a cura di Rosario Sprovieri – Aspettando San Valentino, il sottotitolo dell’evento di lancio delle attività 2025 della Galleria d’Arte Le Muse della dottoressa Myriam Peluso, a Cosenza: tra “Juri e Cucuzze”. L’incontro del 13 febbraio scorso, presso la galleria, al quale ha partecipato un folto pubblico e ha avuto il patrocinio della Dante Alighieri (Comitato di Cosenza), verteva sulla presentazione dei versi della poetessa cosentina Marialuigia Campolongo, contenuti nel volume intitolato “Juri e Cucuzze – ogni occasione è bbona” (EdiBios Cosenza 2019).
JURI E CUCUZZE
Titolo stuzzicante che apre al mondo dell’autrice, vincitrice di ben due edizioni del Premio di Poesia Umile Francesco Peluso negli anni 2022 e 2024, con testi che trattavano il tema proposto, con grande profondità, pur nell’apparente leggerezza e ariosità. Una tavola rotonda il modo originale per inquadrare la personalità e i temi trattati dall’autrice, che fa dell’ironia e dell’autoironia la sua particolarità distintiva per la quale la corda malinconica di fondo sembra, comunque, lasciare spazio alla speranza. Ne hanno parlato illustri intellettuali della città dei Bruzi: M. Cristina Parise Martirano (presidente della Dante Alighieri Comitato di Cosenza, di cui la Campolongo, docente di italiano e storia, è vicepresidente), Mario Iazzolino (segretario perpetuo dell’Accademia Cosentina, che ne ha curato la prefazione) e Francesca Corigliano (esperta di letteratura, che ne ha scritto la nota introduttiva).
UMILE FRANCESCO PELUSO: UN FIGLIO DELLA CALABRIA
Inoltre, Gianfranca Cosenza (psicologa e psicoterapeuta), Enzo Ferraro (critico letterario) e Sara Serafini (letterata e fine dicitrice). La padrona di casa, cioè Myriam Peluso, ha introdotto la serata illustrando le attività dell’associazione culturale, che nel 2024 si sono concluse con i riconoscimenti ufficiali del Premio di poesia Umile Francesco Peluso, giunto alla sua nona edizione. Questo ha avuto un prologo importante con la sua presentazione presso il Senato della Repubblica una cerimonia durante la quale il senatore scomparso è stato ricordato sia come politico che come uomo di straordinaria cultura. Umile Peluso, figlio di Calabria, uomo di grande sensibilità e lungimiranza, intellettuale a tutto tondo che con le sue attività sociali e culturali ha dato lustro alla città e alla sua Luzzi. Durante la conferenza, la stessa Miryam Peluso ha reso noto che il Comune della Città di Luzzi, «la Tebe Lucana» della cinta cosentina, a partire dal prossimo anno, in concomitanza con il del decennale del premio letterario, ne assumerà l’organizzazione e ne assicurerà il prosieguo nel tempo.
IL PREMIO DI POESIA
Il premio di Poesia, nato per volontà dello stesso senatore Umile Peluso, è strutturato in due sezioni “La poesia in vernacolo” e, una sezione in italiano per garantire all’evento un respiro territoriale e nazionale. Viva è e, viva rimarrà l’attenzione per la lingua materna, lingua d’elezione e di libera espressione, con l’auspicio della collaborazione con le associazioni cittadine, che si prefiggono l’obiettivo della tutela di questo valore. Il professor Iazzolino, lo ha ribadito con fermezza, puntando l’accento sul valore della lingua dialettale come lingua di libertà e d’arte. Idea condivisa dall’autrice in linea con gli interventi che si sono avvicendati, che hanno messo in luce i vari aspetti della poesia dialettale della poetessa Marialuigia Campolongo. Gradevoli le letture e le interpretazioni della professoressa Serafini, che ha curato anche l’analisi testuale. Bella la definizione che i relatori hanno voluto condividere con il pubblico convenuto, indicando la poesia dell’autrice nel suo complesso, come poesia d’amore nel senso più ampio del termine.
L’APPREZZAMENTO DEL PUBBLICO
L’apprezzamento del pubblico è stato palpabile e vero, con alcune richieste speciali volte ad ascoltare la recitazione dei versi che avevano suscitato grande emozione. Una serata vivace, di grande arricchimento, ha avuto un epilogo estemporaneo, quando la protagonista ha dato lettura di alcuni versi inediti, intonati anche alle tradizioni del San Valentino. In Galleria, in questi giorni, è stata allestita una piccola preziosa mostra, che è un omaggio all’opera del maestro Stellario Baccelieri, “il pittore dei caffè storici d’Italia” rinomato pittore calabrese vissuto a Roma. A conclusione della serata è stato reso noto che presto si potrà godere della pubblicazione, con commento critico all’erudita, complessa poesia petrarchesca, del senatore Peluso. Il salotto artistico e letterario di Myriam Peluso si conferma, ancora una volta, punto nodale, anima della vivace cultura cittadina. Un cenacolo sempre attivo, propositivo, con proiezione verso valorizzazione, ricerca, proposta e presentazione dei tanti talenti, dell’umanità e di quelle individualità che appartengono al patrimonio culturale calabrese.
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