Transizione Green: il PR FESR Lazio sostiene le Comunità energetiche rinnovabili

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La Regione Lazio rinnova il proprio impegno per la transizione energetica con la pubblicazione di un nuovo bando per la realizzazione e il potenziamento di impianti per la produzione di energia elettrica condivisa da fonte rinnovabile a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). A disposizione 14 milioni di euro, tra risorse del Programma Regionale FESR Lazio 2021-2027 e fondi del bilancio regionale.

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Il nuovo avviso pubblico “Sostegno agli investimenti delle Comunità Energetiche Rinnovabili” finanzia le CER già costituite e ubicate sul territorio regionale, in attuazione dell’Azione 2.2.1 “Sostegno allo sviluppo di Comunità Energetiche” del PR FESR 2021-2027. Un’iniziativa in continuità con l’impegno già avviato nel 2022 con l’avviso per la realizzazione di studi di fattibilità tecnico-economica delle Comunità Energetiche Rinnovabili nella Regione.

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Questa nuova opportunità a sostegno dello sviluppo delle CER sarà presentata il prossimo 20 febbraio, presso la Sala Tevere della Regione Lazio, alla presenza del presidente, Francesco Rocca e dell’assessore al Turismo, Ambiente, Sport, Cambiamenti climatici, Transizione energetica e Sostenibilità, Elena Palazzo.

Regione Lazio, sostegno agli investimenti delle Comunità Energetiche Rinnovabili 

Attraverso il bando che finanzia la realizzazione e il potenziamento di impianti per la produzione di energia elettrica condivisa rinnovabile a servizio delle CER, la Regione Lazio, con il PR FESR Lazio, intende sostenere la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’autoconsumo mediante un modello basato sulla condivisione e incentrato su un sistema di scambio locale. In questo modo si incoraggiano la gestione congiunta dell’energia, la riduzione della dipendenza energetica dal sistema elettrico nazionale da fonte fossile e, più in generale, lo sviluppo sostenibile. 

In particolare, il sostegno agli investimenti delle CER si colloca tra gli impegni prioritari della Regione per conseguire tre ordini di obiettivi. Il primo è di carattere ambientale e riguarda il sostegno alla decarbonizzazione, il secondo è legato alla lotta alla povertà energetica, mentre il terzo verte sulla promozione dell’inclusione e della collaborazione, assicurando il coinvolgimento di soggetti economicamente fragili e svantaggiati.  

L’avviso pubblico è rivolto alle CER del Lazio costituite in conformità della Direttiva europea RED II, nonché del decreto nazionale “CACER”. Non possono, invece, presentare domanda di sostegno i singoli membri delle CER e i produttori terzi di energia. 

Nel dettaglio, il bando finanzia interventi di nuova costruzione o potenziamento di impianti alimentati da fonti rinnovabili di una configurazione CER, con una potenza nominale massima non superiore a 1 megawatt. Tali impianti, inoltre, devono entrare in esercizio entro 18 mesi dalla data di concessione del contributo. Sono esclusi gli impianti ubicati nei Comuni con meno di 5.000 abitanti, già target del contributo PNRR.

Come anticipato, il bando può contare su una dotazione complessiva di 14 milioni di euro, di cui 10 milioni a valere sul PR FESR 2021-2027, Obiettivo Specifico 2.2 “Promuovere le energie rinnovabili”, Azione 2.2.3 “Sostegno alle comunità energetiche”, e i restanti 4 milioni provenienti da risorse del Bilancio regionale. 

Per quanto concerne il contributo a fondo perduto riconosciuto a ciascun beneficiario, l’importo del sostegno riconosciuto alla CER è compreso tra un minimo di 200.000 euro e un massimo di 1.500.000 euro.

Per accedere alle risorse del bando, le CER dovranno presentare le proprie proposte entro il 20 maggio 2025, esclusivamente on-line mediante la piattaforma GeCoWEB Plus. Il meccanismo di selezione delle istanze segue una procedura a sportello: le domande saranno ammesse all’istruttoria formale e alla valutazione tecnica in base all’ordine cronologico di presentazione

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Consulta le informazioni e gli allegati sul bando “Sostegno agli investimenti delle Comunità Energetiche Rinnovabili”

Consulta la scheda tecnica del bando su FASI

Cosa sono e come funzionano le CER?

Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un soggetto giuridico i cui soci o membri possono essere cittadini, piccole e medie imprese (per le quali la partecipazione alla comunità non costituisca l’attività commerciale e industriale principale), enti territoriali e autorità locali (incluse le amministrazioni comunali), le associazioni con personalità giuridica di diritto privato, gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale, che condividono, tramite i loro consumi, l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti a fonte rinnovabile. La partecipazione è aperta e volontaria, e i membri mantengono i propri diritti e doveri come clienti del mercato elettrico. 

Le CER possono gestire diverse attività legate a produzione, consumo, stoccaggio e distribuzione di energia rinnovabile, oltre a servizi di efficienza energetica e ricarica per veicoli elettrici, garantendo una corretta ripartizione dell’energia tra i partecipanti.

Gli attori principali delle CER sono i prosumer, cioè  coloro che producono e consumano energia mettendo l’eccedenza a disposizione della comunità, i consumer, coloro che utilizzano l’energia prodotta, e i produttori, che immettono energia nella rete per la condivisione. 

Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano una rivoluzione rispetto al modello energetico tradizionale, per diversi motivi. In primis, perché implicano importanti benefici ambientali contribuendo al processo di decarbonizzazione e, in secondo luogo, perché le CER prevedono anche vantaggi in termini sociali, consentendo un accesso più economico all’energia rinnovabile. Inoltre, la gestione locale e distribuita dell’energia favorisce l’elettrificazione di tutto il Paese, che non si può basare su un’unica rete centrale. 

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