Soprattutto con i disagi quasi quotidiani su autostrade e ferrovie, l’aeroporto di Genova rappresenta un’infrastruttura strategia: ma i voli sono pochi e costosi. Proprio per questo la politica si sta battendo per il riconoscimento della continuità territoriale (un regime speciale applicato ad alcuni aeroporti italiani per garantire collegamenti aerei regolari e a tariffe agevolate, in genere tra aree periferiche e il resto del Paese) per il Cristoforo Colombo.
Questo comporterebbe l’introduzione di Osp (Oneri di servizio pubblico) sulle rotte più strategiche e utilizzate, che potrebbero prevedere tariffe agevolate per chi ha bisogno di spostarsi regolarmente per motivi di lavoro, studio o salute.
Su questa scia, il Pd ha annunciato la presentazione di un disegno di legge in Parlamento.
Cosa prevede il disegno di legge
Ad annunciare la presentazione del disegno di legge è il senatore Lorenzo Basso (Pd), vicepresidente della commissione Trasporti del Senato, chiedendo a tutti i parlamentari liguri di ogni forza politica di unirsi all’iniziativa. L’obiettivo è riconoscere la continuità territoriale per l’Aeroporto di Genova, equiparandolo ad altre realtà italiane che già beneficiano di questa misura.
Tre i punti cardine intorno a cui ruota il disegno di legge:
- Tariffe calmierate per i residenti liguri, affinché chi viaggia per lavoro, studio o salute non debba affrontare costi proibitivi.
- Una maggiore frequenza dei voli, per assicurare collegamenti regolari con i principali hub nazionali e internazionali.
- Un accesso equo al trasporto aereo, per compensare le difficoltà nei collegamenti via terra.
Le risorse necessarie per coprire questi oneri verrebbero reperite attraverso fondi nazionali già destinati alla continuità territoriale e risorse regionali, replicando modelli già adottati con successo in altre regioni italiane.
“In un mercato ideale – spiega Basso – non avremmo avuto bisogno di oneri di servizio pubblico. Sarebbe bastata una sana concorrenza tra più vettori sulla tratta Genova-Roma per garantire voli più frequenti e tariffe accettabili. Ma la realtà è stata ben diversa: l’assenza di concorrenza e la mancanza di tutela per i consumatori hanno portato a un aumento insostenibile dei prezzi e a una drastica riduzione dell’offerta”.
Gli altri casi: dalle isole al Friuli Venezia Giulia
In genere si parla di continuità territoriale in relazione alle isole, territori da cui spostarsi è complicato: “Ma non è riservata solo alle isole – dice Basso -. Non solo Sardegna e Sicilia beneficiano di questo strumento, ma anche regioni come Calabria e Friuli Venezia Giulia, che hanno problematiche di collegamento non dissimili da quelle liguri,” sottolinea il senatore Basso.
“Se la Calabria ha ottenuto oneri di servizio pubblico sulla rotta Crotone-Roma per garantire voli accessibili ai residenti, e il Friuli Venezia Giulia ha attivato OSP sui voli tra Trieste e Milano Linate, e così anche in altre regioni, è inaccettabile che la Liguria ne sia esclusa. Il nostro territorio merita lo stesso trattamento, perché l’isolamento che subiamo è evidente a tutti.”
“Sì” bipartisan dal consiglio comunale
Il consiglio comunale ieri, martedì 18 febbraio, ha approvato una mozione di Vittoria Canessa Cerchi (Pd) che in sostanza impegna la giunta a fare pressing sul ministero dei Trasporti e sull’Enac per ottenere il riconoscimento della continuità territoriale, con relativa imposizione di Osp su rotte strategiche, a favore dell’aeroporto di Genova. Il Comune dovrebbe inoltre collaborare con la Regione per avviare la procedura amministrativa necessaria, con tanto di studio di fattibilità e valutazione del traffico aereo.
Il documento è stato votato favorevolmente da 31 consiglieri (con un’astensione, quella di Lorenzo Pasi di Orgoglio Liguria): “Il riconoscimento della continuità territoriale per Genova – è scritto nel testo della mozione – favorirebbe lo sviluppo economico, turistico e commerciale della regione; • L’esperienza di altre regioni italiane, come Sardegna e Sicilia, dimostra che l’implementazione degli Osp ha migliorato l’accessibilità e la qualità del servizio di trasporto aereo”. Senza contare che, per un aeroporto come quello di Genova che è carente di voli, “avere una rete di collegamenti aerei efficienti migliorerebbe l’attrattività turistica della Liguria e stimolerebbe gli investimenti”.
“La nostra regione – commenta Canessa Cerchi – soffre di una condizione di isolamento infrastrutturale che penalizza pesantemente la mobilità. L’aeroporto di Genova può e deve essere una soluzione strategica, ma perché lo sia davvero, occorre garantire collegamenti aerei continui, accessibili e a prezzi sostenibili. L’introduzione degli Osp su tratte strategiche, come quelle verso Roma e altre città chiave, consentirebbe a studenti e lavoratori di spostarsi senza dover affrontare viaggi lunghi e costosi, permettendo ai genovesi e ai liguri di uscire dall’isolamento”.
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