Bonus affitto, non per tutti: requisiti, scadenze e modalità

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Nella realtà socio-economico attuale, l’accesso a un alloggio dignitoso e adeguato rappresenta una delle sfide più pressanti per un numero crescente di cittadini. Non tutti, infatti, possono permettersi una casa di proprietà, ma le spese per l’affitto, in particolare nelle aree urbane, incidono pesantemente sui bilanci familiari. In questo contesto, purtroppo, senza riforme strutturali, le iniziative statali volte a fornire un sostegno concreto alle famiglie e ai singoli individui, diventano necessarie.

Bonus affitto anche per il 2025

Il governo italiano, ha previsto anche per il 2025 una serie di agevolazioni fiscali per chi non vive in una casa propria, comunemente note come bonus affitto. Questi incentivi, che si possono ottenere sotto forma di detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi, mirano a supportare alcune specifiche categorie di cittadini, dai lavoratori che si trasferiscono per motivi di lavoro, fino alle famiglie con redditi medio-bassi.

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Chi può beneficiare dell’agevolazione

Innanzitutto, è fondamentale sottolineare che l’accesso al bonus affitto 2025 non è universale, ma è condizionato dal rispetto di specifici requisiti che variano in base alla tipologia di agevolazione a cui si mira. Il sistema di bonus affitto è, infatti, articolato in modo da fornire un sostegno mirato a esigenze diverse, coprendo un ampio spettro di situazioni abitative: da chi non possiede una casa di proprietà, a categorie più specifiche, come i lavoratori che si trasferiscono per motivi professionali o gli studenti universitari che studiano lontano da casa.

L’agevolazione statale per alleggerire le spese per l’affitto è stato riconfermato. Ma possono richiederlo coloro che hanno specifici requistiti (Getty Images)

Bonus affitto per chi non ha una casa di proprietà

Per evitare confusioni, quindi, è sempre bene prima di presentare domanda, verificare attentamente la propria situazione personale e reddituale per capire se si rientra nelle categorie ammissibili. Partiamo dalla prima, ovvero quella di coloro che non possiedono una casa di proprietà. I requisiti per poter fare richiesta sono due: il primo è vivere in un’abitazione in affitto, con un contratto a canone concordato o transitorio. Il secondo è un limite di reddito che a seconda fa variare l’importo del bonus:

  • se si dichiara un reddito inferiore a 15.493,71 euro, la detrazione fissa dall’Irpef è di 495,80 euro;
  • per chi si trova nella fascia di reddito tra 15.493,71 e 30.987,41 euro, la detrazione scende a 247,90; euro;
  • chi supera questa soglia di reddito non può beneficiare di questo specifico bonus.

Bonus per i lavoratori che si trasferiscono

La seconda situazione è quella dei lavoratori che si trasferiscono. In questo caso, l’incentivo è pensato per chi cambia residenza per motivi di lavoro. Per poterlo richiedere, è necessario avere:

  • un contratto di lavoro dipendente;
  • un contratto di affitto nel comune di lavoro o in un comune limitrofo;
  • aver spostato la residenza nel comune in questione.

Il nuovo comune deve trovarsi ad almeno 100 chilometri di distanza dal precedente e in una regione diversa. Questo bonus può essere detratto dalla dichiarazione dei redditi per tre anni a partire da quello del cambio di residenza. Anche in questo caso, l’importo della detrazione varia in base al reddito:

  • fino a 15.493,71 euro si ottengono 991,60 euro;
  • tra 15.493,71 e 30.987,41 euro si ottengono 495,80 euro.

Bonus affitto per gli studenti fuori sede

Questa misura è rivolta agli studenti universitari iscritti a un corso di laurea lontano da casa. In questo caso, per ottenere la detrazione, il requisito principale riguarda la distanza del comune scelto che deve essere di almeno 100 chilometri da quello di residenza. Master, dottorati e altri corsi non sono inclusi. In questo caso, la detrazione è pari al 19% della spesa per l’affitto, con un limite massimo di spesa di 2.633 euro. Questo significa che, chi spende più di 220 euro al mese di affitto, potrà detrarre al massimo 500,27 euro. Se lo studente è fiscalmente a carico (meno di 24 anni con reddito lordo minore di 4.000 euro, oppure più di 24 anni con reddito minore di 2.840,51 euro), il genitore che paga l’affitto può detrarre il bonus dalla propria dichiarazione.

Come ottenere la detrazione

Per ottenere il bonus affitto, è necessario presentare la dichiarazione dei redditi tramite modello 730, indicando correttamente alcuni dati precisi. Innanzitutto, è essenziale verificare di possedere i requisiti necessari, ovvero rientrare in una delle categorie sopracitate. A questo punto va raccolta tutta la documentazione per la dichiarazione dei redditi e questa include:

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  • contratto di affitto registrato;
  • documenti relativi al reddito;
  • pratiche di residenza, nel caso del bonus per lavoratori che si trasferiscono;
  • documenti di iscrizione universitaria per gli studenti fuori sede.

Compilazione e presentazione del Modello 730

La detrazione del bonus affitto si ottiene tramite la presentazione della dichiarazione dei redditi, utilizzando il modello 730. In questo modello, vanno indicati i dati relativi al contratto di affitto e le spese sostenute, oltre a tutte le informazioni necessarie per il calcolo dell’imposta. A questo punto è necessario presentarlo entro i termini previsti. Questo può avvenire tramite i CAF (Centri di Assistenza Fiscale), o professionisti abilitati come commercialisti o altri professionisti, direttamente online tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando il proprio SPID o CIE.

Calcolo della detrazione e rimborso

Una volta presentata la dichiarazione, l’Agenzia delle Entrate calcolerà l’importo della detrazione a cui si ha diritto in base ai dati inseriti nel modello 730. L’importo della detrazione sarà poi sottratto dall’imposta dovuta, riducendo così l’ammontare delle tasse da pagare o generando un rimborso. Se l’importo della detrazione è superiore alle imposte dovute, si riceverà un rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate. Altrimenti, l’importo delle imposte da pagare sarà ridotto della detrazione spettante.

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA





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