Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza la legge per sostenere le famiglie in condizioni di povertà energetica, introducendo un meccanismo virtuoso che promuove l’uso di energie rinnovabili.
La proposta è stata formulata dalla giunta e introduce un contributo fino a 150 euro l’anno per le famiglie che rientreranno nei requisiti, derivante dal valore dell’energia prodotta ma non autoconsumata dai beneficiari del bando da 70 milioni di euro per l’installazione di fonti rinnovabili su immobili pubblici come scuole, ospedali, residenze anziani.
“Quella della povertà energetica delle famiglie è una criticità sempre più evidente, sulla quale anche la Comunità europea si è espressa, invitando le pubbliche amministrazioni ad attivarsi per contrastare il fenomeno – ha spiegato il presidente della Toscana Eugenio Giani – la Regione Toscana ha raccolto questo invito ed elaborato un modo per destinare il flusso di risorse generato dagli incentivi alla diffusione delle fonti di energia rinnovabile verso il sostegno ai cittadini più fragili. Un meccanismo virtuoso di cui siamo fieri”.
La misura toscana prevede che i soggetti beneficiari di finanziamenti pubblici nell’ambito dei programmi regionali di attuazione dei fondi strutturali europei si impegnino a cedere alla Regione le risorse provenienti dal Gestore servizi energetici e legate alla valorizzazione dell’energia non auto-consumata. Le risorse così incamerate sono destinate a finanziarie l’erogazione di un contributo di solidarietà energetica, un bonus destinato alle famiglie intestatarie di una utenza elettrica in condizioni di povertà economica.
Tra le modifiche sostanziali inserite nella proposta di legge si prevede l’obbligo di cedere in misura corrispondente alla percentuale di contributo pubblico ricevuto, come risultante dal decreto di concessione e dalla convenzione sottoscritta con l’amministrazione regionale, i crediti maturati presso il Gse, l’obbligo non è più quindi del 100% ma della stessa percentuale del contributo ricevuto per la realizzazione dell’impianto, restando ferma la facoltà per i suddetti soggetti pubblici di cedere alla regione l’intero ammontare dei crediti maturati. Ci sarà poi la possibilità che soggetti terzi partecipino al rafforzamento di questo fondo, prevedendo che possano contribuire al sostegno delle misure di contrasto alla povertà energetica delle famiglie.
Gianni Anselmi, consigliere regionale del Pd e presidente della commissione sviluppo economico ha spiegato che “la Toscana vara una legge per dare un sostegno concreto alle famiglie che affrontano difficoltà economiche legate alle spese energetiche, attivando al contempo la diffusione di impianti di energia rinnovabile. È una misura innovativa a livello nazionale, perché combina il beneficio ambientale dell’installazione di impianti fotovoltaici con un sostegno sociale attraverso l’erogazione di un bonus”.
“Ci sono atti che ti fanno sentire che hai determinato un passo nella direzione giusta, e questa è una di quelle – ha commentato l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni – ho voluto e scritto questa legge perché racconta che la conversione ecologica non è un fatto per i pochi, ma un percorso denso di opportunità per tutte e tutti. Ero già molto fiera del bando da 70 milioni di euro che permetterà l’installazione di fonti rinnovabili su molti immobili pubblici in tutta la Toscana, lo sono ancora di più adesso, perché chiederemo a chi si aggiudicherà il finanziamento di rinunciare al contributo che il gestore del servizio energetico riconosce per l’energia non autoconsumata e destinare queste risorse ad un fondo per sostenere le famiglie in povertà energetica”. La povertà energetica, cioè la condizione in cui le famiglie non sono in grado di accedere a servizi e prodotti energetici essenziali, è una criticità che si stima coinvolga più del 20% delle famiglie toscane.
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