Una truffa degenerata in una rapina. La paura negli occhi. Vittima Gemma Bracco, 80 anni, poetessa, moglie dell’economista ed ex ministro Paolo Baratta (è stato anche presidente della Biennale di Venezia). Il terrore vissuto dalla donna. E le minacce – “ti spezzo in due”, “ti butto dalla finestra” – di malviventi senza scrupoli, che si sono accaniti contro la donna, ripulita di gioielli, soldi e lingotti d’oro. Un colpo da 3 milioni di euro. Ad agire soggetti che hanno messo in atto la frode del finto carabiniere e del falso avvocato. Una vicenda avvenuta il 4 ottobre scorso nel cuore di Roma. Dopo quattro mesi la polizia ha acciuffato un 35enne di Napoli, che in un momento ha anche scaraventato la donna contro una sedia, minacciandola di tirargliela addosso.
Gemma Bracco rapinata: colpo da 3 milioni di euro
Gemma Bracco, suo malgrado, è finita nella morsa di banditi che hanno messo in atto una truffa collaudata. Prima il messaggio “le devo comunicare una brutta notizia”. A cui è seguito altro: il presunto fermo della figlia in una caserma dei carabinieri di Venezia, poiché ritenuta responsabile, a detta del fantomatico sottoufficiale, dell’investimento di una donna. Dall’altro lato il fantomatico avvocato, che ha pressato la vittima. Inizialmente con una richiesta di soldi – 6500 euro – che servivano per tutelare la donna responsabile dell’investimento automobilistico. In pratica, se l’80enne avesse versato quella somma a titolo di oblazione, nessuno avrebbe sporto querela. Gemma Bracco, in base alla ricostruzione degli investigatori, è caduta nella rete tessuta dai malviventi. A cui ha consegnato la somma richiesta, oltre ad alcuni monili in oro.
Roma capitale delle truffe agli anziani: l’identikit del truffatore e tutte le tecniche utilizzate
Il dramma
I banditi, però, hanno annusato che il bottino poteva essere più cospicuo. E si sono spinti oltre. Di lì a poco è stata una escalation, con l’accesso più volte, da parte dei complici, all’interno dell’appartamento della donna. Gemma Bracco, in preda alla disperazione e con la convinzione di dover aiutare la figlia, è arrivata ad aprire la cassaforte. Da dove ha prelevato lingotti d’oro, consegnati nelle mani truffatori. Ormai i banditi avevano la situazione in pugno. Capendo che la donna avrebbe avuto un’imminente visita di lì a poco, l’hanno convinta a far accomodare l’ospite al piano superiore, affinché rimanesse all’oscuro di quanto stava accadendo. Con il passare delle ore, l’80enne ha riempito pure una borsa in tela con oggetti di argenteria, che ha consegnato scendendo in strada, sotto la pioggia, seguendo le istruzioni dei truffatori.
Le minacce
In trappola. E minacciata. Gemma Bracco, inerme, era nella morsa dei truffatori. Uno di loro l’ha afferrata per un braccio, dicendole che l’avrebbe spezzata “in due” e che l’avrebbe scaraventata “dalla finestra”. Truffatori senza scrupoli, che avevano in mano la situazione, arrivando addirittura a controllare sia l’utenza fissa che quella mobile della donna. L’obiettivo era uno: evitare che la donna potesse eventualmente contattare un familiare.
La scoperta della truffa
Gemma Bracco ha compreso di essere caduta nel tranello solo quando è riuscita a chiamare la figlia. Dopodiché ha contattato la polizia. A quel punto sono scattate le indagini. Che hanno portato gli investigatori a individuare un uomo originario dell’hinterland partenopeo, incastrato dalle immagini estrapolate dall’impianto di videosorveglianza in dotazione al palazzo dove risiede la vittima. Al 35enne sono stati contestati il reato di truffa e di rapina, entrambi aggravati dall’essere stati consumati nelle mura domestiche della donna. Per l’uomo è scattato l’arresto e si sono aperte le porte del carcere. Sono tutt’ora in corso le ricerche per individuare i complici.
Chi è Gemma Bracco
Gemma Bracco è nata a Milano e vive nella Capitale. Poetessa, è sposata con Paolo Baratta, ex ministro sotto i governi di Giuliano Amato, Carlo Azeglio Ciampi e Lamberto Dini. Insieme all’economista e manager hanno dato vita – nel 1998 – a una azienda vitivinicola che si trova nella bassa Maremma toscana, a Capalbio, in provincia di Grosseto.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link