Banca Ifis conferma utili e cedola: «Illimity, l’Opas sarà apprezzata»

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di
Federico Nicoletti

Risultato netto a 161 milioni, 111 in dividendi per l’istituto mestrino. Geertman: «Così anche nel 2025»

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Banca Ifis conferma i dati di utile e dividendo sui livelli record 2023, pur con andamenti di economia e tassi meno favorevoli e si attende di confermare questi stessi numeri anche nel 2025. Mentre sull’operazione di acquisto di Illimity, lanciata a inizio anno, l’attesa dell’amministratore delegato, Frederik Geertman, è alla fine di una risposta positiva sul fronte dei soci della banca target: «Sono convinto che gli azionisti l’apprezzeranno». Si è mossa su questa linea, ieri, la giornata dei conti 2024 dell’istituto mestrino che fa capo alla famiglia Fürstenberg. Conti ancora brillanti, che chiudono un triennio d’oro, in scia a condizioni divenute favorevoli per le banche, in cui l’istituto mestrino ha superato nei dati cumulati sui tre anni le previsioni del piano industriale 2022-’24: +11% rispetto all’utile netto, 463 milioni contro 411, +47% sui dividendi, 295 milioni contro 200, +20% sulla quota di dividendi sugli utili, il 70% rispetto al 50%, e +6%, nonostante i dividendi, sul capitale di vigilanza, con un Cet 1 al 16,1% , contro il 15,1% previsto, con liquidità per 1,4 miliardi a fine 2024 (l’indice di liquidità Lcr è 7 volte il minimo).

I numeri dell’istituto

In sostanza, l’ultima riga di bilancio 2024 riporta un utile netto di 161,6 milioni di euro, rispetto ai 160,1 del 2023, mentre il dividendo complessivo è fissato a 111,5 milioni, 2,12 euro ad azione (lo scorso anno i due dati erano stati 110 milioni per 2,1 euro), 48 dei quali (0,92 centesimi per azione) verranno distribuiti a maggio, dopo l’acconto di novembre per 63 milioni, 1,2 euro ad azione. Riflesso nei dati operativi fondamentali, l’anno meno favorevole, tra economia in stagnazione e tassi che iniziano a scendere, si vede nel margine d’interesse, 532 milioni contro i 566 del 2023 (-6%), e nelle commissioni nette, 91,7 contro i 98,2 del 2023 (-6%); il dato finale sui ricavi, espresso dal margine d’intermediazione, 699 contro i 704 milioni del 2023 (-0,8%), è riequilibrato dai risultati in crescita degli investimenti della finanza proprietaria, +57%, pari a 35 milioni in più. I crediti a clientela si attestano a 8,9 miliardi, +3%, mentre la raccolta raggiunge gli 11,6 miliardi, 7 dei quali da clientela, +20%, sostenuta dalla raccolta retail, per 4,8 miliardi (+7%) e dai pronti contro termine per 1 miliardo.




















































Previsoni positive

La visibilità di un quadro economico più difficile si evince poi dai dati del quarto trimestre 2024: ricavi a 167 milioni di euro, -13% sullo stesso periodo 2023, con i risultati della banca commerciale che scendono a 82 milioni contro 93. Nonostante ciò, l’intonazione resta positiva: «Non ci sono segnali di deterioramento sostanziale», rispetto ai dati che emergono dall’attività commerciale della banca, ha sostenuto Geertman, mostrando la sostanziale stabilità di indici come i giorni di pagamento nel factoring, le probabilità di default di un campione di crediti concessi tra factoring e leasing, e la suddivisione delle imprese tra fasce di rating. Così anche per il 2025 Banca Ifis, nonostante tutto, a partire da una domanda di credito definita «moderata» nelle slide mostrate ieri pomeriggio agli analisti, vista la «consistente liquidità delle imprese e l’economia che non sta accelerando», «si attende – secondo quanto detto da Geertman agli analisti – un utile netto in linea con i risultati 2024, considerando che non si verifichi un significativo deterioramento del contesto macroeconomico e geopolitico».

L’Opas funzionaerà

Ultimo flash sull’andamento dell’Opas su Illimity, con il prospetto d’offerta in Consob in attesa dell’approvazione e una linea chiara sull’operazione non ancora arrivata dal cda di Illimity. «Abbiamo deciso di muoverci, perché eravamo al termine del nostro piano triennale e in una buona posizione. di capitale», ha detto Geertman. E ancora: «Credo che per gli azionisti di Illimity questa operazione avrà effetti positivi. È sostenuta da una logica industriale forte: i due istituti hanno business simili e complementari, con sinergie potenziali. Crediamo che verrà ragionevolmente apprezzata. Siamo fiduciosi».

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