Brutta partita del Romagna in Sicilia e meritata vittoria per Mascalucia

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Dopo una pessima prestazione il Romagna getta sul campo il cuore e l’orgoglio in un finale in cui accade di tutto che, però, non può restituire il sorriso agli arancioblu. Vince il fanalino di coda Mascalucia 24-22, al di là del pronostico e delle velleità da playoff dei ragazzi di coach Ortega.

In Sicilia Romagna perde 2 punti che potevano essere determinanti nella corsa ai playoff promozione e, contestualmente, la sconfitta inguaia non poco gli arancioblu ormai intrappolati in una griglia playout da cui (certamente) si può ancora uscire, ma giocando con un altro tipo di intensità e determinazione.

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A Mascalucia mancano (rispetto alla solita lista) Folli, Dall’Aglio e Lega, ma al di là delle assenze è l’atteggiamento che da metà primo tempo fino alla volata finale impedisce al Romagna di essere incisivo in attacco e in transizione, regalando una pioggia infinita di ripartenze e contropiedi solitari agli avversari.

Da salvare per il Romagna l’avvio in controllo del match (6-6 al 13’) e la rabbia agonistica con cui assale l’area locale negli ultimi 3’ quando, con l’acqua alla gola, tenta il tutto per tutto, sfiorando il colpaccio allo scadere. Troppo poco, però, per avere la meglio della squadra relegata all’ultimo posto in classifica (da stasera in coabitazione con Campus Italia, in campo domenica 16 febbraio a Sassari).

Applausi a Mascalucia. Avversari che meritano assolutamente il successo, perché frutto di una grande prestazione collettiva, di una determinazione “feroce” in difesa e di un’eccellente seconda fase che punisce chirurgicamente gli avversari. E perché i rossoblu hanno la mente libera nel gestire un vantaggio per oltre 40 minuti a cavallo dei due tempi. Da applausi la prestazione di Matteo Mirotta tra i pali che innalza il valore complessivo della squadra.

Tutto in 3 minuti. Il rush finale è da brividi con i siciliani, ormai “seduti” su un vantaggio altalenante tra le 3 e le 5 lunghezze durante tutto il match, si ritrovano a dover rintuzzare il colpo di coda romagnolo a soli 3 minuti dalla sirena sul 22-18. A dare la scossa è una fischiata sacrosanta che penalizza con un’esclusione di 2’ il terzino (e bomber) argentino Pereyra che su un contrasto a Bianconi cade platealmente in area: la coppia arbitrale non sbaglia e decreta i 2’ per “flopping” al miglior marcatore di serata, lasciando in inferiorità numerica i padroni di casa nel momento cruciale del match. I ragazzi di coach Randis vanno letteralmente “nel pallone”, sbagliando passaggi semplici e regalando, in pratica, agli avversari gli spunti che valgono il 23-22, con il Romagna che sigla ben 4 reti in poco più di 2 minuti. A 30” dalla sirena, poi, il patatrak siculo, con la linea difensiva che perde il controllo della palla sulla rimessa dopo un mancato contropiede ospite: il portiere Mirotta, ampiamente mvp della gara, esce dall’area per dar manforte ai compagni, ma è “costretto” ad atterrare Guerrero. Con l’esclusione del portiere, il Romagna ha nelle mani il rigore del -1 e Zavagli è glaciale su Pistone (23-22). Mancano pochi secondi e gli ospiti tentano il pressing a tutto campo per terminare la rimonta, ma il Mascalucia trova il passaggio che chiude la contesa, lanciando Zungri da solo davanti a Haj Frej: il suo gol spegne le velleità romagnole sul 24-22.

Il match registra un avvio in assoluto equilibrio con Mascalucia che alza da subito il ritmo, ma con il Romagna che (sornione) riesce a contenere le folate offensive con le doppiette di Tondini e Guerrero. Ma con una progressione di grande intensità Mascalucia segna un break di 6-0 che spacca il match, lasciando a secco il Romagna per ben 10 minuti. Gli ospiti si sbloccano al 23’ con Ceroni che sfrutta un assist d’oro di Stabellini. All’intervallo ci si arriva sul 15-10 con le reti di Rotaru e Tondini (3 gol a testa nei primi 30’).

L’inerzia però non cambia ad inizio ripresa con il Romagna che tenta più volte di abbassare il gap sfruttando anche la buona (buonissima) lena di Samah Hal Frel tra i pali (in una delle migliori prestazioni personali in stagione): si passa del 16-13 del 6’ al 18-15 del 13’, fino al 20-17 del 18’, con Tondini che “spacca” la porta con un bel diagonale. Nel frattempo, un’esclusione contestata da Ramondini, un paio di parate eccellenti di Mirotta e Hal Frej che respinge anche un rigore. Mascalucia, comunque, riesce a piazzare due gol importanti con Pereyra e Zungri che offrono ossigeno ai locali al 19’. Poi non si segna per 8’ da una parte e dall’altra fino alla bella conclusione di Bianconi che vale il -4. Subito dopo le azioni del fotofinish già raccontate.

Il Romagna comincia a guardare con preoccupazione ai 3 punti di disavanzo rispetto (ad oggi) alla coppia composta da Cologne e Carpi, formazioni che si dividono quota 17. Anche perché, in mezzo, si è insinuata nella scorsa settimana, anche Lanzara. Sempre tenendo un occhio alle squadre nelle retrovie come Sassari, Haenna e la stessa Mascalucia.

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Per il Romagna, ancora di più, il match contro Carpi tra tre settimane assume davvero i contorni dell’ultima spiaggia nella rincorsa ai playoff. Il Romagna tornerà in campo sabato 22 febbraio, alle 17, presso il Centro Federale “Casa della Pallamano” di Chieti, per affrontare il Campus Italia, formazione crollata in fondo alla graduatoria (da cui è esclusa, tra l’altro).

Mascalucia-Romagna 24-22





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