Gli investimenti nel settore petrolifero e del gas in Norvegia stanno raggiungendo livelli senza precedenti. Secondo i dati diffusi nei giorni scorsi dall’Istituto nazionale di statistica, sulla base del suo sondaggio del quarto trimestre sui piani di investimento delle aziende, quest’anno le risorse complessive destinate allo sviluppo delle attività petrolifere, inclusi i trasporti in oleodotto, sono stimate in circa 21,7 miliardi di euro (256 miliardi di corone norvegesi), segnando un nuovo record storico. Un risultato che supera il precedente picco del 2014, quando gli investimenti toccarono i 19,4 miliardi di dollari, alimentati dai prezzi elevati del petrolio che avevano scatenato una corsa all’investimento in nuovi progetti di estrazione.
L’attuale impennata ha una spinta inflattiva, determinata dall’aumento dei costi nel comparto, ma è influenzata anche dall’accelerazione dei progetti di sviluppo iniziati nel 2022: le attività dei nuovi progetti, spiegano gli esperti, tendono ad aumentare significativamente nel loro secondo anno di operatività, contribuendo quindi al trend in rialzo degli investimenti. L’analisi dell’Istituto statistico norvegese evidenzia che la spinta maggiore arriva dalle esplorazioni, dal trasporto attraverso gli oleodotti, nonché dalle attività di dismissione e smantellamento di infrastrutture più obsolete.
In un contesto globale segnato da crescenti tensioni geopolitiche, come l’instabilità in Medio Oriente e il conflitto tra Russia e Ucraina, anche le relazioni tra i principali produttori di petrolio non sono semplici: in questo quadro la Norvegia sta cercando di mantenere la sua posizione e rafforzare la sua capacità di fornitura sul mercato.
Le previsioni per il 2025 sono altrettanto positive, con il governo norvegese che stima un incremento della produzione di petrolio liquido del 5,2% rispetto al 2024, trainato principalmente dall’entrata in funzione prevista per la fine di quest’anno di Johan Castberg, giacimento petrolifero nel Mare di Barents con volumi stimati tra i 450 e i 650 milioni di barili. Nonostante una leggera flessione della produzione di gas naturale, che dovrebbe scendere dell’1,6%, le stime complessive del comparto oil&gas norvegese sono promettenti e per il Governo dovrebbero rimanere relativamente stabili fino al 2030.
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