Sono diverse – anche se un po’ rallentate dalla burocrazia, che andrebbe snellita – le agro-opportunità per le aziende agricole con la transizione 5.0. Gli incentivi di Agricoltura 5.0 sono validi per gli investimenti effettuati nel 2024 e nel 2025 e per usufruire del credito d’imposta, le aziende agricole devono inoltrare la domanda entro il 31 dicembre dell’anno successivo all’investimento, assicurandosi di utilizzare il credito in compensazione entro questo termine.
Se n’è parlato in un incontro che si è svolto nella sede di Terrepadane in Viale dell’Agricoltura a Piacenza cui hanno preso parte (dopo il saluto del responsabile settore macchine Giorgio Mazzoni), Angelo Mosca responsabile ufficio tecnico della Maka Consulting e Michela Castellani del Servizio agricoltura di precisione di Terrepadane. Mosca ha passato in rassegna le “agro-opportunità” collegate alla transizione 5.0 che offrirà nuove possibilità di incentivazione anche al settore agricolo, oltre che a quelli tradizionalmente industriali e dei servizi. Con un credito d’imposta fino al 45% per investimenti che migliorano l’efficienza energetica, questo piano si sta rivelando uno strumento importante (con quello 4.0, ormai in via di esaurimento), essenziale per sostenere l’evoluzione tecnologica e la sostenibilità nelle imprese agricole italiane. Il credito d’imposta può essere applicato anche all’acquisto di veicoli e macchinari agricoli, inclusi quelli in leasing, con condizioni specifiche pensate per rispondere alle esigenze di modernizzazione del settore agricolo. Grazie alle nuove linee guida, le aziende agricole potranno beneficiare di agevolazioni per macchinari avanzati come mietitrebbie, vendemmiatrici, falcia-condizionatrici e altre attrezzature necessarie a garantire l’efficienza produttiva e un impatto ambientale ridotto e la sostituzione di macchine obsolete con modelli più sostenibili.
La metodologia per il calcolo del risparmio energetico è un altro elemento chiave per le aziende agricole che desiderano ottenere il beneficio fiscale “e qui- ha detto Mosca- occorre armarsi di pazienza perché i controlli effettuati dagli ingegneri saranno precisi e puntali”. Il risparmio viene misurato rispetto all’anno precedente, garantendo che l’incentivo premi i miglioramenti concreti nell’efficienza energetica. Per le aziende agricole che integrano nuove linee o macchinari, è previsto un confronto con i consumi precedenti per calcolare la riduzione energetica effettiva, o l’adozione di uno scenario controfattuale parziale nei casi in cui non sia possibile fare un confronto diretto. Mosca ha trattato del Cibs 4.0 (credito di imposta 4.0), della Nuova Sabatini e dei benefici connessi (l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese), quindi del bando Ismea, ovvero il fondo per l’innovazione agricola del PNNR, “andato a buon fine quasi tutto per il 2024 e ripresentato per il 2025) ed il Bando Inail per la sicurezza (che non riguarda trattori elettrici). «Si possono – ha detto Mosca – cumulare alcune misure, ma ha raccomandato di non trattenere in aziende i macchinari obsoleti che sono stati sostituiti e che non vanno assolutamente più utilizzati, pena la decadenza delle agevolazioni». Per tutti gli agricoltori Terrepadane è a disposizione con tutti i suoi esperti al servizio dei soci e delle aziende agricole anche con il servizio di elaborazione dati.
La Castellani ha infatti illustrato il servizio offerto da Terrepadane “4.0 Facile” iniziato a fine febbraio 2023, che punta a rispondere alle esigenze degli agricoltori che hanno “Come è noto il Decreto Legislativo n.178 del 2020 e la circolare n°9/E del 23 Luglio 2021 dell’Agenzia dell’Entrate, prevede che venga documentata attraverso una adeguata e sistematica reportistica, il mantenimento, per tutto il periodo di fruizione dei benefici, delle caratteristiche e dei requisiti richiesti”. Terrepadane offre pacchetti personalizzati per ogni azienda sulla base delle proprie esigenze e delle caratteristiche del parco macchine. Nel servizio sono comprese molte attività: dal controllo della documentazione, all’implementazione dei portali New Holland, Case IH e altri portali, con la mappatura dei campi e l’inserimento di attrezzature ed operatori. Inoltre, è previsto un intervento formativo specifico (in sede e in campo) sull’uso dei portali e sui monitor di bordo, la verifica dell’interconnessione e la segnalazione di eventuali anomalie e infine, la gestione (e lo scarico) dei dati con report mensili. Il Piano Transizione 5.0 si configura pertanto come un’opportunità strategica per le aziende agricole italiane, offrendo vantaggi significativi per chi investe in tecnologie sostenibili e macchinari moderni. Grazie a queste agevolazioni, i manager del settore agricolo possono non solo ridurre i costi operativi, ma anche aumentare la produttività e garantire una produzione più rispettosa dell’ambiente. Per raggiungere questi obiettivi Terrepadane è come sempre al fianco degli agricoltori.
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