Guerra Israele – Hamas e Siria, le ultime notizie di oggi 28 dicembre. DIRETTA

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Almeno nove civili palestinesi, tra cui tre bambini, sono stati uccisi e un numero ancora da determinare è stato ferito nella notte in una nuova ondata di raid aerei israeliani su diverse parti della Striscia di Gaza.\n

Il ministero della Salute del governo di Hamas nella Striscia di Gaza ha dichiarato che almeno 48 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore nel territorio palestinese, teatro da oltre 14 mesi della guerra con Israele. Ciò porta il bilancio totale delle vittime a 45.484, ha affermato in una dichiarazione, aggiungendo che 108.090 persone sono rimaste ferite nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra.

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Arrestata a Teheran la giornalista italiana Cecilia Sala: è in una cella di isolamento da una settimana. Tajani: \”Sta bene, lavoriamo per riportarla in Italia\”.

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Due razzi lanciati dalla Striscia di Gaza hanno fatto scattare le sirene d’allarme nella zona di Gerusalemme. Lo ha riferito l’emittente israeliana Kan.

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Il ministero della Salute del governo di Hamas nella Striscia di Gaza ha dichiarato che almeno 48 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore nel territorio palestinese, teatro da oltre 14 mesi della guerra con Israele. Ciò porta il bilancio totale delle vittime a 45.484, ha affermato in una dichiarazione, aggiungendo che 108.090 persone sono rimaste ferite nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra.

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\”La stabilità geopolitica implica stabilità economica: il nostro auspicio è quello\” che si lavori a tregue: \”le nostre imprese soffrono l’aumento delle materie prime, ci sono troppe guerre a questo mondo\”. Lo ha detto il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo in un passaggio del suo intervento sulla manovra in Aula al Senato. \”L’importante – ha detto – è che torni a essere protagonista la diplomazia. Sull’Ucraina sentite le dichiarazioni del neo presidente Usa fossi nel governo non perderei l’occasione per fare dell’Italia un Paese pilota per i negoziati cominciando a prendere le distanze dalle leadership più bellicose, diamo più armi ai nostri imprenditori\”.

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Oltre 473 milioni di bambini – ovvero più di 1 su 6 a livello globale – vivono in aree colpite da conflitto, mentre nel mondo si verifica il più alto numero di conflitti dalla Seconda Guerra Mondiale. E’ quanto affermano i nuovi dati pubbblicati dall’Unicef. La percentuale dei bambini nel mondo che vive in zone di conflitto è raddoppiata – da circa il 10% nel 1990 a quasi il 19% di oggi – afferma l’Unicef secondo cui questo drammatico aumento dei danni ai bambini non deve diventare la \”nuova normalità\”. Alla fine del 2023, 47,2 milioni di bambini erano sfollati a causa di conflitti e violenze, con tendenze nel 2024 che indicano ulteriori sfollamenti dovuti all’intensificarsi dei conflitti, tra cui Haiti, Libano, Birmania, Palestina e Sudan. I bambini rappresentano il 30% della popolazione globale, e in media circa il 40% delle popolazioni rifugiate e il 49% degli sfollati interni. Nei Paesi colpiti da conflitti, in media più di un terzo della popolazione è povero (34,8%), rispetto a poco più del 10% nei Paesi non colpiti da conflitti .

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Riprese  aeree pubblicate giovedì 26 dicembre dai White Helmets mostrano rovine  ed edifici abbandonati a Damasco dopo la caduta del regime di Bashar  al-Assad. Le forze ribelli hanno preso il controllo della capitale l’8  dicembre, costringendo Assad alla fuga e ponendo fine a oltre 13 anni di  guerra civile e al dominio decennale della sua famiglia. Al comando di  Abu Mohammed al-Golani, è stato insediato un governo provvisorio di tre  mesi

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Cina e Iran hanno concordato che il Medio Oriente \”appartiene al suo popolo e non dovrebbe essere un campo di battaglia di grandi potenze o una vittima di conflitti geopolitici esterni\”.

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Nel corso di un incontro a Pechino tra il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, e il suo omologo iraniano, Abbas Araghchi, è stata sottolineata l’esigenza di \”soluzioni politiche guidate dai Paesi della regione\”. Wang ha sottolineato che le relazioni tra Cina e Iran, basate su \”più di mezzo secolo di amicizia e fiducia reciproca\”, si sono rivelate \”indistruttibili di fronte ai cambiamenti internazionali\”. Secondo il ministro cinese, entrambi i Paesi devono \”rafforzare la loro cooperazione strategica per portare maggiore stabilità  e certezza nel mondo\”. Da parte sua, Araghchi ha affermato che \”l’approfondimento del partenariato strategico globale con la Cina è una priorità per la politica estera iraniana\”.

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Entrambi i ministri degli Esteri hanno ribadito il loro \”sostegno al dialogo tra Iran e Arabia Saudita\”, sottolineando i progressi nella riconciliazione tra i due Paesi. Riguardo al conflitto palestinese, hanno sottolineato la necessità di \”ripristinare i diritti legittimi del popolo palestinese\”, di ottenere \”un cessate il fuoco immediato\” e di fornire \”aiuti umanitari urgenti\”.Hanno inoltre riaffermato il loro sostegno alla \”sovranità, unità e integrità  territoriale\” della Siria, chiedendo un approccio globale che combini gli sforzi in \”antiterrorismo, riconciliazione e assistenza umanitaria\”.

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\”Hezbollah ha iniziato a inviare messaggi a coloro che sono coinvolti nel cessate il fuoco con Israele\”, affermando che \”se nel sud del paese non si riuscirà a fermare l’aggressione israeliana, non esiterà a implementare l’accordo riguardante il diritto del Libano a difendersi\”. Lo riferisce il quotidiano libanese \”Al-Akhbar\”, affiliato a Hezbollah, aggiungendo che \”ci sono crescenti preoccupazioni circa il raggiungimento del punto di rottura del cessate il fuoco, alla luce delle attività dell’Idf nei villaggi di confine\”.

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Salgono a 9 i morti, tra cui tre bambini, dei nuovi attacchi aerei israeliani su diverse aree della Striscia di Gaza. Molte altre persone sono rimaste ferite negli stessi raid. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Secondo fonti locali, le squadre di soccorso hanno recuperato i corpi di 9 vittime e hanno estratto diversi feriti dalle macerie di una casa appartenente alla famiglia Al-Naami nel campo profughi di Al-Maghazi, situato nel centro di Gaza. Le vittime sono state trasportate all’ospedale dei Martiri di Al-Aqsa nella vicina città di Deir Al-Balah. Inoltre, le squadre della Mezzaluna rossa palestinese hanno evacuato diversi feriti all’ospedale Nasser di Khan Yunis, nel sud della Striscia. 

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Almeno due persone sono state uccise e diverse altre sono rimaste ferite nei bombardamenti israeliani nelle zone di Jabalia al-Balad e Jabalia al-Nazla, nella parte settentrionale della Striscia di Gaza. Lo riporta al Jazeera, precisando le due persone uccise sono state colpite da un attacco avvenuto per mezzo di un drone. 

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Le forze israeliane hanno arrestato il direttore dell’ultimo ospedale principale funzionante nel nord di Gaza, nell’ambito dell’operazione militare in corso nell’area. Lo affermano funzionari della Sanità palestinese. \”Le forze di occupazione hanno portato decine di membri del personale medico dell’ospedale Kamal Adwan in un centro di detenzione per interrogarli, compreso il direttore, Hossam Abu Safiyeh\”, ha dichiarato il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, in un comunicato. Anche la Protezione civile di Gaza ha riferito che Abu Safiyeh è stato arrestato. 

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Ieri mattina una batteria di sistemi di difesa missilistica Usa ha partecipato all’intercettazione di un missile balistico Houthi lanciato contro Israele dallo Yemen, prima volta da quando è stato dispiegato dagli Stati Uniti nello Stato ebraico a ottobre. Lo riporta l’agenzia britannica Reuters, citando alcune fonti. Il sistema di Terminal High Altitude Area Defense (Thaad) è stato utilizzato per cercare di intercettare il missile e una prossima analisi determinerà il successo dell’operazione, spiega la Reuters. Citando fonti di sicurezza interna, il sito di notizie israeliano Walla afferma che il Thaad ha intercettato con successo il missile lanciato dallo Yemen. 

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“,”postId”:”616a9250-8f62-41d7-a4d8-62d3deb05a89″},{“timestamp”:”2024-12-28T05:49:35.474Z”,”timestampUtcIt”:”2024-12-28T06:49:35+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Oms, l’ultimo ospedale del nord di Gaza è fuori servizio”,”content”:”

L’ultima grande struttura sanitaria nel nord di Gaza, il Kamal Adwan di Beit Lahia, è \”fuori servizio\” dopo i raid e l’irruzione dell’esercito israeliano: lo afferma l’Oms. L’ospedale è diventato per ore campo di battaglia, lasciando a terra oltre 50 morti. L’esercito israeliano, a caccia di terroristi di Hamas, ha fatto irruzione in un edificio vicino mettendolo a ferro e fuoco. E ha ordinato l’evacuazione dell’ospedale 15 minuti prima dell’assalto. \”I primi rapporti indicano che alcuni reparti chiave sono stati gravemente bruciati e distrutti durante l’incursione\”, ha dichiarato l’OMS in un comunicato su X. L’esercito israeliano ha affermato in un comunicato che l’ospedale era diventato ‘una roccaforte chiave per le organizzazioni terroristiche e continua ad essere usato come nascondiglio per gli operatori terroristici’ da quando le forze israeliane hanno iniziato operazioni più ampie nel nord di Gaza in ottobre. L’Oms ha dichiarato che nell’ospedale sono rimasti 60 operatori sanitari e 25 pazienti in condizioni critiche, compresi quelli attaccati ai ventilatori. 

“,”postId”:”65d2cd8c-6550-4c6d-95f9-7bb7a89f25d1″},{“timestamp”:”2024-12-28T05:48:33.223Z”,”timestampUtcIt”:”2024-12-28T06:48:33+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele, abbattuto un missile Houthi lanciato dallo Yemen “,”content”:”

Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che un missile lanciato dallo Yemen che ha attivato le sirene d’allarme nelle aree di Gerusalemme e del Mar Morto è stato abbattuto stanotte prima che entrasse nel territorio di Israele. Le sirene sono state attivate secondo il protocollo per il pericolo della caduta di detriti, specificano le Idf in un comunicato citato dai media locali. Gli allarmi di allerta razzi e droni attivati dagli attacchi dallo Yemen hanno costretto migliaia di israeliani a correre nei rifugi quasi ogni notte negli ultimi 10 giorni, ricordano i media locali. Ieri la capitale yemenita Sanaa è stata colpita da un attacco aereo che i ribelli Houthi hanno definito \”aggressione statunitense-britannica\”. 

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Attacchi aerei israeliani hanno colpito ieri l’aeroporto della capitale yemenita Sanaa proprio \”mentre un aereo di linea che trasportava centinaia\” di persone \”si preparava ad atterrare\”, denuncia il coordinatore Onu per gli aiuti umanitari yemeniti Julien Harneis. Il volo della Yemenia Airways \”stava rullando quando\” la torre di controllo \”è stata distrutta: per fortuna l’aereo è stato in grado di atterrare in sicurezza, ma poteva andare molto peggio\”, ha spiegato il funzionario delle Nazioni Unite. Harneis ha detto che si trovava all’aeroporto al momento dei raid israeliani, insieme al capo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus e ad altri 18 membri Onu. Lo scalo è una struttura \”utilizzata dalle Nazioni Unite, dal Comitato internazionale della Croce rossa e per i voli civili: questa è la sua funzione. Le parti in conflitto hanno l’obbligo di garantire di non colpire obiettivi civili\”, ha sottolineato il coordinatore Onu per gli aiuti umanitari in Yemen. Un membro dell’Onu sarebbe rimasto ferito, mentre il resto della squadra delle Nazioni Unite è riuscito a trovare rifugio in veicoli blindati. Harneis ha assicurato di non aver ricevuto \”nessuna indicazione di potenziali attacchi aerei\”. 

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difficile da pignorare

 

L’emittente araba Al Jazeera afferma che almeno sette persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che stamattina ha colpito il campo profughi di Maghazi a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. 

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Almeno nove civili palestinesi, tra cui tre bambini, sono stati uccisi e un numero ancora da determinare è stato ferito nella notte in una nuova ondata di raid aerei israeliani su diverse parti della Striscia di Gaza.

Il ministero della Salute del governo di Hamas nella Striscia di Gaza ha dichiarato che almeno 48 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore nel territorio palestinese, teatro da oltre 14 mesi della guerra con Israele. Ciò porta il bilancio totale delle vittime a 45.484, ha affermato in una dichiarazione, aggiungendo che 108.090 persone sono rimaste ferite nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra.

Arrestata a Teheran la giornalista italiana Cecilia Sala: è in una cella di isolamento da una settimana. Tajani: “Sta bene, lavoriamo per riportarla in Italia”.

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LIVE

Sirene d’allarme a Gerusalemme per razzi lanciati da Gaza

Due razzi lanciati dalla Striscia di Gaza hanno fatto scattare le sirene d’allarme nella zona di Gerusalemme. Lo ha riferito l’emittente israeliana Kan.

Ministero Hamas: “A Gaza 48 morti in 24 ore”

Il ministero della Salute del governo di Hamas nella Striscia di Gaza ha dichiarato che almeno 48 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore nel territorio palestinese, teatro da oltre 14 mesi della guerra con Israele. Ciò porta il bilancio totale delle vittime a 45.484, ha affermato in una dichiarazione, aggiungendo che 108.090 persone sono rimaste ferite nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra.

Romeo: “Governo prenda le distanze da leadership più bellicose”

“La stabilità geopolitica implica stabilità economica: il nostro auspicio è quello” che si lavori a tregue: “le nostre imprese soffrono l’aumento delle materie prime, ci sono troppe guerre a questo mondo”. Lo ha detto il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo in un passaggio del suo intervento sulla manovra in Aula al Senato. “L’importante – ha detto – è che torni a essere protagonista la diplomazia. Sull’Ucraina sentite le dichiarazioni del neo presidente Usa fossi nel governo non perderei l’occasione per fare dell’Italia un Paese pilota per i negoziati cominciando a prendere le distanze dalle leadership più bellicose, diamo più armi ai nostri imprenditori”.

Unicef, ‘1 bambino su 6 vive in aree colpite da conflitto’

Oltre 473 milioni di bambini – ovvero più di 1 su 6 a livello globale – vivono in aree colpite da conflitto, mentre nel mondo si verifica il più alto numero di conflitti dalla Seconda Guerra Mondiale. E’ quanto affermano i nuovi dati pubbblicati dall’Unicef. La percentuale dei bambini nel mondo che vive in zone di conflitto è raddoppiata – da circa il 10% nel 1990 a quasi il 19% di oggi – afferma l’Unicef secondo cui questo drammatico aumento dei danni ai bambini non deve diventare la “nuova normalità”. Alla fine del 2023, 47,2 milioni di bambini erano sfollati a causa di conflitti e violenze, con tendenze nel 2024 che indicano ulteriori sfollamenti dovuti all’intensificarsi dei conflitti, tra cui Haiti, Libano, Birmania, Palestina e Sudan. I bambini rappresentano il 30% della popolazione globale, e in media circa il 40% delle popolazioni rifugiate e il 49% degli sfollati interni. Nei Paesi colpiti da conflitti, in media più di un terzo della popolazione è povero (34,8%), rispetto a poco più del 10% nei Paesi non colpiti da conflitti .

Damasco distrutta vista dal drone

Riprese  aeree pubblicate giovedì 26 dicembre dai White Helmets mostrano rovine  ed edifici abbandonati a Damasco dopo la caduta del regime di Bashar  al-Assad. Le forze ribelli hanno preso il controllo della capitale l’8  dicembre, costringendo Assad alla fuga e ponendo fine a oltre 13 anni di  guerra civile e al dominio decennale della sua famiglia. Al comando di  Abu Mohammed al-Golani, è stato insediato un governo provvisorio di tre  mesi

Cina e Iran, “non diventi campo battaglia superpotenze”

Cina e Iran hanno concordato che il Medio Oriente “appartiene al suo popolo e non dovrebbe essere un campo di battaglia di grandi potenze o una vittima di conflitti geopolitici esterni”.

Nel corso di un incontro a Pechino tra il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, e il suo omologo iraniano, Abbas Araghchi, è stata sottolineata l’esigenza di “soluzioni politiche guidate dai Paesi della regione”. Wang ha sottolineato che le relazioni tra Cina e Iran, basate su “più di mezzo secolo di amicizia e fiducia reciproca”, si sono rivelate “indistruttibili di fronte ai cambiamenti internazionali”. Secondo il ministro cinese, entrambi i Paesi devono “rafforzare la loro cooperazione strategica per portare maggiore stabilità  e certezza nel mondo”. Da parte sua, Araghchi ha affermato che “l’approfondimento del partenariato strategico globale con la Cina è una priorità per la politica estera iraniana”.

Entrambi i ministri degli Esteri hanno ribadito il loro “sostegno al dialogo tra Iran e Arabia Saudita”, sottolineando i progressi nella riconciliazione tra i due Paesi. Riguardo al conflitto palestinese, hanno sottolineato la necessità di “ripristinare i diritti legittimi del popolo palestinese”, di ottenere “un cessate il fuoco immediato” e di fornire “aiuti umanitari urgenti”.Hanno inoltre riaffermato il loro sostegno alla “sovranità, unità e integrità  territoriale” della Siria, chiedendo un approccio globale che combini gli sforzi in “antiterrorismo, riconciliazione e assistenza umanitaria”.

Hezbollah, ‘cessate il fuoco finirà se Idf opera nel sud del Libano’

“Hezbollah ha iniziato a inviare messaggi a coloro che sono coinvolti nel cessate il fuoco con Israele”, affermando che “se nel sud del paese non si riuscirà a fermare l’aggressione israeliana, non esiterà a implementare l’accordo riguardante il diritto del Libano a difendersi”. Lo riferisce il quotidiano libanese “Al-Akhbar”, affiliato a Hezbollah, aggiungendo che “ci sono crescenti preoccupazioni circa il raggiungimento del punto di rottura del cessate il fuoco, alla luce delle attività dell’Idf nei villaggi di confine”.

Wafa, 9 i morti nei raid israeliani su campo profughi di Maghazi

Salgono a 9 i morti, tra cui tre bambini, dei nuovi attacchi aerei israeliani su diverse aree della Striscia di Gaza. Molte altre persone sono rimaste ferite negli stessi raid. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Secondo fonti locali, le squadre di soccorso hanno recuperato i corpi di 9 vittime e hanno estratto diversi feriti dalle macerie di una casa appartenente alla famiglia Al-Naami nel campo profughi di Al-Maghazi, situato nel centro di Gaza. Le vittime sono state trasportate all’ospedale dei Martiri di Al-Aqsa nella vicina città di Deir Al-Balah. Inoltre, le squadre della Mezzaluna rossa palestinese hanno evacuato diversi feriti all’ospedale Nasser di Khan Yunis, nel sud della Striscia. 

Al Jazeera, ‘2 morti e diversi feriti in raid Israele a Jabalia’

Almeno due persone sono state uccise e diverse altre sono rimaste ferite nei bombardamenti israeliani nelle zone di Jabalia al-Balad e Jabalia al-Nazla, nella parte settentrionale della Striscia di Gaza. Lo riporta al Jazeera, precisando le due persone uccise sono state colpite da un attacco avvenuto per mezzo di un drone. 

Funzionari, Israele arresta direttore ospedale Gaza Nord

Le forze israeliane hanno arrestato il direttore dell’ultimo ospedale principale funzionante nel nord di Gaza, nell’ambito dell’operazione militare in corso nell’area. Lo affermano funzionari della Sanità palestinese. “Le forze di occupazione hanno portato decine di membri del personale medico dell’ospedale Kamal Adwan in un centro di detenzione per interrogarli, compreso il direttore, Hossam Abu Safiyeh”, ha dichiarato il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, in un comunicato. Anche la Protezione civile di Gaza ha riferito che Abu Safiyeh è stato arrestato. 

‘Israele usato per prima volta sistema Usa contro razzo Houthi’

Ieri mattina una batteria di sistemi di difesa missilistica Usa ha partecipato all’intercettazione di un missile balistico Houthi lanciato contro Israele dallo Yemen, prima volta da quando è stato dispiegato dagli Stati Uniti nello Stato ebraico a ottobre. Lo riporta l’agenzia britannica Reuters, citando alcune fonti. Il sistema di Terminal High Altitude Area Defense (Thaad) è stato utilizzato per cercare di intercettare il missile e una prossima analisi determinerà il successo dell’operazione, spiega la Reuters. Citando fonti di sicurezza interna, il sito di notizie israeliano Walla afferma che il Thaad ha intercettato con successo il missile lanciato dallo Yemen. 

Oms, l’ultimo ospedale del nord di Gaza è fuori servizio

L’ultima grande struttura sanitaria nel nord di Gaza, il Kamal Adwan di Beit Lahia, è “fuori servizio” dopo i raid e l’irruzione dell’esercito israeliano: lo afferma l’Oms. L’ospedale è diventato per ore campo di battaglia, lasciando a terra oltre 50 morti. L’esercito israeliano, a caccia di terroristi di Hamas, ha fatto irruzione in un edificio vicino mettendolo a ferro e fuoco. E ha ordinato l’evacuazione dell’ospedale 15 minuti prima dell’assalto. “I primi rapporti indicano che alcuni reparti chiave sono stati gravemente bruciati e distrutti durante l’incursione”, ha dichiarato l’OMS in un comunicato su X. L’esercito israeliano ha affermato in un comunicato che l’ospedale era diventato ‘una roccaforte chiave per le organizzazioni terroristiche e continua ad essere usato come nascondiglio per gli operatori terroristici’ da quando le forze israeliane hanno iniziato operazioni più ampie nel nord di Gaza in ottobre. L’Oms ha dichiarato che nell’ospedale sono rimasti 60 operatori sanitari e 25 pazienti in condizioni critiche, compresi quelli attaccati ai ventilatori. 

Israele, abbattuto un missile Houthi lanciato dallo Yemen

Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che un missile lanciato dallo Yemen che ha attivato le sirene d’allarme nelle aree di Gerusalemme e del Mar Morto è stato abbattuto stanotte prima che entrasse nel territorio di Israele. Le sirene sono state attivate secondo il protocollo per il pericolo della caduta di detriti, specificano le Idf in un comunicato citato dai media locali. Gli allarmi di allerta razzi e droni attivati dagli attacchi dallo Yemen hanno costretto migliaia di israeliani a correre nei rifugi quasi ogni notte negli ultimi 10 giorni, ricordano i media locali. Ieri la capitale yemenita Sanaa è stata colpita da un attacco aereo che i ribelli Houthi hanno definito “aggressione statunitense-britannica”. 

Onu, scalo Sanaa colpito da Israele mentre volo civile atterrava

Attacchi aerei israeliani hanno colpito ieri l’aeroporto della capitale yemenita Sanaa proprio “mentre un aereo di linea che trasportava centinaia” di persone “si preparava ad atterrare”, denuncia il coordinatore Onu per gli aiuti umanitari yemeniti Julien Harneis. Il volo della Yemenia Airways “stava rullando quando” la torre di controllo “è stata distrutta: per fortuna l’aereo è stato in grado di atterrare in sicurezza, ma poteva andare molto peggio”, ha spiegato il funzionario delle Nazioni Unite. Harneis ha detto che si trovava all’aeroporto al momento dei raid israeliani, insieme al capo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus e ad altri 18 membri Onu. Lo scalo è una struttura “utilizzata dalle Nazioni Unite, dal Comitato internazionale della Croce rossa e per i voli civili: questa è la sua funzione. Le parti in conflitto hanno l’obbligo di garantire di non colpire obiettivi civili”, ha sottolineato il coordinatore Onu per gli aiuti umanitari in Yemen. Un membro dell’Onu sarebbe rimasto ferito, mentre il resto della squadra delle Nazioni Unite è riuscito a trovare rifugio in veicoli blindati. Harneis ha assicurato di non aver ricevuto “nessuna indicazione di potenziali attacchi aerei”. 

Gaza, media: 7 morti in raid Israele su campo profughi Maghazi

L’emittente araba Al Jazeera afferma che almeno sette persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che stamattina ha colpito il campo profughi di Maghazi a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. 



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