Le sfide e le opportunità della sanità privata, accreditata e pura. Saccomanno-Onesti (AISI): «Guardare al futuro con innovazione e sostenibilità per continuare a crescere per il bene della collettività»

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Le sfide e le opportunità della sanità privata, accreditata e pura. Saccomanno-Onesti (AISI): «Guardare al futuro con innovazione e sostenibilità per continuare a crescere per il bene della collettività»

Roma, 11 febbraio 2025 – Negli ultimi due anni, il settore della sanità privata e privata accreditata ha attraversato una fase particolarmente complessa, segnata da fattori esterni ed interni che hanno profondamente influenzato le dinamiche economiche e operative degli operatori sanitari.

La fine dei contributi pubblici legati all’emergenza Covid-19, l’instabilità dei mercati finanziari e l’impennata dei costi hanno generato incertezze e compressione dei margini.

Tuttavia, se da un lato le difficoltà sono state evidenti, dall’altro le opportunità di crescita e innovazione non sono mancate.

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Karin Saccomanno, Presidente di AISI, Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti, commenta i recenti dati degli analisti e degli economisti in relazione al trend sanità privata: “Le sfide che il nostro settore ha affrontato negli ultimi anni sono indubbiamente significative, ma ci hanno anche dato l’opportunità di riflettere sulle nostre strategie e di rafforzare la nostra resilienza. 

Oggi più che mai, la sanità privata deve essere capace di adattarsi velocemente ai cambiamenti normativi, tecnologici e sociali, restando sempre al fianco dei pazienti con un servizio di alta qualità e sostenibile. L’attuale situazione di mercato ci impone una visione di lungo periodo, che non si limiti a cercare soluzioni immediate ma guardi all’evoluzione strutturale del settore.”

Uno dei principali fattori di sostenibilità a lungo termine del settore risiede nei trend demografici e nei cambiamenti nelle abitudini di consumo sanitario.

Come sottolinea Giovanni Onesti, Direttore Generale di AISI, “Non basta rilevare che sempre più cittadini si rivolgono alla sanità privata per via delle difficoltà del pubblico e della qualità e tempestività delle prestazioni del privato. Occorre andare più a fondo.

Il nostro paese sta affrontando un progressivo invecchiamento della popolazione, che comporta un incremento costante della domanda di servizi sanitari. A fronte di questo fenomeno, è necessario rispondere non solo con una maggiore offerta, ma con un’offerta più evoluta, che possa rispondere alle esigenze di salute di una popolazione sempre più informata e attenta alla qualità del servizio. 

La sanità privata si trova in una posizione privilegiata per poter sviluppare soluzioni innovative, orientate alla personalizzazione delle cure, alla prevenzione e al miglioramento dell’esperienza del paziente.”

Gli investitori, da parte loro, stanno mostrando un interesse crescente per la creazione di valore attraverso il miglioramento delle performance operative. La spinta verso l’efficienza e l’adozione di tecnologie moderne, come l’intelligenza artificiale, è vista come una delle leve principali per far fronte alle sfide economiche del settore. “La digitalizzazione e l’innovazione tecnologica rappresentano oggi fattori imprescindibili per ottimizzare la gestione delle risorse e garantire al contempo elevati standard di cura. 

In un contesto di scarsità di personale sanitario, la tecnologia può rivelarsi un alleato fondamentale per aumentare la produttività e ridurre i costi, senza compromettere la qualità del servizio”, afferma Onesti.

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Il 2023 ha visto un notevole incremento degli investimenti in programmi volti al miglioramento dei risultati clinici e alla riduzione dei costi esterni. Questi miglioramenti operativi, che vanno dalla razionalizzazione delle risorse alle soluzioni di cure domiciliari e virtuali, sono indicativi di una visione a lungo termine orientata alla sostenibilità e all’efficienza.

Saccomanno aggiunge: “Il settore sanitario privato deve essere in grado di affrontare le sfide poste dall’inflazione e dalle modifiche normative, come il nuovo regime dei Lea, senza mai perdere di vista la qualità dei servizi offerti. Investire in formazione, innovazione e in una gestione efficiente delle risorse non è solo una necessità, ma un’opportunità che dobbiamo saper cogliere.”

Un altro elemento chiave per la crescita del settore è l’attenzione verso l’esperienza del paziente. Diverse ricerche hanno dimostrato che migliorare l’esperienza del paziente può portare a un aumento significativo dei ricavi e, al contempo, contribuire a ridurre i costi operativi. In tal senso, l’erogazione di cure in setting a basso costo, ma di alta qualità, come le cure virtuali o domiciliari, può abbattere i costi del 50-60% rispetto alle tradizionali cure ospedaliere.

“Per le imprese sanitarie, il miglioramento dell’esperienza del paziente non deve essere considerato un semplice obiettivo strategico, ma un impegno che implica l’intera organizzazione, dalla gestione delle risorse alla tecnologia impiegata,” sottolinea Saccomanno.

Infine, le nuove fonti di valore, come l’offerta di servizi specialistici aggiuntivi o l’utilizzo dei dati per la ricerca, rappresentano un’opportunità per diversificare e ampliare il portafoglio di servizi. In un settore in continua evoluzione, la capacità di anticipare i cambiamenti e di sfruttare le opportunità che emergono dai trend globali è fondamentale.

“La sanità privata ha tutte le potenzialità per essere un volano di innovazione e ricerca. Penso ad esempio al mercato dell’outsourcing in Life Sciences, che ha visto un significativo sviluppo negli Stati Uniti. 

Anche in Italia possiamo costruire sullo sviluppo delle nuove terapie e sull’utilizzo dei dati per migliorare l’efficacia delle cure,” conclude Onesti.

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AISI si impegna a supportare le imprese del settore sanitario in questo percorso di trasformazione, con l’obiettivo di garantire una sanità privata sempre più efficiente, sostenibile e vicina alle esigenze dei pazienti.

“Guardiamo al futuro con ottimismo, consapevoli che le sfide sono ancora numerose, ma che la nostra capacità di innovare e adattarci è la chiave per un settore in continua crescita che va però sostenuto e valorizzato dalle istituzioni e non ostacolato, né tanto meno considerato un “nemico” della sanità pubblica”, concludono Saccomanno e Onesti.



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