difeso il presidente della Repubblica e le ragioni del sostegno all’Ucraina, puntando il dito sull’infatuazione dei contiani per Putin ieri e oggi per Trump. «È una signora che ogni mattina si sveglia pensando a una sciocchezza da dire sul Movimento 5 Stelle. È un’infiltrata dei fascisti nella sinistra. Chiede più guerra, più armi, più povertà, più morti: non ha nulla a che vedere con la sinistra. Cosa ha in comune con la sinistra chi chiede più armi e più povertà? Picierno lo chiede in ogni situazione», commenta in tv.
Critiche anche dalla delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo: «L’ennesima dichiarazione di Pina Picierno contro di noi denota una continua ossessione nei nostri confronti, una infinita provocazione che riteniamo non più accettabile. Accomunare i Patrioti e le loro relazioni torbide con il Cremlino con le nostre battaglie per la pace, la giustizia sociale, la difesa dell’ambiente e per la salvaguardia dei posti di lavoro nel settore automotive è una offesa intollerabile – dichiarano – Piuttosto, come può definirsi progressista il Partito democratico con Pina Picierno che è a favore del Patto di Stabilità che taglia sanità e welfare, dell’escalation militare e di una linea sul conflitto in Ucraina che non prevede alcun negoziato di pace? Pina Picierno ha passato il segno e, visto che in politica le parole pesano, se l’esponente del Pd non chiederà scusa per le sue offese gratuite allora saremo costretti a interrompere le relazioni politiche con lei», concludono.
La frattura Pd-5Stelle
In difesa della dem si schiera il suo partito. Solidarietà è stata espressa Nicola Zingaretti, capodelegazione Pd al Parlamento europeo e Stefano Bonaccini, europarlamentare e presidente del Partito democratico, per «le folli affermazioni di un esponente dei 5 Stelle qui a Bruxelles. Dichiarazioni che non meritano neanche di essere commentate. In una situazione drammatica per la democrazia in Italia e in Europa ci domandiamo come sia possibile arrivare a fare dichiarazioni così avventate e violente contro un’esponente del partito democratico. La destra applaude». Si aggiunge il senatore Alessandro Alfieri capogruppo Pd in commissione Esteri: «Definire Pina ‘un’infiltrata fascista nella sinistra’ è offensivo per tutti noi. Ci sono delle ‘line rosse’ che non vanno oltrepassate anche nello scontro politico più duro», scrive sui social.
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