Berkshire Hathaway di Warren Buffett BRK.A BRK.B ha pubblicato il suo documento 13F (rapporto trimestrale presentato da società di investimento con oltre USD100 milioni di asset che elenca tutte le attività azionarie in gestione) per il terzo trimestre del 2024. Il rapporto indica che Berkshire ha venduto molti titoli lo scorso trimestre, in particolare Bank of America BAC e Apple AAPL. Berkshire ha chiuso il terzo trimestre con la cifra record di USD325,2 miliardi in cassa, rispetto ai 276,9 miliardi di fine giugno 2024.
Ecco una panoramica dei titoli che il team di gestione ha acquistato e venduto nel terzo trimestre, e alcuni titoli in portafoglio che secondo gli analisti di Morningstar sono al momento sottovalutati dal mercato.
Ecco i titoli su cui Berkshire Hathaway ha esteso la sua posizione nell’ultimo trimestre o ha inserito per la prima volta in portafoglio.
Titolo |
Nuovo titolo/Estensione posizione |
Rating Morningstar (al 13 novembre 2024) |
---|---|---|
Domino’s Pizza DPZ |
Nuovo titolo |
★★★ |
Heico HEI |
Esteso posizione |
★ |
Pool POOL |
Nuovo titolo |
★★★ (rating quantitativo) |
Mentre quelli che seguono sono i titoli che Berkshire ha venduto o su cui ha alleggerito la sua posizione
Titolo |
Vendita/Riduzione posizione |
Rating Morningstar (al 13 novembre 2024) |
---|---|---|
Apple AAPL |
Riduzione posizione |
★★ |
Bank of America BAC |
Riduzione posizione |
★★ |
Capital One COF |
Riduzione posizione |
★★★ |
Charter Communications CHTR |
Riduzione posizione |
★★★★ |
Floor & Decor FND |
Vendita |
★★★ (rating quantitativo) |
Nu Holdings NU |
Riduzione posizione |
★★★ (rating quantitativo) |
Ulta Beauty ULTA |
Riduzione posizione |
★★★ |
3 titoli a sconto nel portafoglio di Warren Buffett
La maggior parte delle azioni inserite nel portafoglio di Berkshire Hathaway sono oggi sopravvalutate o valutate dal mercato in linea con il fair value di Morningstar. Ecco tre dei pochi titoli che secondo gli analisti sono ancora scambiati a sconto. Tutti i dati si riferiscono al 13 novembre 2024.
Ally Financial
- Rating Morningstar: ★★★★
- Economic Moat: Assente
- Morningstar Capital Allocation Rating: Standard
- Settore: Finanza
Berkshire Hathaway possiede oltre il 9% delle azioni di Ally Financial. Sebbene Ally offra assicurazioni auto, prestiti commerciali, finanziamenti ipotecari e carte di credito, i prestiti auto rimangono il suo business principale e rappresentano la maggiore fonte di reddito. Sebbene il rallentamento del mercato dell’auto e l’aumento dei costi del credito abbiano pesato sui risultati recenti, ci aspettiamo che Ally superi i rendimenti pre-pandemici grazie a una migliore struttura di finanziamento. Il titolo è quotato il 20% in meno rispetto alla nostra stima del fair value di USD46.
Ecco cosa ha detto l’analista azionario di Morningstar Michael Miller sul titolo dopo la pubblicazione dei dati del terzo trimestre:
Gli utili del terzo trimestre di Ally Financial sono stati più deboli di quanto non sembrassero in un primo momento, in quanto i maggiori charge-off e i minori proventi da interessi netti rispetto a quanto previsto sono stati compensati dai benefici fiscali. L‘utile per azione, pari a USD0,95, è aumentato rispetto all’anno precedente (USD0,83), ma è in calo rispetto agli USD0,97 dello scorso trimestre. Tuttavia, la società ha beneficiato di USD179 milioni di crediti d’imposta sui veicoli elettrici, con un’aliquota fiscale effettiva negativa per il trimestre. Ally trasferisce questi crediti d’imposta ai suoi clienti sotto forma di tariffe di leasing più basse.
Gli utili del terzo trimestre di Ally si traducono in un rendimento del capitale proprio dell’11%. Considerati questi risultati, non intendiamo modificare in modo sostanziale la nostra stima del fair value di USD46. Riteniamo che le azioni siano sottovalutate, anche se ammettiamo che l’azienda dovrà risolvere i suoi problemi di credito nel breve termine.
Il margine di interesse netto (NIM) di Ally subisce ancora una certa pressione a causa dell‘aumento dei costi di finanziamento, anche se il taglio dei tassi da parte della Federal Reserve ha recentemente attenuato questo problema. Il NIM della banca è sceso al 3,22%, dal 3,24% dell’anno scorso e dal 3,27% dello scorso trimestre, pur rimanendo solidamente superiore al risultato del primo trimestre di quest’anno. A nostro avviso, il NIM della banca si sta ancora riprendendo dal minimo storico e ci aspettiamo che continui a salire nel tempo. Con l’inizio della riduzione dei tassi da parte della Federal Reserve, la pressione al rialzo sui costi di finanziamento della banca è stata eliminata e l’azienda è stata in grado di ridurre i tassi di deposito con un impatto minimo sui flussi. Anche se il percorso sarà accidentato, grazie alle coperture sui tassi di interesse della banca, questo dovrebbe portare a una tendenza al rialzo del reddito netto da interessi nel tempo.
Michael Miller, analista azionario di Morningstar
Leggi il rapporto completo di Morningstar su Ally Financial.
Kraft Heinz
- Rating Morningstar: ★★★★★
- Economic Moat: Medio
- Morningstar Capital Allocation Rating: Standard
- Settore: Beni di consumo difensivi
Berkshire Hathaway possiede oltre il 26% delle azioni di Kraft Heinz. L’azienda produttrice di alimenti confezionati ha rinnovato la sua tabella di marcia e ora si concentra su una crescita costante e redditizia. Riteniamo che il titolo Kraft Heinz valga USD56 per azione e che oggi le azioni siano scambiate a un tasso di sconto del 43% rispetto al fair value.
Ecco cosa pensa Erin Lash, Sector Director di Morningstar, dei risultati del terzo trimestre di Kraft Heinz:
Le vendite sono crollate del 2,2%, in quanto la combinazione di volumi più bassi e un mix sfavorevole non è riuscita a compensare l‘aumento dei prezzi nel trimestre.
Perché è importante: Il peggioramento del contesto macroeconomico spinge i consumatori (in particolare quelli di fascia bassa) a cercare sempre più il valore. Incoraggiante è il fatto che non crediamo che l’azienda stia cercando di guadagnare quote di mercato nel breve termine a scapito degli investimenti di lungo termine. La spesa in tecnologia, Ricerca&Sviluppo e nel marketing è aumentata rispettivamente del 18%, 16% e 4% se confrontata con l’anno precedente. Sebbene la frequenza delle promozioni sia più alta rispetto all’esercizio 2023, la profondità è sostanzialmente invariata e i rendimenti di questo investimento sono cresciuti di 6 punti percentuali. Attribuiamo questo risultato all’integrazione di dati e analisi, che riteniamo possa rafforzare la posizione dell’azienda presso i rivenditori e i consumatori.
Commento finale: Le azioni sono scambiate a sconto, in quanto il mercato sembra sospettare che i volumi rimarranno in una fase di stallo a causa della moderazione della spesa dei consumatori e dell’aumento della concorrenza dopo i recenti aumenti dei prezzi indotti dall’inflazione. Tuttavia, non crediamo che queste preoccupazioni siano fondate, poiché l’azienda ha abbandonato le direttive del precedente management di dare priorità alla redditività e ai flussi di cassa a breve termine, a favore di investimenti prudenti nei suoi marchi e nelle sue capacità per tenere il passo con l’evoluzione delle tendenze dei consumatori.
Tra le righe: L’eliminazione delle inefficienze dovrebbe alimentare la spesa per i marchi. Dall’inizio dell’anno fiscale 2023, Kraft Heinz ha generato USD1,1 miliardi di risparmi, con l’obiettivo di raggiungere i 2,5 miliardi entro la fine dell’anno fiscale 2027. Ciò ha contribuito a un aumento di 30 punti base del gross margin al 34,3%. Secondo le nostre previsioni, l’azienda spenderà annualmente circa il 6% delle vendite, o USD1,8 miliardi, in ricerca, sviluppo e marketing (leggermente al di sopra dei livelli storici) e continuerà a destinare il 3%-4% delle vendite alle spese in conto capitale fino all’anno fiscale 2033.
Erin Lash, Sector Director di Morningstar
Leggi il report completo di Morningstar su Kraft Heinz.
Verisign
- Rating Morningstar: ★★★★
- Economic Moat: Ampio
- Morningstar Capital Allocation Rating: Esemplare
- Settore: Tecnologia
Berkshire Hathaway possiede il 13% delle azioni di Verisign. Riteniamo che Verisign si sia ritagliata un moat ampio grazie alla sua posizione di monopolio nella registrazione di siti web con domini di primo livello dot-com e dot-net con condizioni di prezzo fisse, spiega Dan Romanoff senior equity analyst di Morningstar. Assegniamo a Verisign una stima del fair value di USD195. Agli attuali prezzi di mercato, le azioni sono scambiate a un tasso di sconto del 5%.
Ecco il parere di Morningstar sui risultati del terzo trimestre di Verisign:
Manteniamo la nostra stima del fair value di USD195 per Verisign dopo i dati del terzo trimestre. L’azienda ha ottenuto risultati che sono stati marginalmente inferiori alle nostre previsioni sul fatturato, ma hanno superato le nostre aspettative relativamente alla redditività. La base .com e .net continua a essere ostacolata da una domanda debole in Cina e dalla continua debolezza delle registrazioni negli Usa. Le aziende americane si sono orientate verso l’aumento dei prezzi al dettaglio e la promozione delle vendite sul mercato secondario, riducendo al contempo le spese di marketing per la crescita di nuovi clienti. Abbiamo apportato piccole modifiche alle ipotesi a breve termine per allinearci alle nuove indicazioni, ma non sono rilevanti per la nostra valutazione.
I ricavi del terzo trimestre sono aumentati del 4%. La debolezza dell’attività di registrazione è stata compensata dagli aumenti dei prezzi dei domini. Le nuove registrazioni .com e .net sono scese a 9,3 milioni nel trimestre rispetto ai 9,9 milioni dell’anno precedente e la base dei domini è diminuita su base sequenziale di 1,1 milioni, a 169,6 milioni, soprattutto a causa della debolezza delle registrazione negli Usa. Nonostante i venti contrari alla domanda e i continui investimenti nei programmi di marketing, Verisign ha ampliato i margini operativi, già molto elevati, di 130 punti base, raggiungendo il 68,9%, grazie alla riduzione dei prezzi dei domini.
Per l’anno fiscale 2024, continuiamo a prevedere che la base dei domini diminuisca di circa il 2,5%, in linea con le indicazioni più restrittive. Riteniamo che la continua realizzazione di aumenti dei prezzi dei domini possa favorire una crescita dei ricavi del 4% e supportare un’espansione del margine operativo di 90 punti base rispetto all’anno precedente, raggiungendo il 68%. Rimaniamo ottimisti sul fatto che gli investimenti nei programmi di marketing stimoleranno l’attività di registrazione a partire dal 2025.
Emma Williams, analista azionaria di Morningstar
Leggi il report completo di Morningstar su Verisign.
L’autore o gli autori non possiedono posizioni nei titoli menzionati in questo articolo. Leggi la policy editoriale di Morningstar.
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