Salvini: Pace fiscale e rottamazione, emergenza nazionale

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Sulla rottamazione Salvini alza la posta. È emergenza nazionale tanto da affiancare all’ipotesi della nuova rottamazione anche una più generale pace fiscale. E alla nuova nota del vicepremier e ministro delle infrastrutture risponde nuovamente il viceministro dell’economia Maurizio Leo sintetizzando la linea di tutta FdI: non siamo contrari ma attenzione alle coperture.  Intanto al consiglio della Lega convocato per mercoledì proprio per parlare della rottamazione sarà presente anche il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti. 

Rottamazione sì, rottamazione forse

Ormai, sulla rottamazione, è in atto un ping pong. Da un lato la Lega tutta compatta e il suo leader Matteo Salvini che da settimana scorsa non passa giorno senza chiedere con urgenza una nuova rottamazione dall’altro il viceministro dell’economia che ripete, come un mantra, la rottamazione va bene ma c’è bisogno di stare attenti ai conti pubblici, al massimo al momento si può pensare ai decaduti

Sempre Salvini mette nelle fila dei rottamazione subito anche il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti che non ha rilasciato alcun commento, mentre il viceministro dell’economia Maurizio Leo cita in ogni dichiarazione il lavoro della ragioneria. 

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Rottamazione, emergenza nazionale

Dunque in una nuova nota Matteo Salvini, prima di partire per Israele dichiara: «Avere una pace fiscale che preveda 120 rate in 10 anni togliendo le sanzioni, le more e gli interessi permetterebbe a milioni di italiani di pagare, allo Stato di incassare e a tanta gente di tornare a lavorare senza dover lavorare in nero. Per me, per la Lega e anche per il ministro Giorgetti la priorità di questo 2025 è la rottamazione di queste milioni di cartelle esattoriali». Di più Salvini ha convocato un consiglio federale della Lega, urgente, con al primo punto all’ordine del giorno rottamazione delle cartelle e pace fiscale. Si tratta di provvedimenti che Salvini definisce “di emergenza nazionale”. La riunione si terrà mercoledì 12 febbraio, in presenza o in collegamento. 

La stima del responsabile economico della Lega nonché firmatario della proposta, Alberto Gusmeroli è che un intervento di nuova rottamazione interesserebbe 10 mln di contribuenti su 22 mln di soggetti debitori. una rottamazione insomma per il 50% dei debiti. Inoltre la rottamazione Quinques abbraccerebbe i carichi affidati alla riscossione dal 2000 al 2023 ma con la novità rispetto alle precedenti edizioni di pagamenti in 120 rate, dunque in 10 anni, contro il massimo di 18 rate dell’ultima rottamazione in essere (la quater). Un’altra novità è la regola sulla decadenza in caso di mancato pagamento del dovuto, che passa da 1 a 8 rate non versate. 

Il punto di vista del viceministro Maurizio Leo

Non bisogna perdere d’occhio la legge di conversione del decreto mille proroghe in stallo in commissione affari costituzionali al Senato. In quella sede è stato depositato un emendamento a firma di Massimo Garavaglia (Lega) giudicato ammissibile che consente la riapertura della rottamazione 4 per coloro che hanno saltato il pagamento di una rata e sono decaduti. 
Su questo terreno, quasi a tamponare l’emergenza e a dare un segnale c’è la convergenza di intenti anche sul fronte della tenuta dei conti e delle risorse. 

Vorrei sgombrare il campo da un equivoco: sono d’accordo su una nuova rottamazione”. ha ribadito il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, parlando in collegamento video al convegno su novità fiscali a Torino.”Questa è una misura importante – ha aggiunto – così come quella per ridurre l’Irpef al ceto medio, cioè a quella fascia di contribuenti che hanno un reddito fra i 28 e i 50/60 mila euro e che oggi è penalizzata. Ma sono interventi da fare alla luce delle osservazioni della Ragioneria generale dello Stato. Poi ci sarà una sintesi politica, si faranno delle valutazioni. Fare interventi con la dovuta attenzione ai conti pubblici è nelle corde della maggioranza, che ha ricevuto per questo il plauso degli organismi internazionali e dei mercati”, ha concluso Leo. 

Gli fa eco il presidente della commissione finanze della camera Marco Osnato intervistato da Affaritaliani.it : “Storicamente nel Centrodestra nessuno è contrario alla rottamazione, per cui anche in questa occasione se ci fossero le condizioni saremmo tutti entusiasti di farla. Poiché pare che la rottamazione costi svariati miliardi di euro, non credo sia più un problema esclusivamente fiscale ovvero del vice-ministro Leo, quindi, evidentemente, a questo punto è il ministro dell’Economia Giorgetti che dovrebbe spiegarci come si può coprire il costo di questa rottamazione. La Lega ha un progetto di legge presentato credo al Senato per cui sicuramente la commissione competente potrà fare l’audizione del ministro per avere da lui le rassicurazioni sulla praticabilità”, conclude Osnato. 

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