Lando Siliquini, da Amandola a Montegiorgio, il viaggio di un medico tra storia, miti e innovazione

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Con il medico della montagna alla scoperta del Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea e dei progetti futuri

Il dr Lando Siliquini è un personaggio. Medico di Medicina generale ad Amandola, specialista in Igiene e Medicina preventiva, già sindaco di Montefortino, già Consigliere provinciale e membro dell’esecutivo dell’Ente Parco Nazionale. E ci fermiamo qui solo per aggiungere che è anche scrittore di interessanti libri sulla Sibilla appenninica e altro ancora. Ma non è un uomo che, usando il gergo odierno, se la tira. Resta una persona di montagna con le caratteristiche di chi ama la concretezza, la propria terra, l’ambiente, i suoi miti, le sue storie, e di chi tiene un profilo basso.

Siliquini è all’origine del Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea con sede a Montegiorgio. Ne avete sentito parlare. Ne sentirete ancor più parlare nei prossimi mesi. Per i nuovi progetti stiamo già lavorando insieme. Allora, abbiamo voluto rifare il punto dell’origine del Laboratorio. Ed ecco l’intervista a lui che ne è il Presidente.

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Dunque, Lando, raccontiamo ai lettori quando inizia il tuo interesse per la Dieta Mediterranea.
Il mio interesse per la Dieta Mediterranea viene da lontano. Negli anni ’70, da studente di Medicina a Perugia, nel prepararmi in fisiologia venni a sapere della partecipazione del campione di Montegiorgio nel Seven Countries Study e dei primi risultati clamorosi, poiché dopo appena quindici anni dall’avvio dell’indagine su scala internazionale risultava una mortalità nei Paesi del Mediterraneo dimezzata rispetto al Nord Europa e agli Stati Uniti. In quegli stessi anni, Flaminio Fidanza (il primo e più importante collaboratore del prof. Ancel Keys, una delle colonne della ricerca) era docente presso l’Istituto di Scienze dell’Alimentazione a Perugia. Successivamente, l’interesse per il ruolo dello stile alimentare e di vita nella salute umana l’ho riscoperto frequentando la specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva. Nello stesso settore, ho poi approfondito professionalmente la materia di cui ho fatto uno strumento nell’esercizio dell’attività di Medico. Nel frattempo, i miei interessi sugli aspetti sociali, storici, ambientali ed economici dei territori, da me rappresentati anche amministrativamente, mi hanno portato a identificare un quadro d’insieme che disegnava una vera e propria “struttura” culturale della civiltà rurale plurimillenaria del Piceno e delle Marche.

Quando scatta in te l’idea di costituire il Laboratorio?
L’idea di un Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea, che avevo vaga in mente, si è improvvisamente materializzata, quasi per un sincronismo junghiano, nel leggere che essa era anche nelle tue corde giornalistiche, notoriamente votato a riscoprire ed evidenziare i tesori della Terra di Marca (fortunata definizione da te formulata). Nel confronto che ne è seguito, è saltata all’attenzione la figura del Dr Paolo Foglini che perseguiva sia a livello scientifico che divulgativo gli stessi fini. C’era poi Mario Liberati, lo storico di Montegiorgio, che indagava da tempo sulla Dieta Mediterranea.

Il seguito sono stati la nascita del Laboratorio e una serie incredibile di iniziative che hanno cominciato a dare frutti importanti almeno come germoglio, che va accuratamente coltivato, di quello che può e deve diventare una svolta nello sviluppo della Regione. Le leggi regionali in materia, che ne sono scaturite, potranno catalizzare questo cambiamento perché la più antica e più vitale delle tradizioni dell’Uomo può essere un volano di salute, di cultura, di turismo e di economia per la Terra di Marca.

Oggi c’è una novità: un progetto che vede insieme pubblico e privato proprio per la valorizzazione di questa grande risorsa definita Dieta mediterranea. Ci stiamo lavorando.
La recente aggiudicazione del finanziamento, sul progetto pubblico-privato MONTEGIORGIO CITTA’ DELLA DIETA MEDITERRANEA VERSO LA COSTITUZIONE DI UN POLO INTERNAZIONALE DEL BENESSERE E DEL LYFESTYLE, nell’ambito di Next Appennino, è una solida piattaforma per rendere concreti o amplificare i vari progetti. Per essere sintetico, gli obiettivi vanno dall’arricchimento culturale della popolazione scolastica e universitaria, alla promozione della salute nei luoghi di lavoro, a una strategia turistica esperienziale ed educativa basata sullo stile mediterraneo, a una sensibilizzazione delle classi dirigenti e imprenditoriali, al sostegno al Sistema Sanitario Nazionale premendo l’acceleratore sulla prevenzione (che nella alimentazione e nello stile di vita ha le colonne portanti), al reinserimento sociale di chi ha saldato il proprio debito con la giustizia, al recupero dei tanti tesori culturali del territorio.

Domenica, 9 febbraio 2025


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