Da Augello al redivivo Luvumbo: contro l’Atalanta a sinistra c’è la fila

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Quella di Bergamo contro l’Atalanta, in programma sabato 15 febbraio alle 15, sarà una partita tutt’altro che banale per il Cagliari. Addirittura “stimolante”, prendendo in prestito la definizione data da Davide Nicola. Che non ha avuto neanche il tempo di godersi i tre punti arrivati contro il Parma che subito il campionato riserva ai suoi rossoblù un trittico di sfide non proprio semplici: la già citata Atalanta, poi Juventus e Bologna.

Precedenti
Aver portato a casa la posta piena contro di ducali di Pecchia è stata cosa buona e giusta, ma questo campionato ha insegnato una lezione: mai dare per morto il Cagliari di Nicola, a prescindere dall’avversario che incontrerà. Il tecnico piemontese da tempo lotta per cancellare le etichette e luoghi comuni che spesso vengono accostati alle varie partite. “Sconfessiamo un luogo comune: le vittorie contro le concorrenti dirette per la salvezza non valgono doppio”, ha scritto Nicola sul suo profilo LinkedIn, ultimamente palcoscenico scelto dall’ex Empoli e Salernitana per diffondere le sue pillole di pensiero critico, quasi filosofico, sul mondo del pallone. Ecco perché è lecito attendersi da lui e dai suoi ragazzi una prestazione di spessore al cospetto di una delle squadre più pericolose del momento come l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, piemontese come Nicola – Vigone e Grugliasco distano poco più di 35 chilometri – e soprattutto reduce dal sonoro 0-5 rifilato all’Hellas Verona allo stadio Bentegodi. I bergamaschi sono un rivale molto complicato per chiunque li incontri, ma nelle ultime cinque partite hanno fatto un solo punto in più del Cagliari (8 contro 7) e, soprattutto, negli ultimi sei incroci giocati nello stadio nerazzurro i sardi hanno vinto in quattro occasioni. Nel 2017-18 l’1-2 firmato Pavoletti e Padoin, l’anno successivo fu Barella su punizione a firmare lo 0-1, mentre nel 2019-20 a dare i tre punti al Cagliari furono il carneade Toto Oliva e l’autogol di Pasalic. L’ultimo successo rossoblù al Gewiss Stadium risale al 6 febbraio 2022, quando la doppietta di Gaston Pereiro, unico attaccante di un Cagliari quel giorno del tutto spuntato, rese inutile il gol di Palomino, che allora vestiva ancora la maglia dell’Atalanta. La vittoria è arrivata anche nella passata stagione, quella con Claudio Ranieri in panchina, ma all’Unipol Domus. E in quella gara furono decisivi Tommaso Augello e Zito Luvumbo, ovvero due elementi della batteria di esterni di sinistra a disposizione di Nicola in vista della sfida di sabato 15 febbraio. Che si ritrova una rinnovata e piacevole abbondanza su quella fascia

Augello uguale affidabilità
Il terzino milanese ha segnato contro i bergamaschi il suo primo e fin qui unico gol con la maglia del Cagliari, con tanto di esultanza a mimare il lancio di freccette, altro sport di cui Augello è esperto. In attesa di rinnovare il suo contratto con il club rossoblù – volontà ribadita sia ai microfoni di Dazn che della Gazzetta dello Sport –, l’ex Sampdoria continua a fare il suo mestiere sulla fascia mancina, seguendo le indicazioni di Nicola che in lui ha visto da subito un elemento utile e affidabile, tanto da rinunciarci il meno possibile. Contro il Parma dal suo piede è partito il cross che Adopo prima e Vogliacco poi hanno deviato alle spalle di Suzuki per il momentaneo 1-0, che solo per il tocco del difensore emiliano non gli è valso il quarto assist del campionato. E, soprattutto, la forte candidatura per una nuova maglia da titolare al Gewiss Stadium a vantaggio di Adam Obert, con cui si è diviso le fatiche difensive nel ruolo di terzino sinistro. Lo slovacco è stato spesso scelto in gare in cui serviva maggiore copertura sulla fascia, vista anche la presenza di Mattia Felici (e delle sue caratteristiche prettamente offensive) nel ruolo di esterno alto. Con la cessione di Wieteska al Paok Salonicco la duttilità dell’ex Sampdoria è stata uno degli elementi che lo ha visto essere nuovamente considerato nelle potenziali rotazioni nel ruolo di centrale, a maggior ragione dopo il brutto ko al ginocchio sinistro sofferto dal messicano Carlo Soldati (uno dei due aggregati in Prima squadra dalla Primavera di Fabio Pisacane) nell’ultimo match interno contro il Cesena Primavera, che con tutta probabilità lo terrà ai box diverse settimane.

La voglia di Zito
Ma se Augello e Obert si contenderanno da qui a fine stagione la maglia di esterno difensivo a sinistra, salendo di una ventina di metri l’abbondanza è diventata ancora più evidente. Felici, Luvumbo e Coman: tre potenziali titolari a giocarsi una sola maglia, salvo diverse impostazioni tattiche di Nicola. L’ex Feralpisalò ha saputo rispondere presente al momento giusto, con l’ottima prestazione di San Siro contro il Milan a far capire a tutti le sue potenzialità. Nelle ultime gare ha avuto meno spazio per poter incidere, ma ormai è entrato a pieno titolo negli schemi di Nicola: per il classe 2001 romano c’è ancora tanto lavoro da fare, ma le belle parole spese per lui da Augello alla Gazzetta dello Sport testimoniano la buona considerazione nei suoi confronti da parte dei senatori. Si diceva, Felici è stato bravo a “esserci” quando contava ovvero quando si è infortunato Luvumbo, proprio nella gara d’andata contro i nerazzurri di Gasperini: se l’angolano dovesse tornare in campo a Bergamo sarebbero passati due mesi pieni (63 giorni) dall’ultima partita giocata. Dall’Atalanta all’Atalanta per Zito, che la scorsa stagione accese in maniera decisiva il finale del match dell’Unipol Domus. Schierato da esterno destro, mise pepe sulle difficoltà dei bergamaschi, prima costringendo Carnesecchi a una parata non semplice, poi mettendo – sempre con il movimento a rientrare sul sinistro – un pallone d’oro per lo stacco di testa di Nicolas Viola che fece esplodere lo stadio cagliaritano, per un successo decisivo per la salvezza finale. Gli strappi di Luvumbo sono mancati al Cagliari, ma ancor più qualche gol. Una sola gioia per il numero 77, con la rete segnata a Roma contro la Lazio, cui si sommano alcune occasioni da gol non sfruttate: su tutte la traversa di Lecce a inizio gara che, nel caso in cui la palla fosse entrata, forse avrebbe potuto dare un andamento diverso alla stagione dei rossoblù. Riaverlo a completa disposizione, seppur ovviamente non al massimo della condizione, è certamente una buona notizia per Nicola, che potrebbe sfruttare la sua voglia di tornare a essere determinante proprio in un match in cui il rendimento degli esterni sarà fondamentale.

Variabile Coman
Senza dimenticare, infine, l’ultimo arrivato Florinel Coman: il suo esordio con eurogol ha fatto sensazione, per la gioia della dirigenza rossoblù che lo ha portato a sorpresa in Sardegna. Facile immaginare il suo ingresso in campo a gara in corso, come accaduto contro il Parma, per provare a mettere in difficoltà con le sue giocate estemporanee una difesa fisica come quella dell’Atalanta. Un reparto arretrato che fa i conti con gli infortuni di Scalvini, Kossonou e Kolasinac e con l’ultimo arrivato Posch sembrato in estrema difficoltà nel match di Champions League perso 2-1 (con infinite polemiche sul rigore decisivo di Nilsson) dagli uomini di Gasperini contro il Bruges. Un aspetto, quello nervoso, che potrebbe incidere sul match contro i sardi, che verosimilmente vedrà i nerazzurri vogliosi di cancellare la serata storta vissuta in Belgio. Ma occhio all’altra faccia della medaglia, rappresentata dalla stanchezza fisica e mentale, che potrebbe rendere De Roon e compagni più vulnerabili del solito. Ecco perché poter contare su una rinnovata abbondanza sulle fasce, specialmente a sinistra, potrebbe essere un elemento in più a favore di Nicola e del suo Cagliari, pronto a vendere cara la pelle come dimostrato, seppur con una sconfitta, nella gara d’andata.

Francesco Aresu






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