Il pensiero magico al centro della prossima edizione anconetana di Popsophia
Il festival nazionale della pop filosofia si prepara a tornare con una nuova edizione ricca di sorprese, in programma dall’8 all’11 maggio 2025 ad Ancona. La grande novità è il cambio di location: il Teatro delle Muse si trasformerà in una vera e propria cittadella del festival.
Popsophia 2025 promette di essere un’edizione “magica”, dove filosofia, arte e pop culture si fonderanno in un’esperienza unica e coinvolgente.
Archiviato il successo della prima edizione del festival nazionale della pop filosofia che si è svolta a marzo del 2024 alla Mole Vanvitelliana, Popsophia inizia a presentare alcune delle tante novità in vista dell’edizione 2025. La direttrice artistica Lucrezia Ercoli è già all’opera per costruire un evento ancora più ambizioso. Il tema scelto per il 2025, “Abracadabra”, l’antica formula magica rilanciata dalla saga dei libri di Harry Potter ci aiuterà ad esplorare le dimensioni del pensiero magico, con una serie di incontri, laboratori, mostre virtuali con visori VR e philoshow inediti pensati appositamente per il pubblico dorico.
IL TEMA
Dopo aver indagato “Lo spettacolo del male” nella prima edizione ad Ancona, Popsophia 2025 si avventurerà in un territorio più brillante, ma altrettanto affascinante: il realismo magico, la magia e il pensiero superstizioso. Il tema “Abracadabra” verrà trattato con il consueto approccio multidisciplinare, non mancando di connettere il passato arcano con il presente tecnologico.
«Abracadabra è una formula magica antichissima che ha il potere di far scomparire o apparire qualcosa o qualcuno – afferma la direttrice artistica Lucrezia Ercoli – Dai manoscritti di un’arcana sapienza alle tradizioni popolari, dall’arte alchemica all’immaginario della cultura pop, il potere delle formule magiche non è svanito. La scienza e la tecnica che dominano il mondo contemporaneo, ormai secolarizzato e disincantato, non si sono liberate del pensiero magico. Negli schermi incantati dei nostri dispositivi elettronici, pieni di sciamani digitali e di tecno incantesimi, troviamo l’eco di presenze invisibili che abitano le nostre vite».
Intrigante anche l’iconografia scelta per la grafica del festival: la Mano del Filosofo, un disegno seicentesco di Johannes Isaac Hollandus, che racchiude i simboli dell’Arte Alchemica e “nessuno può comprenderli a meno che non giuri fedeltà alla filosofia”.
UNA NUOVA LOCATION – IL TEATRO DELLE MUSE
Popsophia si prepara a una svolta epocale: il festival della pop filosofia lascia la Mole Vanvitelliana e si trasferisce nel cuore pulsante della cultura anconetana, il Teatro delle Muse di Ancona. Un cambio di scenario che trasforma la manifestazione in un’esperienza immersiva, un vero e proprio festival “verticale”, in cui ogni piano del teatro si anima di incontri, spettacoli e riflessioni legate al tema di questa edizione: “Abracadabra”.
Come in un’illusione di Escher, Popsophia trasforma le Muse in una scala magica della conoscenza, dove il pubblico si muoverà attraverso i diversi livelli del pensiero pop: dal Ridotto delle Muse, che ospiterà gli incontri pomeridiani con filosofi, scrittori e intellettuali, fino alla sala principale, teatro dei celebri Philoshow serali, veri e propri spettacoli filosofico-musicali.
Ma il festival non si fermerà qui: ogni spazio del teatro verrà allestito e reinterpretato secondo la cifra stilistica di Popsophia. La struttura si trasformerà in una grande officina culturale, dove gli spettatori potranno partecipare a laboratori creativi, aperitivi filosofici, degustazioni a tema, e immergersi nelle atmosfere dell’Abracadabra contemporaneo.
Anche la Media Room troverà la sua collocazione, diventando il fulcro della narrazione ravvicinata con gli ospiti.
Il tema di quest’anno esplora il magico e l’illusione attraverso i linguaggi della cultura pop: dal cinema alle serie TV, dalla letteratura alla musica. Popsophia 2025 si trasforma così in un viaggio multidimensionale che trasporta il pubblico dentro il fascino dell’incanto, dell’inganno visivo e dell’impossibile che diventa realtà.
Un festival che non è solo un evento culturale, ma un’esperienza da vivere su ogni piano, tra performance e pensiero, filosofia e spettacolo.
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