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Aumenta il rimborso minimo per il tirocinante e nasce la certificazione Toscana Tirocini di Qualità. I sindacati: ‘Risultato importante’

Al via con il primo bando la riforma toscana delle linee guida per i tirocini, varata alcuni mesi fa d’intesa con tutte le parti sociali maggiormente rappresentative, ovvero organizzazioni sindacali e associazioni datoriali presenti in Commissione Regionale Permanente Tripartita.

Due le novità principali: il vincolo del contributo regionale alla datrice o al datore di lavoro dell’azienda ospitante alla successiva assunzione della tirocinante o del tirocinante, e l’aumento del rimborso minimo mensile per tirocinante.

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L’avviso per tirocini extracurriculari, on line da alcuni giorni, è gestito per Regione Toscana da ARTI (l’Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego) e resterà aperto fino al prossimo 31 dicembre. Dotazione finanziaria: 10 milioni di euro messi a disposizione nell’ambito di GOL, il programma di riforma delle politiche attive del lavoro previsto dal PNRR. L’avviso è rivolto a tutte le persone, comprese quelle che presentano particolari situazioni di svantaggio o fragilità ed offre la possibilità di accrescere le proprie competenze favorendone l’ingresso o reinserimento nel mondo del lavoro.

Con il bando la Toscana, prima Regione in Italia ad approvare una riforma che rende stringente il legame tra tirocinio e assunzione, punta a migliorare il tasso di inserimento occupazionale post tirocinio che con il 67% è il più elevato in Italia e pone la Regione al vertice della classifica davanti a territori come Veneto ed Emilia-Romagna.

Il bando – inserito nell’ambito di GiovaniSì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani – è stato presentato dall’assessora a istruzione, università e ricerca, formazione professionale e lavoro Alessandra Nardini questa mattina a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, insieme alle parti sociali.

Ad accompagnre l’uscita dell’avviso, l’avvio di una campagna di comunicazione con il claim “Tirocinio, in Toscana oggi vale ancora di più”, che punta a far conoscere le principali novità adottate sul territorio regionale ed il percorso di riforma del tirocinio extracurriculare, valorizzandone la valenza e incentivando la partecipazione al nuovo bando.

Nascerà anche TQTToscana Tirocini di Qualità, un protocollo di certificazione e un marchio che attesteranno il legame tra il contributo regionale erogato alle aziende e la scelta dell’impresa di garantire l’effettivo valore formativo del tirocinio.

“Dopo aver introdotto le nuove linee guida, ora rendiamo concreto un mutamento di prospettiva che consideriamo necessario per assicurare il tirocinio come strumento di effettiva formazione ed efficace canale di ingresso nel mondo del lavoro”, ha spiegato in occasione della conferenza stampa il presidente Eugenio Giani, tenendo a sottolineare che: “La Toscana anche su questo fronte si pone come Regione all’avanguardia dei diritti e delle opportunità per i più giovani, tutelando le loro aspirazioni, le esigenze formative e le legittime aspettative di entrare e restare nel mondo del lavoro”.

Il nostro obiettivo è quello di qualificare sempre più lo strumento del tirocinio affinché costituisca una reale e valida opportunità formativa e sia effettivamente propedeutico all’assunzione, offrendo un serio orizzonte di buona occupazione, stabile, sicura e di qualità”, ha osservato durante l’incontro con la stampa l’assessora Alessandra Nardini, che ha ricordato come “con il Ministro del Lavoro Andrea Orlando Regioni e parti sociali avessero intrapreso un percorso di confronto per migliorare lo strumento, poi interrotto con l’attuale Governo e dunque la Regione Toscana abbia deciso di fare autonomamente, nei limiti delle proprie competenze, la propria parte esprimendo la propria soddisfazione riguardo al ‘radicale cambio di paradigma’ che viene realizzato in Toscana, “frutto anche di un vero e proficuo percorso di confronto e concertazione con le parti sociali in seno alla Commissione Regionale Permanente Tripartita che voglio ringraziare”.

Con le nuove linee guida, in Toscana il rimborso minimo mensile per le/i tirocinanti sale da 500 a 600 euro. Aumenta, passando da 300 a 400 euro, anche il sostegno finanziario regionale alla datrice/al datore di lavoro. Ma, grazie ai nuovi indirizzi, è subordinato alla stipula, entro trenta giorni dal termine del tirocinio, di un contratto a tempo indeterminato, a tempo determinato di almeno 12 mesi, oppure di apprendistato professionalizzante o duale (I o III livello).

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Le nuove disposizioni valgono sia per l’assunzione effettuata da parte dell’impresa ospitante (entro 30 giorni dal termine del tirocinio), sia quando ad assumere è un’altra impresa (entro 6 mesi dal termine del tirocinio e nell’ipotesi di assunzione tempo indeterminato la durata del contratto non può essere inferiore a 6 mesi). Nel caso in cui la o il tirocinante sia un soggetto svantaggiato o una persona con disabilità, cresce il contributo regionale all’azienda arrivando a 600 euro (anziché 400 euro mensili), dunque coprendo l’intero rimborso minimo mensile.

L’impresa ospitante che procederà all’assunzione potrà fruire anche degli incentivi all’occupazione previsti dai bandi regionali già attivi.

Inoltre, tra le novità, l’avvio della sperimentazione del digital badge quale sistema per la rappresentazione delle competenze acquisite con il tirocinio attraverso metadati, consentendo il riconoscimento delle esperienze effettuate e delle abilità acquisite ed il fatto che la Regione intenda rafforzare l’attività di controllo sui soggetti ospitanti nell’ambito dell’intesa con l’Ispettorato del Lavoro e avvalendosi della propria agenzia ARTI.

 

Soddisfatti i sindacati. “Siamo felici di constatare che, dopo tante battaglie e tanto lavoro fatto in Commissione Tripartita, arriva un risultato importante e non scontato: tirocini di qualità, con maggiore formazione e garanzie sulla sicurezza e con possibilità concrete di avere un’occupazione stabile e di qualità al termine del percorso, in modo che non siano utilizzati come sostituzione di lavoro e sia effettivamente data la possibilità a tanti giovani di entrare nel mondo del lavoro e potersi costruire il presente e un futuro dignitoso. Con l’attuazione di questa intesa diamo una nuova dignità ai tirocini e al lavoro”, dichiarano Cgil, Cisl e Uil Toscana.

 

Soddisfazione anche dalle associazioni di categoria del terziario, dell’artigianato e dell’industria. “Oltre il 60% dei tirocini formativi attivati finora si è trasformato in un contratto di lavoro, spesso a tempo indeterminato – dichiarano in una nota congiunta Confcommercio Toscana, Confesercenti Toscana, Confartigianato Imprese Toscana, CNA Toscana, Confindustria Toscana e Confapi Toscana – Un dato significativo che conferma il valore di questo strumento non solo come esperienza in azienda, ma come reale opportunità di ingresso nel mondo del lavoro. Inoltre, i tirocini valorizzano il ruolo fondamentale delle imprese come luoghi di formazione e crescita professionale. Un intervento strategico e innovativo – prosegue la nota – che si inserisce in un’ottica di contrasto al mismatch tra domanda e offerta di lavoro, una sfida particolarmente rilevante nel contesto economico attuale. I tirocini rappresentano un ponte solido tra formazione e lavoro, consentendo ai giovani di acquisire competenze concrete e alle imprese di arricchirsi con nuove professionalità e idee innovative”. 

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