“L’Ue pensi a nuove regole per premiare chi innova”

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Federico Chiarini, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda, è anche vicepresidente dell’Associazione con delega alle start-up. Lei ha più volte sostenuto che investire in start-up innovative vuol dire contribuire a far crescere il nostro Paese, in che misura ciò accade?

«Le startup innovative costituiscono un elemento chiave dell’ecosistema economico italiano, perché fungono da catalizzatori della trasformazione tecnologica e della crescita. Tanto più, in un momento di profonda incertezza dal punto di vista delle catene del valore e della stabilità a livello geopolitico, credo sia fondamentale supportare chi non smette di traguardare il futuro con una chiara visione e con un approccio innovativo e aperto. Del resto, l’impatto delle startup innovative sulla creazione di valore e occupazione è innegabile. Dati aggiornati rivelano che, dal 2012, il comparto ha generato oltre 210mila nuovi posti di lavoro e ha mobilitato circa 40 miliardi di euro».

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Dal punto di vista della competitività, a livello internazionale, cioè dove risiede il vero terreno di confronto per le start-up innovative, come si pone il nostro Paese?

«Dobbiamo segnalare un forte divario competitivo sul mercato, in termini di strumenti di fundraising e mercato dei capitali per le start-up. Nel nostro Paese, gli investimenti di Venture Capital valgono solo lo 0,06% del Pil contro una media europea che si attesta tra lo 0,25 e lo 0,3 percento. Questo ci pone distanti rispetto ai principali competitors e ai leader globali. In tal senso, il 2024 ha segnato un punto di svolta con l’introduzione del cosiddetto Scaleup Act, un insieme di misure finalizzate a rendere più attrattivo l’investimento nelle startup italiane. Tra le novità principali si annoverano l’introduzione di incentivi fiscali per business angels e incubatori certificati, la revisione dei requisiti normativi per la qualificazione di startup innovative e l’obbligo per i fondi pensione e per le casse di previdenza di destinare una quota degli investimenti al venture capital».

La bussola sulla competitività presentata nelle scorse settimane da von der Leyen, va nella direzione di un rafforzamento per il comparto innovazione?

«Il ruolo delle startup innovative nell’economia italiana è destinato, gioco forza, a rafforzarsi, ma la piena espressione del loro potenziale richiede un impegno costante da parte delle istituzioni. Come evidenziato dal rapporto Draghi, l’Italia e l’Europa necessitano di politiche industriali mirate a superare gli ostacoli normativi che frenano l’innovazione. Se vogliamo far crescere la nostra economia e creare i posti di lavoro del futuro, cogliendo anche le sfide offerte dalla transizione ecologica e digitale, dobbiamo fare in modo che le startup siano messe nelle condizioni migliori per poter nascere, crescere e soprattutto dialogare con il mondo della ricerca, con le università, con gli incubatori d’impresa e con le altre imprese. Ricordiamo inoltre che, rafforzare il comparto delle start-up innovative, significa anche garantire un volano in termini di creazione di posti di lavoro e aumento del Pil, che andrebbe ad alleggerire il peso del nostro debito pubblico. L’innovazione italiana può contribuire in modo tangibile alla crescita economica e alla sostenibilità nel medio-lungo del nostro Paese, se il Paese saprà, attraverso sforzi economici, normativi e informativi, promuovere e sostenere il cambiamento verso una vera Start-up Nation».

Cosa fa Assolombarda per sostenere lo sviluppo delle start-up innovative?

«Assolombarda dal 2014, con il Progetto Startup Town, ha deciso di investire nel supporto e nello sviluppo delle startup conscia che saranno le aziende del futuro. Per farlo l’Associazione garantisce l’adesione gratuita alle startup innovative per i primi 48 mesi dalla data di costituzione e sino a 500mila euro di fatturato e ha attivato uno startupdesk per rispondere alle esigenze delle nuove aziende innovative. Grazie a queste attività Assolombarda oggi conta più di 400 startup associate.

L’Associazione ha anche sviluppato un focus sull’Open Innovation favorendo l’incontro tra startup e imprese consolidate. Con Start with Asso abbiamo inoltre dato vita a una nuova piattaforma digitale per favorire il matching, tanto importante per la crescita e la pianificazione del business».

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