Il libro che racconta la foce del Marano tra storia e biodiversità

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Sabato 22 febbraio alle 17, il Centro della pesa (viale Lazio, 10) ospita la presentazione del libro “La foce del Marano a Riccione – Un’area di interesse storico-naturalistico” (La Piazza Editore) di Irina Kruglova e Fosco Rocchetta, nell’ambito della rassegna “Di libri e di autori” della Biblioteca comunale.

I due autori illustreranno l’area della foce del Marano, un corridoio verde di grande valore storico e naturalistico. L’incontro, presentato dal naturalista Loris Bagli, offrirà un viaggio alla scoperta di uno degli ecosistemi più importanti per Riccione e per l’intera area adriatica. Attraverso immagini e slide, che gli scrittori hanno realizzato nel corso di anni di assidua frequentazione dell’habitat, i partecipanti potranno ammirare le numerose piante spontanee e le diverse specie faunistiche, gli uccelli migratori che ogni anno attraversano questa zona durante le rotte stagionali.

Oltre a essere un prezioso scrigno di biodiversità, la foce del Marano rappresenta un ambiente fragile, la cui tutela è fondamentale per la conservazione delle specie che lo abitano. Il tema della salvaguardia dell’ecosistema del torrente Marano sarà al centro dell’incontro, offrendo spunti di riflessione sulla necessità di proteggere questo corridoio verde di grande valore storico e naturalistico.

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Il valore storico della foce del Marano

Il libro offre importanti cenni storici sulla preziosa area della foce del Marano. La menzione più antica del rio compare nel Codice Bavaro (VII-X secolo d.C.), manoscritto conservato nella Biblioteca di Stato a Monaco di Baviera, dove è citato nella sua forma arcaica Flumen Vicipupulli (fiume del Vico Popilio), successivamente noto come rio di San Lorenzo in Strada. Un ruolo strategico di rilievo fu ricoperto dalla Torre della Trinità, eretta dallo Stato Pontificio nel 1673 per l’avvistamento delle navi piratesche e per la vigilanza sanitaria. Dopo l’Unità d’Italia, la torre divenne sede di un telegrafo ottico e, infine, di un presidio della Guardia di Finanza, fino al 1916, quando un forte sisma la distrusse. Resti della struttura sono ancora visibili dietro la porta sud del campo di calcio di Spontricciolo.

Il patrimonio naturalistico della foce del Marano

L’area della foce del Marano rappresenta un punto d’incontro tra ambiente terrestre e acquatico, con una flora e una fauna di grande valore ecologico. Il libro di Irina Kruglova e Fosco Rocchetta, arricchito da un’ampia documentazione fotografica, descrive le principali specie vegetali tipiche delle dune e delle sponde fluviali, habitat fondamentali per numerosi animali selvatici e per l’avifauna.

Oltre agli uccelli stanziali, vengono illustrate anche le specie di passo, poiché la foce del Marano si trova lungo la rotta migratoria adriatica. Un fenomeno naturale particolarmente suggestivo si verificò qualche anno fa: tra agosto e settembre, migliaia di rondini scelsero il canneto tra il ponte della ferrovia e quello di viale D’Annunzio come dormitorio prima della migrazione verso l’Africa. L’evento, che attirò l’interesse di molte persone, si è progressivamente ridotto nel tempo.

Grazie all’osservazione assidua e costante della parte finale del rio, tra la foce e il ponte ferroviario, gli autori hanno potuto identificare e documentare un ricco numero di specie animali e vegetali, confermando l’importanza dell’area dal punto di vista ambientale.

Gli autori

Irina Kruglova è laureata in Chimica all’Università Statale di San Pietroburgo, ha operato per alcuni anni in istituti di ricerca, svolgendo poi il proprio percorso lavorativo in un’importante banca della sua città. Sin da ragazza, stimolata dalla madre, è stata attratta dall’ecosistema e dal paesaggio unico che la sua terra natia ampiamente offriva, illustrandone rilevanti aspetti naturali e ambientali, utilizzando inizialmente una vecchia macchina fotografica di famiglia. Trasferitasi stabilmente a Riccione, coltiva la sua passione e l’amore per la fotografia, coadiuvando il marito nella preparazione delle pubblicazioni su Riccione e il suo territorio.

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Fosco Rocchetta, già direttore della Biblioteca comunale di Riccione, tra i fondatori dell’Antiquarium archeologico-paleontologico, poi del Museo del territorio “Luigi Ghirotti”, da più anni effettua studi e ricerche storiche sulla sua città natale e il suo territorio, sviluppando tematiche e argomenti differenti a partire dal mondo antico alla contemporaneità. Per l’ente di appartenenza prima, e successivamente in proprio, ha pubblicato una quarantina di libri e un centinaio di articoli e saggi apparsi in riviste specializzate e di divulgazione.



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