La ‘follia’ degli affitti a Parma: la ‘casa’ da 30 metri quadrati a 700 euro: 2.800 euro per entrare

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Duemila e cento euro di caparra più il mese corrente, ovvero settecento euro, per un totale di duemila e ottocento euro. E’ questa la cifra che da pagare prima di entrare all’interno di un appartamento di circa 30 metri quadrati, in una zona adiacente alla stazione ferroviaria di Parma. L’appartamentino’ non ha balcone e il bagno non ha finestre. E’ il mercato degli affitti a Parma. Cifre folli da pagare per vivere in spazi angusti – in alcuni casi – e non certi confortevoli. 

Ormai, visti i prezzi alle stelle degli affitti a Parma, sono gli stessi utenti, alla ricerca di una stanza in affitto, a protestare nei gruppi – soprattutto in quelli in cui vengono proposti gli affitti da privati. “Pensate che le persone possano spendere tutti questi soldi, più di duemila euro, in un colpo solo per prendere una casa in affitto? Ci sono lavoratrici e lavoratori che cercano casa a Parma, sono super specializzati ma hanno stipendi da poco più di mille euro, come dovrebbero fare?” 

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Dopo essere incappati nel primo annuncio, che ha sollevato anche le rimostranze di chi cerca casa, abbiamo proseguito nella nostra ricerca. Ecco alcuni esempi che abbiamo trovato: un monolocale, in una zona appena al di fuori dal centro, da 50 metri quadrati al prezzo di 800 euro, un bilocale da 70 metri quadrati nel quartiere San Lazzaro a 900 euro, un monolocale da 40 metri quadrati in Oltretorrente a 650 euro. Sono chiaramente solo alcuni degli annunci: il prezzo più basso lo abbiamo trovato per un monolocale a Vicofertile al costo di 400 euro mensili. Se si cerca uno spazio più grande, poi, i prezzi sono altissimi. Non meno di mille euro: una cifra spaventosa, se consideriamo tutte le altre spese che una famiglia deve affrontare. 

Il sottotetto da 14 metri quadrati a 400 euro al mese 

Un sottotetto da 14 metri quadrati a 330 euro di affitto al mese più le spese di condominio di 70 euro, il deposito cauzionale di una mensilità, oltre alle spese di agenzia di 396 euro e 250 euro per il tinteggio e la sanificazione. E le garanzie? Certo, oltre al contratto a tempo indeterminato anche un garante a tempo indeterminato, ovvero una persona con contratto di lavoro stabile che paghi nel caso io non riuscissi a pagare. All’interno di un vecchio palazzo nella zona a ridosso del centro storico saliamo al quarto piano lungo le scale. In realtà il monolocale è un sottotetto strettissimo: riusciamo a malapena a rimanere all’interno dei 14 metri quadrati del piccolo edificio. Non si sono finestre, solo un abbaino, una apertura verso l’esterno. Una porta, che quando è aperta sfiora il letto singolo posizionato contro il muro, divide lo spazio dal bagno. In un altro incavo c’è una piccolissima cucina, con due piastre elettriche e un lavandino. Ma quali sono le richieste economiche per questo alloggio? Come affitto 330 euro al mese, più le spese di condominio che ammontano a 70 euro ogni mese, il deposito cauzionale di una mensilità e le spese di agenzia di quasi 400 euro. In più 250 euro per i lavori di tinteggio e di sanificazione


Il dramma degli studenti: costo di una stanza singola aumentato del 16% 

In base all’ultimo report di immobiliare.it evidenzia come a Parma, una stanza singola costa in media 365 euro, il 7% in più rispetto allo scorso anno, a fronte di un aumento della richiesta del 16%. A Parma, nel corso dell’ultimo anno, il costo di una stanza singola è aumentato del 16%. Lo rivela l’ultimo rapporto di Immobiliare.it Insights, società del gruppo di Immobiliare.it. Un rialzo molto significativo se consideriamo che nelle sedi universitarie più note si è registrato un rallentamento della corsa dei prezzi, quando non una diminuzione: è il caso di Padova, dove i prezzi in un anno sono scesi del 12%, ma anche Firenze e Trento, al -4% e -2% rispettivamente.

“L’affitto è il problema principale dei lavoratori immigrati”

Tante lavoratrici e lavoratori immigrati, nonostante vivano da anni a Parma con contratti di lavoro a tempo indeterminato, non riescono a trovare un’abitazione in affitto per sé stessi e le proprie famiglie. La conferma arriva da Marion Gajda, Responsabile Dipartimento Politiche Migratorie e Inclusione Cgil di Parma: “Il problema del reperimento di un alloggio in affitto per i lavoratori immigrati a Parma, è una delle tematiche più critiche che abbiamo registrato, negli ultimi anni, nella nostra città. Possiamo dire che il fenomeno è sostanzialmente raddoppiato dopo la fine della pandemia da Covid. Nonostante i contratti di lavoro a tempo indeterminato le agenzie non affittano a queste tipologie di lavoratori.

“C’è ancora una forte diffidenza – prosegue Marion Gajda – che probabilmente deriva dalle richieste dei proprietari che, in molti casi, non vogliono affittare agli stranieri, soprattutto se provenienti dal continente africano. In questo caso non basta avere un contratto o due contratti fissi in una famiglia. Il punto sono le origini geografiche: sono pregiudizi ancora duri da scalfire”.

 


 

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