Scalo di Porta Romana, a Milano completate le palazzine del Villaggio Olimpico — idealista/news

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A un anno dall’inizio delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, il Villaggio Olimpico dello Scalo di Porta Romana ha raggiunto un traguardo significativo: la costruzione delle sei palazzine che ospiteranno gli atleti è stata completata. Attualmente, sono in corso i lavori di sistemazione delle aree esterne, necessarie per il corretto svolgimento della manifestazione.

L’operazione rispetta pienamente il cronoprogramma, con la consegna delle strutture alla Fondazione Milano Cortina 2026 prevista con sei mesi di anticipo rispetto all’inizio dei Giochi. COIMA ha inoltre proposto di fornire gli alloggi già arredati, riducendo gli sprechi e consentendo la riconversione immediata del complesso in studentato subito dopo la fine della manifestazione, con apertura prevista per settembre 2026.

Un progetto di rigenerazione urbana

Il Villaggio Olimpico rientra nel più ampio progetto di riqualificazione dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana, promosso dal Fondo immobiliare COIMA Olympic Village e dal Fondo Porta Romana. Coinvolge investitori istituzionali di primo piano, tra cui il COIMA ESG City Impact Fund, il Fondo Nazionale Abitare Sociale di CDP e il Fondo COIMA Housing.

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L’obiettivo è garantire un impatto sociale duraturo: una volta terminati i Giochi, il Villaggio sarà trasformato nel più grande studentato convenzionato d’Italia con 1.700 posti letto, coprendo parte del fabbisogno abitativo della città e contribuendo ai piani di edilizia sociale e sostenibile del Comune di Milano e di Confindustria. Oltre allo studentato, il piano prevede la realizzazione di 320 unità abitative in edilizia convenzionata e sociale, per un totale di oltre 2.500 persone.

Un modello di sostenibilità

Progettato dallo Studio di Architettura Skidmore, Owings & Merrill – SOM, il Villaggio Olimpico è un esempio di edilizia sostenibile. Gli edifici sono a zero emissioni operative, grazie all’uso di pompe di calore, impianti fotovoltaici e materiali eco-compatibili. Certificati LEED Gold, garantiscono efficienza energetica e riduzione dell’impatto ambientale. Inoltre, gli spazi pubblici, progettati dall’architetto Michel Desvigne, sono pensati per favorire la socialità e l’integrazione con il contesto urbano.

L’attenzione alla sostenibilità si riflette anche nella gestione degli arredi: la proposta di COIMA prevede che gli alloggi vengano forniti già attrezzati per l’uso post-Olimpiadi, evitando sprechi e riducendo i tempi di riconversione.

Avanzamento dei lavori e prospettive future

Oltre alla realizzazione delle sei palazzine, sono stati completati i lavori di riqualificazione degli edifici storici dello Scalo, tra cui la Squadra Rialzo e il “Basilico”, simbolo del fotografo Gabriele Basilico. Il progetto ha subito un incremento dei costi di circa 40 milioni di euro, ma COIMA ha ricevuto rassicurazioni dal Governo per la copertura delle spese extra, permettendo la prosecuzione del cantiere senza ritardi.

Lo studentato offrirà circa 1.700 posti letto, di cui il 30% a tariffa agevolata. In collaborazione con CDP Real Asset SGR, il numero di posti letto a prezzo ridotto sarà incrementato fino a 450, con tariffe medie inferiori del 25% rispetto al mercato.

COIMA ha inoltre avviato interlocuzioni con le principali università milanesi per garantire agli studenti la possibilità di prenotare un alloggio già a partire da giugno 2025, in vista dell’anno accademico 2026/2027.

Il progetto del Villaggio Olimpico e della riqualificazione dello Scalo di Porta Romana rappresenta un modello innovativo di sviluppo urbano, in linea con gli obiettivi di sostenibilità e inclusione sociale. L’approvazione definitiva del Piano Integrato di Intervento è attesa entro l’estate 2025, con l’avvio dei lavori per le unità abitative private previsto per il 2026.

“Il cantiere procede speditamente mantenendo l’anticipo di tre mesi, – ha dichiarato Manfredi Catella, Founder e CEO di COIMA SGR, – avendo completato le sei palazzine e proseguendo con gli allestimenti delle terrazze di collegamento con le aree comuni esterne dedicate agli studenti, e delle aree pubbliche.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

 Abbiamo proposto alla Fondazione Milano Cortina di consegnare il Villaggio Olimpico già allestito con gli arredi, eliminando in questo modo ogni spreco, e di anticipare la riconsegna immediatamente al termine dei Giochi per potere aprire a settembre 2026 lo studentato, che rappresenterebbe così una delle rifunzionalizzazioni più rapide a livello mondiale di infrastrutture dedicate ai grandi eventi.  

La rassicurazione del Governo, della Regione e del Comune per compensare gli extra costi, per cui attendiamo la soluzione entro il mese di marzo, ci consente di proseguire nel ruolo fiduciario che abbiamo assunto in un partenariato pubblico-privato virtuoso. Siamo inoltre pronti a partire con la realizzazione delle 320 abitazioni in edilizia sociale e convenzionata in collaborazione con la cooperativa CCL entro il 2026, qualora il piano attuativo venga approvato entro dicembre 2025”.



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