AD OVINDOLI NESSUNA INVASIONE DALLA CAMPANIA, FLOP DELLA TIKTOKER DE CRESCENZO. IN 5MILA A ROCCARASO | Notizie di cronaca

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ROCCARASO – Nessuna invasione di turisti “mordi e fuggi” dalla Campania ad Ovindoli, località sciistica dell’Aquilano: la sfida della tiktoker, Rita De Crescenzo, lanciata sui social, non ha avuto seguito.

Sono infatti solo una decina i bus turistici arrivati, tenendo conto che il sindaco, Angelo Ciminelli, aveva adottato l’ordinanza per fissare il numero chiuso e consentire l’accesso ad un massimo di 35 bus, per 1.700 passeggeri circa.

“A Roccaraso non ci vado più. Stoppiamo. Voglio andare a vedere un’altra località che mi è stata suggerita. Ovindoli”, aveva sentenziato la tiktoker da oltre 1,5 milioni di followers.

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C’è chi ha invece ironizzato che se di invasione si deve parlare è quella dei giornalisti, tantissimi, arrivati ad Ovindoli per documentare l’invasione vera, che però non c’è stata.

“Si è rivelata un flop l’invasione di Roccaraso e Ovindoli annunciata via social da alcuni noti tiktoker napoletani. Si era parlato di centinaia di autobus pronti a partire per località sciistiche abruzzesi in questo weekend. Sindaci e prefetti avevano preso contromisure adeguate, prevedendo anche un rafforzamento di forze dell’ordine. Misure che si sono rivelate inutili alla luce della bassa affluenza registrata in queste ore”, scrive in una nota il parlamentare di Avs Francesco Emilio Borrelli. “È semplicemente da incoscienti annunciare l’arrivo di migliaia di persone solo per farsi un po’ di pubblicità. Agli annunci roboanti è seguito un inevitabile flop, segno che tutto il fenomeno è stato sopravvalutato. Intanto sono stati prodotti atti, realizzati tavoli istituzionali, mobilitate forze dell’ordine, il tutto inutilmente”, conclude Borrelli.

Nonostante i video di invito ad andare a sciare in massa nel suo comune, il sindaco Angelo Ciminelli era però già fiducioso alla vigilia del weekend.

“Secondo me questo è un fenomeno più mediatico che altro. Comunque, noi siamo pronti ad accogliere i nostri turisti nel migliore dei modi. Ribadisco che, essendoci più neve sulle nostre piste, i provvedimenti sarebbero arrivati a prescindere. A Monte Magnolia di Ovindoli sono aperti sei impianti su undici e undici piste su un totale di 21”.

“Andiamo in overbooking nel fine settimana, ma anche negli altri giorni c’è gente e si scia benissimo soprattutto in quota”, ha sottolineato Giancarlo Bartolotti, titolare degli impianti.

Tutto sotto controllo anche a Roccaraso, che due settimane fa aveva conosciuto il caos con oltre 30mila arrivi dalla Campania e il traffico paralizzato per ore.

Oggi sono arrivati solo 50 bus, quelli autorizzati.

Gli autisti hanno superato i controlli al confine tra Castel di Sangro e Rionero Sannitico. Due i mezzi invece rimandati indietro con i passeggeri al seguito: i rispettivi autisti non hanno esibito la ricevuta di prenotazione. Altri dieci mezzi turistici sono stati autorizzati a raggiungere gli impianti sciistici e le strutture ricettive. La macchina dei controlli ha retto nella gestione degli arrivi: la prova del nove è attesa nel pomeriggio per la ripartenza dei turisti del ‘mordi e fuggi’.

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Ieri invece sono arrivati 13 bus di cui tre respinti perché gli autisti, alla “dogana” allestita tra Castel di Sangro e Rionero Sannitico, non hanno esibito la ricevuta di prenotazione.

“Noi siamo venuti qui a sciare. Loro possono fare quello che vogliono”- è stato il primo commento di una turista napoletana, riferendosi al modello Roccaraso. La scorsa domenica si erano registrate 10 mila presenze su tutto il comprensorio dell’Alto Sangro.

 

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