Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
L’Umbria, terra di tradizioni e sapori autentici, si conferma sempre più come meta privilegiata per il turismo esperienziale legato alle sue eccellenze agro-alimentari. Birra artigianale, cioccolato, olio extra vergine d’oliva e tartufo non sono solo prodotti emergenti d’eccellenza, ma veri attrattori turistici che generano un significativo indotto economico.
È, in estrema sintesi, quanto emerge dall’indagine sul campo dell’Osservatorio dell’Isnart sull’Economia del Turismo, la società nata dal Sistema camerale per affiancare il comparto turistico italiano nella comprensione dei nuovi fenomeni e nel miglioramento del livello di competitività, i cui dati sono stati analizzati dal giornalista economico Giuseppe Castellini. Una realtà, l’Osservatorio, che rappresenta il sistema italiano di Data intelligence capace di integrare dati strutturati con open e big data. L’indagine dell’Osservatorio Isnart sul turismo esperienziale in Umbria è stata presentata alla Borsa internazionale del turismo (Bit) in corso a Milano dal segretario generale della Camera di Commercio dell’Umbria, Federico Sisti, e dal dirigente Isnart Paolo Bulleri.
L’analisi del turismo esperienziale in Umbria Un’indagine evidenzia il crescente interesse per l’enogastronomia: nel 2024, oltre il 20% dei turisti ha scelto l’Umbria per la sua offerta gastronomica, mentre quasi il 30% è stato attratto dall’eccellenza della ristorazione.
Tra i dati più significativi emerge che:
- L’8,8% dei visitatori ha acquistato prodotti tipici locali;
- Il 6,1% ha partecipato a eventi enogastronomici;
- Il 9,5% ha scelto di pranzare in ristoranti stellati o gourmet;
- Il 13,9% ha visitato cantine e frantoi;
- L’8,9% ha preso parte a fasi di produzione agroalimentare.
Questi numeri confermano il ruolo strategico dell’enogastronomia nell’attrarre visitatori, con un impatto positivo anche sulla spesa media giornaliera: 26 euro per ristoranti e pizzerie, 24,40 euro per l’acquisto di prodotti tipici e 7,60 euro nei bar e caffetterie.
Target turistici e dinamiche economiche L’Umbria attira prevalentemente turisti della generazione Y (40,1%) e persone con un alto livello di istruzione (27,7%). Il 62,2% dei visitatori ha una situazione economica medio-alta, un dato che supera la media nazionale del 39,9%. Questo profilo evidenzia un forte potenziale per il turismo di qualità e per esperienze esclusive.
L’analisi delle transazioni finanziarie mostra che le spese dei turisti per la filiera agroalimentare sono in crescita, contribuendo in modo significativo all’economia locale. La capacità di spesa di questa fascia di visitatori rappresenta un’opportunità per sviluppare ulteriormente il turismo alto-spendente.
Le quattro eccellenze umbre e il loro impatto economico L’indagine sulle imprese ha coinvolto 500 attività legate alla produzione di olio, tartufo, birra e cioccolato. Certo l’assenza di dati specifici sulla ‘norcineria’ e vino (fortemente presenti in agriturismi, in alberghi e ristoranti, presi in esame) prodotti di punta e di riconosciuto interesse dei turisti, restituisce un quadro da completare. Il 48,6% delle imprese coinvolte nella ricerca appartiene al settore olivicolo, seguito dagli agriturismi (16,6%), dagli hotel (9%) e dai produttori di tartufo (6,2%).
- Olio extra vergine d’oliva: la qualità dell’olio umbro è riconosciuta a livello internazionale e rappresenta un elemento chiave del turismo esperienziale. Numerose aziende organizzano degustazioni e visite ai frantoi, permettendo ai turisti di scoprire le tecniche di produzione e le caratteristiche uniche di questo prodotto.
- Tartufo: l’Umbria è una delle regioni leader nella produzione di tartufo, con esperienze che vanno dalla ricerca nei boschi alla degustazione in ristoranti di alta qualità. Il 6% dei visitatori ha partecipato alla tradizionale “caccia al tartufo”.
- Birra artigianale: il settore brassicolo umbro è in forte crescita, con birrifici che offrono esperienze immersive tra visite ai laboratori e degustazioni guidate. L’11,1% dei turisti ha visitato un birrificio nel 2024.
- Cioccolato: Perugia è la capitale italiana del cioccolato, con eventi come l’Eurochocolate e tour guidati nelle fabbriche di cioccolato che attirano numerosi visitatori ogni anno.
Un dato interessante sul target delle imprese produttive indica le famiglie con bambini come principale profilo interessato al nostro territorio: rappresentano il 45% del pubblico, seguono le coppie al 29%, poi i gruppi organizzati al 10%, gruppi di amici o familiari al 7%, i giovani al 4%, senior 4%, single 3%. Il 32% delle strutture ospita una clientela tipicamente enogastronomici, il 29% interessata agli eventi, il 28,3% di tipo culturale, l’11% interessata alla natura. Il 29,3% trova offerte su portali on line specializzati di settore, il 28,4% ha risposto a mail con proposte commerciali, il 25% a offerte sui social network, il 14,5% tramite offerte sul sito ufficiale della struttura, il 2,2% con inserzione pubblicitarie, lo 0,6% tramite offerte su riviste di settore.
Altro dato di rilievo sono le esperienze maggiormente richieste: per quanto riguarda l’olio l’acquisto del prodotto è al 69,4%, le degustazioni al 27,4% e solo il 3% visite al museo. Per il cioccolato l’acquisto del prodotto è richiesto al 69,2%, le degustazioni al 31%, non c’è il dato della visita al museo. Per il tartufo, l’acquisto al prodotto è al 31%, le degustazioni al 33,3% (qui entrano in gioco sicuramente il fattore prezzo), mentre la caccia al tartufo è richiesta dal 6% del pubblico di riferimento. Per la birra, l’acquisto del prodotto è al 50%, le degustazioni al 39%, la visita al birrificio all’11,1%.
LO STUDIO NEI DETTAGLI
Il ruolo degli eventi e delle manifestazioni L’Umbria ospita numerosi eventi enogastronomici che attirano visitatori da tutto il mondo. Questi eventi generano un impatto economico positivo e rappresentano strumenti di promozione fondamentali per il turismo regionale.
Strategie di promozione e canali di comunicazione Le imprese umbre stanno adottando strategie di promozione sempre più digitali. I dati mostrano che:
- Il 43% delle aziende usa i social network per promuovere le proprie esperienze;
- Il 31% sfrutta il mailing per mantenere il contatto con i clienti;
- Il 25% investe in siti web ufficiali.
Questi strumenti permettono di intercettare un pubblico più ampio e di valorizzare le esperienze legate alla filiera agro-alimentare.
Sviluppo sostenibile e innovazione Il turismo esperienziale rappresenta un’opportunità per lo sviluppo sostenibile dei borghi umbri. Le aziende stanno investendo in certificazioni green e in nuove tecnologie per ridurre l’impatto ambientale. Inoltre, il turismo digitale sta trasformando la promozione del territorio, con piattaforme di prenotazione online e realtà aumentata per migliorare l’esperienza dei visitatori.
L’Umbria, quindi, sta consolidando la propria identità turistica puntando sulle esperienze enogastronomiche di alta qualità. Con una domanda in crescita e strategie di promozione mirate, il settore agro-alimentare si conferma un asset strategico per l’economia regionale, in grado di attrarre turisti alto-spendenti e di posizionare l’Umbria tra le mete più ambite per il turismo esperienziale in Italia.
La dichiarazione «L’indagine – afferma Sisti – evidenzia come il turismo esperienziale rappresenti per l’Umbria un’importante realtà in continua crescita, capace di attrarre volumi crescenti di turismo, peraltro con capacità di spesa nettamente superiore alla media nazionale grazie a una serie di fattori chiave, tra cui l’ottimo rapporto prezzo-qualità che offre la nostra regione. Un segmento di sicuro interesse e di opportunità – si cui la Regione e l’Ente camerale umbro stanno già lavorando – che l’indagine Isnart analizza guardando ai settori emergenti che non hanno ancora espresso tutto il loro potenziale, tralasciando ad esempio il vino, visto che l’enoturismo è già molto affermato e consolidato e di esso ormai si conosce tutto. L’altro cardine del lavoro dell’Osservatorio sono i grandi eventi enogastronomici, che generano un impatto economico positivo e che rappresentano elemento di promozione di grande importanza per il turismo regionale».
Source link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Source link