Colnago ha presentato il suo primo Rapporto di Sostenibilità, un documento che rende pubblici i dati e le iniziative dell’azienda in ambito ambientale, sociale e di governance per l’anno 2023. Il rapporto, sviluppato in collaborazione con Up2You, riflette l’impegno del marchio verso una gestione più responsabile della produzione e delle attività aziendali.
L’obiettivo è migliorare la trasparenza sulle azioni intraprese per ridurre l’impatto ambientale, promuovere il benessere dei dipendenti e rafforzare le pratiche di governance. Il documento fornisce un quadro dettagliato dei progressi compiuti e delle sfide future, segnando un passo importante nella strategia di sostenibilità dell’azienda.
>>> Scarica il Rapporto della sostenibilità di Colnago
Monitoraggio e riduzione dell’impatto ambientale
Colnago ha avviato un monitoraggio delle proprie emissioni di gas a effetto serra, suddividendole in tre categorie principali:
- Scope 1 (emissioni dirette): 134,60 tonnellate di CO2 equivalente, derivanti dall’uso di gas naturale per le operazioni aziendali e dal carburante per i veicoli della flotta.
- Scope 2 (emissioni indirette da energia acquistata): 125,65 tonnellate di CO2 equivalente, collegate al consumo di elettricità.
- Scope 3 (altre emissioni indirette lungo la catena del valore): 3.506,35 tonnellate di CO2 equivalente, pari al 93%delle emissioni totali. Questa categoria include l’impatto ambientale della produzione di materie prime, del trasporto e dell’utilizzo dei prodotti finali.
Per rendere più efficiente la raccolta e il monitoraggio dei dati, Colnago ha utilizzato la piattaforma CliMax, sviluppata da Up2You. Oltre alla misurazione dell’impatto, l’azienda ha avviato iniziative per ridurre i rifiuti da imballaggio, cercando alternative ai materiali non riciclabili e lavorando per eliminare progressivamente l’uso della plastica.
Iniziative per i dipendenti e la governance aziendale
Parallelamente all’impegno ambientale, Colnago ha attivato diverse iniziative per i dipendenti, volte a migliorare il benessere sul luogo di lavoro. Tra queste:
- Orari di lavoro flessibili, per migliorare l’equilibrio tra vita professionale e personale.
- Benefit per la salute e il benessere, con programmi dedicati al supporto fisico e mentale.
- Formazione continua, per incentivare la crescita professionale e migliorare le competenze dei lavoratori.
L’azienda ha inoltre posto l’accento sulla diversità e inclusione, garantendo un ambiente di lavoro equo e privo di discriminazioni.
Sul fronte della governance, Colnago ha introdotto nuove misure per migliorare la trasparenza e la conformità alle normative. È in fase di finalizzazione un Codice Etico, che definirà in modo chiaro gli standard di condotta aziendale e gli impegni in materia di responsabilità sociale e ambientale.
Innovazione nei materiali e ricerca tecnologica
Nell’ambito della sostenibilità, Colnago sta investendo in ricerca e innovazione per sviluppare materiali alternativi con un impatto ambientale ridotto. In collaborazione con la Khalifa University e il Politecnico di Milano, l’azienda sta studiando nuove soluzioni per il riciclo della fibra di carbonio, un materiale ampiamente utilizzato nella produzione di telai e componenti per biciclette.
L’obiettivo è trovare tecnologie che permettano di riutilizzare i materiali senza comprometterne le prestazioni, riducendo al tempo stesso i rifiuti generati dai processi produttivi.
Obiettivi futuri e prossimi passi
Colnago ha dichiarato il proprio impegno a migliorare continuamente le proprie pratiche di sostenibilità. Tra le azioni future previste:
- Adozione di tecnologie pulite per la produzione, con particolare attenzione all’efficienza energetica nel nuovo stabilimento.
- Collaborazioni con istituti di ricerca per sviluppare soluzioni innovative nel campo dei materiali sostenibili.
- Miglioramento della gestione della filiera produttiva, con una maggiore attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale lungo tutta la catena del valore.
Il Rapporto di Sostenibilità 2023 è disponibile sul sito ufficiale di Colnago e rappresenta un primo passo verso una maggiore trasparenza e responsabilità nel settore del ciclismo.
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