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La nuova versione di EngGPT è stata annunciata in questi giorni da Maximo Ibarra, CEO della Engeneering spa, azienda già nota per il progetto MOSS in Puglia.
Nei giorni scorsi si è tenuto a Parigi il vertice strategico sull’Intelligenza Artificiale, ospitato dal presidente Macron. Vi hanno aderito varie nazioni e, in tale sede, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha esortato la comunità internazionale e le aziende tecnologiche ad investire nell’Intelligenza Artificiale IA affinché sia “a beneficio di tutta l’umanità”.
L’obiettivo da porsi è quello di pervenire “a politiche e modelli commerciali equi”. Le attuali divisioni geopolitiche potrebbero, infatti, essere accentuate dall’evoluzione dell’IA, tra i paesi che ne sono all’avanguardia e quelli in via di sviluppo, in coda. Rilevanti gli accordi inclusivi quali il Global Digital Compact del 24 settembre scorso sulla Governance globale e condivisa della tecnologia digitale e dell’intelligenza artificiale.
Nel Patto di settembre si era riconosciuto “che il ritmo e la potenza delle tecnologie emergenti stanno creando nuove possibilità ma anche nuovi rischi per l’umanità, alcuni dei quali non sono ancora del tutto noti”. Pertanto è necessario “identificare e mitigare i rischi e garantire la supervisione umana della tecnologia in modi che promuovano lo sviluppo sostenibile e il pieno godimento dei diritti umani.”
Quindi il Patto aveva posto l’obiettivo di “un futuro digitale inclusivo, aperto, sostenibile, equo, sicuro e protetto per tutti” stabilendo i principi, gli impegni e le azioni da intraprendere “per conseguirlo nell’ambito non militare”.
Al vertice di Parigi i paesi partecipanti hanno sottoscritto una dichiarazione ufficiale per governare l’IA e per ridurre il divario digitale, dissenzienti solo USA e Regno Unito.
J.D. Vance, vicepresidente degli Stati Uniti, ha sostenuto la posizione del suo Paese finalizzata a difendersi dalla “regolamentazione eccessiva” dell’intelligenza artificiale che “potrebbe uccidere un settore in forte espansione”.
D’altro avviso, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato l’iniziativa “InvestAI”, che prevede ben 200 miliardi di euro per investimenti nel settore, con un nuovo fondo europeo di 20 miliardi di euro per le “gigafactory” di IA.
In Italia sono già presenti realtà aziendali all’avanguardia nell’ambito dell’intelligenza artificiale, con applicazioni che riguardano il settore manifatturiero e la logistica, il marketing e le vendite, il settore dei servizi e il customer care e che, nel contempo, hanno accolto tale invito all’inclusività.
La Engeneering spa ENG era già nota per il progetto MOSS, nato per l’esigenza della regione Puglia di disporre di un sistema di monitoraggio della Spesa del Sistema Sanitario Regionale SSR con dati affidabili e tempestivi, a supporto dei processi decisionali.
In questi giorni è stata annunciata la nuova versione di EngGPT*, progettata sia per le aziende sia per le istituzioni pubbliche, affinché possano fruire della potenza dell’Intelligenza Artificiale con una “soluzione nativamente ottimizzata per il contesto italiano”, con il pieno controllo dei dati, della privacy, della conformità alle normative e pertanto con aderenza al contesto specifico.
Le realtà aziendali italiane e non solo, necessitano di una particolare attenzione per la raccolta, la gestione e l’utilizzo dei dati in tutte le fasi di sviluppo delle loro attività, non solo per gli aspetti etici, ma di Data Robustness (capacità dei dati di mantenere la loro integrità e accuratezza anche in presenza di anomalie, errori o variazioni nelle condizioni operative), sicurezza, privacy, Trustworthiness (affidabilità, attendibilità).
Le aziende e la Pubblica Amministrazione PA considerano imprescindibile l’obiettivo di preservare il proprio vantaggio competitivo, il pieno controllo dei dati disponibili, la proprietà intellettuale, la tutela dei dati sensibili e dei brevetti.
Tali esigenze insite dei comparti Finance e Healthcare, della PA, di tutte le aziende del comparto produttivo che basano i propri ricavi sull’invenzione creativa, possono essere soddisfatte con modelli di “Generative Artificial Intelligence” GenAI, i sistemi di intelligenza artificiale capaci di creare contenuti originali, come testi, immagini, video, musica o codice software, a partire da modelli appresi su vasti insiemi di dati.
Tali modelli è opportuno che siano all’interno di un ambiente controllato e privato, in contrapposizione all’utilizzo di servizi o piattaforme pubbliche e condivise. Quindi l’implementazione su una piattaforma privata che garantisca livelli più elevati di privacy e sicurezza, consente di utilizzare al meglio le opportunità offerte dall’IA Generativa,
il CEO Maximo Ibarra ha annunciato che, grazie al progetto di innovazione denominato HAIR (Hub for Artificial Intelligence Research), ENG sta “sviluppando, addestrando e validando alcune soluzioni prototipali per gli LLM” che potranno essere integrate all’interno della piattaforma attuale EngGPT, in seguito alle fasi di maturazione tecnologica e industrializzazione.
HAIR è un’iniziativa del ICSC – Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data and Quantum Computing e beneficia delle capacità computazionali offerte da CINECA.
La nuova versione di EngGPT viene addestrata da zero con trilioni di token ottimizzati per il linguaggio italiano, cioè di unità minime in cui un testo viene suddiviso per facilitarne l’analisi da parte dei modelli di IA, per il loro “addestramento”. Tale approccio garantisce un controllo pressoché totale sui dati utilizzati, eliminando il più possibile eventuali bias e garantendo un modello altamente accurato, sicuro, che rispetti i più alti standard di qualità e trasparenza, conformemente alle linee guide dell’AI ACT per creare un sistema di Intelligenza Artificiale che tuteli i diritti dei cittadini.
Quindi in linea con l’IA ACT europeo “per promuovere la diffusione di un’intelligenza artificiale (IA) antropocentrica e affidabile, garantendo nel contempo un livello elevato di protezione della salute, della sicurezza e dei diritti sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, compresi la democrazia, lo Stato di diritto e la protezione dell’ambiente, contro gli effetti nocivi dei sistemi di IA nell’Unione, e promuovendo l’innovazione”.
*Si tratta di un set di Large Language Models (LLMs), basato sull’IA Generativa Privata.
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