Startup innovative: i giovani “pesano” di più al Nord, le donne più al Sud. Nord ovest fa da traino. Il Nord est frena

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(Sesto Potere) – Roma 13 febbraio 2025 – I giovani “pesano” di più al Nord, le donne più al Sud. Al Settentrione gli under 35 conducono il 17,2% delle startup innovative dell’area, Piemonte in testa con il 23,2%, contro il 16,9% della media nazionale e del Centro e il16,4% del Sud. Ma la mappa geografica si “capovolge” se guardiamo alla quota delle startup innovative guidate da donne nelle singole macro-ripartizioni: nel Mezzogiorno, infatti, pesano di più (15,8%), con punte del 27,5% in Molise, seguito a ruota dal Centro (15,1%) e dal Nord (11,8%).

Questa è la geografia delle startup innovative in Italia nel 2024 disegnata dall’analisi del Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere.

Il commento

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“La crescita e il rafforzamento di queste imprese sono essenziali per far sì che l’economia e l’innovazione italiana tenga il passo con l’Europa e con il resto del mondo”. Lo ha sottolineato il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, (foto a lato) che ha aggiunto “le 12mila start up esistenti al momento pongono l’Italia al quarto posto in Europa, ci sono dunque ancora ampi spazi di miglioramento. A partire dalla partecipazione delle donne che appare ancora poco rilevante e va quindi ulteriormente incoraggiata. Tra tutte le start up esistenti, solo il 6,6% ha fatto scale up, cioè ha superato il milione di euro di fatturato o di capitale sociale tra il 2019 e il 2023. La percentuale è un po’ più alta (12,6%) tra le start up con brevetto in tecnologie strategiche. Le nuove leggi sulle start up innovative potranno favorire questo processo concentrando, ad esempio, le agevolazioni sulle imprese col maggior potenziale di crescita e innovazione e incentivando gli investimenti in ricerca e sviluppo”.

Ma al Nord giovani e donne startupper sono più numerosi, soprattutto a Milano

In termini assoluti giovani e donne startupper restano più numerosi al Nord che detiene più della metà delle start up innovative under 35 del Paese, più precisamente 1.084 su 2.049, e oltre un terzo di quelle femminili, ovvero 745 su 1.648, oltre che il 52% del complesso di queste realtà produttive. Ma all’interno del Settentrione si evince anche una rilevante dicotomia: il Nord ovest fa da traino, con quasi il 37,3% delle startup giovanili italiane (765 unità) e con il 29,4% (485) di quelle guidate da donne, mentre il Nord est frena presentando l’incidenza più bassa d’Italia sia per quanto riguarda gli startupper under 35 (319 pari al 15,5% del totale dell’area) sia per le femminili (260 pari al 15,8% dell’area). A livello regionale, la metà di queste imprese si trova in Lombardia (568 quelle giovanili equivalenti al 27,7% del totale nazionale e 382 quelle femminili pari al 23,2%), Campania (242 quelle giovanili pari all’11,8% del totale Italia e 232 quelle femminili pari al 14,1%) e Lazio (231 quelle giovanili pari all’11,3% e 224 quelle femminili pari all’13,6%). Non sorprende dunque trovare nelle prime tre posizioni della classifica provinciale Milano (che detiene 408 startup innovative giovanili ovvero il 19,9% di quelle nazionali e 281 startup innovative femminili ovvero il 17,1% di quelle italiane), Roma (206 quelle under 35 il 10,1% e 200 quelle femminili pari al 12,1%,) e Napoli (139 quelle giovanili il 6,8% e 121 quelle femminili 7,3%).

Nel complesso, comunque, le startup innovative presentano un’incidenza dei giovani quasi doppia rispetto a quella del totale delle imprese italiane (16,9% contro l’8,4%) e una quota di imprese femminili pari a circa la metà di quella del complesso delle aziende del Paese (13,6% contro 22,7%).

Distribuzione geografica per provincia delle startup innovative totali, giovanili e femminili e incidenza su totale locale – Anno 2024

Provinicia Totali Giovanili % giovanili Femminili % femminili Provinicia Totali Giovanili % giovanili Femminili % femminili
Agrigento 16 3 18,8% 3 18,8% Milano 2418 408 16,9% 281 11,6%
Alessandria 23 2 8,7% 0 0,0% Modena 127 20 15,7% 18 14,2%
Ancona 96 20 20,8% 9 9,4% Monza e della Brianza 136 21 15,4% 14 10,3%
Arezzo 32 4 12,5% 6 18,8% Napoli 821 139 16,9% 121 14,7%
Ascoli Piceno 79 10 12,7% 10 12,7% Novara 34 4 11,8% 5 14,7%
Asti 19 3 15,8% 4 21,1% Nuoro 24 3 12,5% 6 25,0%
Avellino 123 21 17,1% 22 17,9% Oristano 9 0 0,0% 0 0,0%
Bari 317 63 19,9% 36 11,4% Padova 200 29 14,5% 23 11,5%
Belluno 15 1 6,7% 2 13,3% Palermo 224 32 14,3% 34 15,2%
Benevento 93 10 10,8% 13 14,0% Parma 95 12 12,6% 12 12,6%
Bergamo 196 40 20,4% 22 11,2% Pavia 64 7 10,9% 12 18,8%
Biella 15 5 33,3% 2 13,3% Perugia 92 14 15,2% 13 14,1%
Bologna 279 46 16,5% 37 13,3% Pesaro e Urbino 60 9 15,0% 13 21,7%
Bolzano/Bozen 99 21 21,2% 10 10,1% Pescara 54 5 9,3% 11 20,4%
Brescia 225 42 18,7% 27 12,0% Piacenza 45 10 22,2% 7 15,6%
Brindisi 45 11 24,4% 10 22,2% Pisa 100 17 17,0% 14 14,0%
Cagliari 70 8 11,4% 10 14,3% Pistoia 23 5 21,7% 1 4,3%
Caltanissetta 13 2 15,4% 3 23,1% Pordenone 45 6 13,3% 3 6,7%
Campobasso 45 9 20,0% 11 24,4% Potenza 84 15 17,9% 19 22,6%
Caserta 226 33 14,6% 32 14,2% Prato 19 4 21,1% 5 26,3%
Catania 136 29 21,3% 20 14,7% Ragusa 21 2 9,5% 3 14,3%
Catanzaro 88 13 14,8% 15 17,0% Ravenna 59 6 10,2% 10 16,9%
Chieti 45 7 15,6% 3 6,7% Reggio di Calabria 71 9 12,7% 12 16,9%
Como 79 10 12,7% 8 10,1% Reggio nell’Emilia 94 12 12,8% 14 14,9%
Cosenza 75 10 13,3% 16 21,3% Rieti 12 2 16,7% 0 0,0%
Cremona 27 5 18,5% 4 14,8% Rimini 78 12 15,4% 10 12,8%
Crotone 16 2 12,5% 2 12,5% Roma 1277 206 16,1% 200 15,7%
Cuneo 75 13 17,3% 7 9,3% Rovigo 23 4 17,4% 2 8,7%
Enna 18 1 5,6% 5 27,8% Salerno 235 39 16,6% 44 18,7%
Fermo 25 6 24,0% 2 8,0% Sassari 40 7 17,5% 5 12,5%
Ferrara 51 9 17,6% 12 23,5% Savona 13 2 15,4% 0 0,0%
Firenze 179 38 21,2% 22 12,3% Siena 28 7 25,0% 6 21,4%
Foggia 36 11 30,6% 6 16,7% Siracusa 16 5 31,3% 1 6,3%
Forlì-Cesena 47 15 31,9% 5 10,6% Sondrio 16 5 31,3% 1 6,3%
Frosinone 40 10 25,0% 12 30,0% Taranto 50 9 18,0% 9 18,0%
Genova 207 32 15,5% 20 9,7% Teramo 43 4 9,3% 10 23,3%
Gorizia 13 3 23,1% 1 7,7% Terni 54 4 7,4% 6 11,1%
Grosseto 15 1 6,7% 2 13,3% Torino 502 129 25,7% 57 11,4%
Imperia 16 3 18,8% 2 12,5% Trapani 22 5 22,7% 1 4,5%
Isernia 24 2 8,3% 8 33,3% Trento 131 28 21,4% 13 9,9%
La Spezia 12 1 8,3% 4 33,3% Treviso 112 14 12,5% 18 16,1%
L’Aquila 51 6 11,8% 7 13,7% Trieste 65 7 10,8% 9 13,8%
Latina 47 10 21,3% 7 14,9% Udine 79 9 11,4% 6 7,6%
Lecce 125 19 15,2% 21 16,8% Valle d’Aosta 15 3 20,0% 2 13,3%
Lecco 30 6 20,0% 4 13,3% Varese 80 15 18,8% 5 6,3%
Livorno 29 7 24,1% 4 13,8% Venezia 94 9 9,6% 13 13,8%
Lodi 16 3 18,8% 1 6,3% Verbano-Cusio-Ossola 1 0 0,0% 0 0,0%
Lucca 67 16 23,9% 11 16,4% Vercelli 3 0 0,0% 0 0,0%
Macerata 78 11 14,1% 14 17,9% Verona 186 31 16,7% 19 10,2%
Mantova 34 6 17,6% 3 8,8% Vibo Valentia 6 2 33,3% 2 33,3%
Massa-Carrara 22 3 13,6% 1 4,5% Vicenza 118 15 12,7% 16 13,6%
Matera 18 3 16,7% 2 11,1% Viterbo 36 3 8,3% 5 13,9%
Messina 112 19 17,0% 17 15,2% Italia 12.133 2049 16,9% 1648 13,6%

Fonte: Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere su dati Infocamere

mentre al Mezzogiorno corrono più veloci

Le startup innovative under 35 sono cresciute del 66,5% tra il 2016 e il 2024, ma al Meridione hanno allungato maggiormente il passo (+69,1%). Seguono il Nord 67,5% – rallentato dall’andamento del Nord est (+12,7%) – e il Centro (60,2%). A livello regionale maggiori accelerazioni si riscontrano in Valle d’Aosta che registra comunque pochissime realtà produttive (+200,0%), Campania (+184,7%) e Lombardia (+124,5%). Mentre sul piano provinciale, spiccano il volo Lecco (+500%), Sondrio (+400%) e Prato (+300%), seppur ancora una volta con numeri esegui di partenza.

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Ed è ancora il Mezzogiorno ad avanzare più speditamente anche sul fronte delle startup innovative femminili con incrementi del 175,5%, a fronte del +106,3% del Centro e del + 99,7% del Nord frenato ancora una volta dal passo del Nord est (+59,5%). Boom di crescita si registrano a livello regionale in Molise (+533,3%), Campania (+337,7%) e Puglia (+203,7%). Mentre sul piano provinciale, spiccano Avellino (da 2 a 22, +1000,0%), Brindisi (+900,0%) e Como (+700,0%).

Nel Triveneto meno di una start up su 10 è donna

Il Molise è la prima regione dove il peso relativo le startup femminili sul totale di queste realtà locali si presenta maggiore (27,5%), seguito dalla Basilicata (20,6%) e dalla Calabria (18,4%). Sul fronte opposto in fondo alla classifica troviamo il Friuli-Venezia Giulia (9,4%), il Trentino-Alto Adige (10,0%) e la Liguria (10,5%). A livello provinciale meglio fanno Isernia, La Spezia e Vibo Valentia, tutte e tre con una quota pari al 33,3%, sebbene possano contare su un numero esiguo di startup innovative femminili.

Abruzzo la regione meno “giovanile”

E’ il Piemonte ad accaparrarsi l’etichetta della regione più giovanile, vantando quasi una startup innovativa giovanile su quattro (23,2%). A completare il podio Trentino Alto-Adige (21,3%) e Valle d’Aosta (20,0%). Le meno giovanili sono invece Abruzzo (11,4%), Umbria (12,3%) e Friuli-Venezia Giulia (12,4%). Infine, per quanto riguarda le province, emerge un quadro variegato, che vede Biella (33,3%), Vibo Valentia (33,3%) e Forlì-Cesena (31,9%) sul podio delle startup giovanili (sebbene tra queste solo Forlì-Cesena, con 15 startup innovative giovanili può vantare numeri assoluti rilevanti) e ben quarantacinque province con un tasso giovanile superiore alla media nazionale.

Distribuzione geografica per regione e macro-area delle startup innovative totali, giovanili e femminili e incidenze su totale locale – Anno 2024

Regione Totali Giovanili % giovanili sul totale regionale Femminili % femminili sul totale regionale
Abruzzo 193 22 11,4% 31 16,1%
Basilicata 102 18 17,6% 21 20,6%
Calabria 256 36 14,1% 47 18,4%
Campania 1.498 242 16,2% 232 15,5%
Emilia-Romagna 875 142 16,2% 125 14,3%
Friuli-Venezia Giulia 202 25 12,4% 19 9,4%
Lazio 1.412 231 16,4% 224 15,9%
Liguria 248 38 15,3% 26 10,5%
Lombardia 3.321 568 17,1% 382 11,5%
Marche 338 56 16,6% 48 14,2%
Molise 69 11 15,9% 19 27,5%
Piemonte 672 156 23,2% 75 11,2%
Puglia 573 113 19,7% 82 14,3%
Sardegna 143 18 12,6% 21 14,7%
Sicilia 578 98 17,0% 87 15,1%
Toscana 514 102 19,8% 72 14,0%
Trentino-Alto Adige 230 49 21,3% 23 10,0%
Umbria 146 18 12,3% 19 13,0%
Valle d’Aosta 15 3 20,0% 2 13,3%
Veneto 748 103 13,8% 93 12,4%
Nord 6.311 1084 17,2% 745 11,8%
Centro 2.410 407 16,9% 363 15,1%
Sud e Isole 3.412 558 16,4% 540 15,8%
Italia 12.133 2049 16,9% 1648 13,6%

Fonte: Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere su dati Infocamere

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