Sanremo 2025: le pagelle della serata, senza sconti per nessuno. Carlo Conti parte diesel ma poi accelera. Giorgia in odore di vittoria, Marcella Bella brilla come un diamante

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La prima serata del Festival di Sanremo si è aperta con una carrellata di emozioni, grandi ritorni e qualche debutto interessante.

L’inaugurazione è affidata al ricordo di Ezio Bosso (qui la nostra ultima intervista esclusiva al maestro)
Carlo Conti, padrone di casa impeccabile, ha gestito il palco con il solito garbo e mestiere, evitando scivoloni ma senza regalare particolari sorprese. A supporto Antonella Clerici e Gerry Scotti hanno riscaldato la serata.

Se la scaletta è sembrata un po’ lunga e prevedibile tranne i picchi massimi con Jovanotti e Noa, ci hanno pensato gli artisti a movimentare la gara. Ecco i voti, senza sconti.


Gaia – “Chiamo io chiami tu” 5

Un pezzo che parte con buone intenzioni, ma si perde strada facendo. Gaia ha talento e presenza scenica,ma la canzone è il classico brano da talent che, tra un mese, sarà già dimenticato. La performance è sensuale e studiata bene e questo aumenta un po’ la media.

Francesco Gabbani – “Viva la vita” 6

Gabbani porta la solita carica di positività e ritmo, con un testo che invita a vivere il presente con leggerezza.Un brano che funziona, ma senza l’effetto sorpresa dei suoi pezzi migliori. L’ omaggio delle braccia aperte ricorda Modugno.

Rkomi – “Il ritmo delle cose” 5

Un brano che vorrebbe farsi ricordare ma finisce per non decollare mai davvero. Rkomi sembra quasi impaurito mentre lo canta, ci sono dei problemi tecnici o l’emozione ha rischiato di eclissare l’esibizione e questo non aiuta.

Noemi – “Se ti innamori muori” 7

La sua voce graffia come sempre, e il brano ha il potenziale giusto per colpire nel segno.
Elegante, intensa e coerente. Se non si classifica nei primi cinque rischia di diventare la cenerentola perenne del Festival.

Marcella Bella – “Pelle diamante” 9

Una leggenda che non sbaglia un colpo. Voce pazzesca, interpretazione da standing ovation graffiante moderna e volutamente sfacciata. Il pezzo e un brano che celebra la forza e la libertà femminile. E poi Sanremo è casa sua, e si sente.

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Coma_Cose – “Cuoricini” 7

Sembra uscita direttamente da “Bim Bum Bam”. Si tratta Un brano infantile che sembra coniato apposta per tiktok. Il balletto è molto simpatico; ad essere ironici ci vuole coraggio. Piace.

Achille Lauro – “Incoscienti Giovani” 6

Lauro senza provocazioni è come un caffè senza zucchero: manca qualcosa. La canzone è gradevole, ma lui sembra trattenuto. Non è il pezzo della vita ma una bella aggiunta

Olly – “Balorda nostalgia” 9

Fresco, carismatico e con un pezzo che resta in testa al primo ascolto. Una delle sorprese più belle della serata. E un brano perfetto per Sanremo. 

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Brunori SAS – “L’albero delle noci” 4

Un filler da lato b dei vecchi cari dischi più che una canzone da Festival. Nulla di nuovo rispetto alle sue produzioni. Spinge al massimo sulle sue sonorità giocando sul sicuro sulle terre Guccini/De Gregori senza esserlo ovviamente. Poetico? Sì. Memorabile? No. Era la sua occasione…peccato.

Simone Cristicchi – “Quando sarai piccola” 8

Cristicchi è un poeta, e ogni sua canzone è una piccola storia che tocca il cuore. Una ballata delicata e malinconica che si distingue nel mare di pop sanremese. Unica, preziosa e necessaria

Giorgia – “La cura per me” 10

Basta che apra bocca e l’Ariston si inchina. Un’interpretazione impeccabile per un pezzo che, però, non è tra i più ampi. Nonostante questo, il suo livello resta irraggiungibile.

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Willie Peyote – “Grazie ma no grazie” 9

Ironico, dissacrante, con il suo solito stile inconfondibile e tagliente è sempre un piacere ascoltarlo. Per me, irresistibile.

Rose Villain – “Fuorilegge” 8

Look da star internazionale, presenza scenica impeccabile. Il pezzo è forte ed esplosivo. Crescerà anche con il tempo. Resta comunque tra le più interessanti della serata.

Shablo ft. Guè, Joshua e Tormento – “La mia parola” 6

Tanta energia, ma anche confusione. Un brano che punta sull’effetto “super team”, ma che finisce per risultare nella media. Però a me il rap così mi trasporta nei miei primi anni duemila e mi fa sentire giovane e figo. Quindi è un si.

Elodie – “Dimenticarsi alle 7” 6

Elodie è ormai una star assoluta, e lo dimostra con una performance elegante e sicura. Il brano ha il suo perché, anche se non è il più forte della sua carriera. C’è un eco di Battisti e “penso a te”?

Massimo Ranieri – “Tra le mani un cuore” 9

Ranieri è un gigante della musica italiana, e il suo carisma illumina l’Ariston. Tiziano Ferro ha firmato un pezzo che sembra essere cucito addosso a lui.La classe non è acqua.

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Fedez – “Battito”  7

Un Fedez più maturo del solito, con un brano che funziona dritto. Senza strafare, porta a casa una bella performance. Il palco di Sanremo con lui da il meglio a livello scenico le scenografie e le luci pulsano.

Lucio Corsi – “Volevo essere un duro” 8

Originale sì, ma il confine tra genio e follia è labile. Un pezzo che rischia di essere apprezzato solo da una nicchia ristretta. Ma non ci interessa.

Rocco Hunt – “Mille vot’ ancora” 6

Energia pura, ritornello che entra subito in testa. Uno dei pezzi più immediati e riusciti della serata

The Kolors – “Tu con chi fai l’amore” 8

Un bel pezzo, una killer application anni 80 che lascia il segno. Si conquista il palco nonostante l’orario.

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Francesca Michielin – “Fango in paradiso” 6

Francesca Michielin è a fuoco. Sicura di se stessa con un brano che la caratterizza. L’esibizione tradisce una certa emozione, ma è un bene…

Irama – “Lentamente” 6

Vestito da Garibaldi canta alla nazione con tanto autotuuuune. Un pezzo che vira al rock ma non buca.

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Tony Effe – “Damme na mano” 7

Gabriella Ferri, Nino Manfredi e Mannarino tutto insieme. Un bel frullato cotto e mangiato. Però vi ritroverete a ricanticchiarla spesso e volentieri. Furbissima.

Serena Bracale – “Anema e core” 9

Ci porta in Puglia, in spiaggia a ballare con una birra Raffo in mano. Irresistibile. La zia ha conquistato l’Italia. Una scheggia impazzita.

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Clara – “Febbre” 5

Lei fa di tutto per far brillare il brano ma l’evoluzione rispetto all’anno scorso non c’è e allora cosa aggiunge? Giusto una tachipirina. Da assumere a stomaco pieno.

Bresh – “La tana del granchio” 7

Il brano è pieno di echi che  ruotano e nuotano intorno e questo lo rende avvolgente. Arrangiamento spaziale.

Sarah Toscano – “Amarcord” 8

Semplicemente uno dei pezzi killer application di questo Festival. Ok sarebbe andato bene anche ad Annalisa e quindi? La Toscano ha personalità e grinta da vendere ed impone la sua personalità. E poi è giovane…avanti tutta.

Johan Thiele – “Eco” 6

Atmosfere pulp a Sanremo. Un po Amy Winehouse senza il graffiato. Magari serve per far conoscere al grande pubblico una cantautrice che sicuramente adesso uscirà fuori dalla sua nicchia.

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LO SHOW

Carlo Conti: Ritornato sul palco dell’Ariston come conduttore principale, ha dimostrato ancora una volta la sua professionalità e padronanza della scena. La serata è stata gestita con ritmo e precisione, garantendo una conduzione fluida e coinvolgente. Voto: 8.

Antonella Clerici: Con la sua consueta spontaneità e calore, ha portato un tocco di freschezza alla serata. La sua empatia con il pubblico e la capacità di creare momenti di leggerezza hanno contribuito a rendere lo spettacolo più dinamico. Voto: 7,5.

Gerry Scotti: Alla sua prima esperienza come co-conduttore a Sanremo, ha saputo inserirsi con naturalezza, offrendo momenti di simpatia e intrattenimento. Nonostante qualche piccola incertezza iniziale, ha dimostrato versatilità e capacità di adattamento al contesto sanremese. Voto: 7.


La prima serata di Sanremo 2025 ha confermato il Festival come un evento capace di mescolare tradizione e novità, tra performance memorabili ed emozioni.



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