Innovazione e Tradizione per il Gruppo Speleologico UTEC NARNI APS

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Rilievi LiDAR, percorsi formativi e rinnovamento giuridico animano l’attività speleologica narnese

Introduzione

Nel corso del 2024 il Gruppo Speleologico UTEC NARNI APS ha registrato un significativo risveglio delle attività in ambito speleologico sul territorio narnese.

L’anno si è contraddistinto per l’introduzione di nuove tecnologie, percorsi formativi e una riconfigurazione giuridica che ha allineato il gruppo alle normative del terzo settore.

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Le attività, rivolte a una platea di speleologi e ricercatori, hanno interessato sia la formazione pratica che l’applicazione di metodologie avanzate nel rilievo ipogeo.

Premessa e Contesto Storico

Il 2024 ha segnato una fase di ripresa dopo il periodo di ristagno determinato dall’emergenza Covid.

Con 60 soci attivi, il gruppo ha consolidato la propria presenza sul territorio, favorendo il rinnovamento degli approcci metodologici e organizzativi.

Il rilancio della speleologia a Narni si è basato su un piano strutturato che ha visto la ripresa dei corsi di introduzione alla speleologia e l’adozione di tecnologie innovative per i rilievi ipogei.

Percorsi Formativi di Avvicinamento alla Speleologia

Un aspetto centrale dell’attività del 2024 è rappresentato dai percorsi formativi.

La Scuola di Speleologia di Narni, unica Scuola della Società Speleologica Italiana in Umbria, ha promosso due percorsi distinti per l’avvicinamento alla disciplina.

• Il primo percorso, iniziato a gennaio 2024 e conclusosi a giugno, ha visto la partecipazione di 13 iscritti. Tale iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il Gruppo Speleologico Terre Arnolfe di Cesi, evidenziando la volontà di creare sinergie tra realtà territoriali diverse.

• Il secondo percorso, avviato a dicembre e attualmente in corso, ha raggiunto un record di 18 partecipanti ed è stato organizzato in collaborazione con La Scintilena. Nonostante le opportunità di omologazione da parte della Società Speleologica Italiana, i corsi sono stati condotti mantenendo una specifica linea organizzativa e metodologica, in linea con differenti visioni tecniche e operative.

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Queste iniziative formative hanno contribuito a diffondere la conoscenza della speleologia presso un pubblico eterogeneo, coinvolgendo sia neofiti che operatori esperti e ricercatori interessati al rilievo ipogeo.

Innovazioni Tecnologiche: L’Utilizzo del LiDAR

Il 2024 ha visto l’introduzione su larga scala della tecnologia LiDAR (Laser Detection and Ranging) per il rilievo delle cavità naturali e artificiali.

L’impiego di questo strumento ha permesso di acquisire dati in tempo reale, velocizzando significativamente le procedure di mappatura e catalogazione dei siti ipogei.

I rilievi condotti con il LiDAR hanno consentito una rappresentazione tridimensionale dettagliata delle strutture sotterranee, migliorando la precisione dei rilievi e favorendo una gestione più efficace delle risorse territoriali.

Le innovazioni tecnologiche hanno integrato le metodologie tradizionali, contribuendo a un approccio più scientifico e rigoroso nell’analisi del sottosuolo.

La collaborazione con La Scintilena ha garantito una diffusione immediata dei dati raccolti, favorendo il confronto e la verifica tra esperti e ricercatori.

Riconfigurazione Giuridica: Il Passaggio ad APS

Un ulteriore aspetto rilevante dell’attività del 2024 riguarda il rinnovamento giuridico del Gruppo.

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Dopo quasi mezzo secolo di attività, l’ente si è riconfigurato come Associazione di Promozione Sociale (APS) in conformità alle normative del terzo settore.

Questo processo di omologazione ha comportato un impegno finanziario e organizzativo importante, finalizzato a garantire una maggiore trasparenza e a facilitare eventuali collaborazioni con le amministrazioni locali e altri enti pubblici.

La trasformazione giuridica ha permesso di aprire nuovi scenari di cooperazione, con la prospettiva di sviluppare progetti integrati per la valorizzazione del patrimonio speleologico e culturale della zona.

Esplorazioni delle Cavità Artificiali

Il Gruppo Speleologico UTEC NARNI APS ha da tempo investito nelle esplorazioni di cavità artificiali, estendendo le proprie competenze anche oltre i confini territoriali del gruppo.

Nel 2024, le attività sono state riprese e approfondite grazie all’impiego delle tecnologie di rilievo avanzato.

Tra i siti di interesse si segnalano:

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Cunicolo medievale dei Tre Ponti Narni: Un percorso sotterraneo di rilevanza storica che ha permesso di analizzare la struttura e le modalità costruttive medievali.

Cisterna di Sant’Erasmo di Cesi: Un esempio di infrastruttura antica utilizzata per la gestione delle acque, ora oggetto di rilievo e studio.

Ipogeo di troppo pieno e convogliamento acque sorgive di Stifone Narni: Un sito che illustra le tecniche tradizionali di gestione delle acque sotterranee, ora arricchito dall’analisi tramite LiDAR.

Cunicolo di sfogo e pulizia della cisterna di San Domenico sotto Narni Sotterranea: Un’ulteriore indagine su strutture di origine storica, che ha evidenziato la complessità delle tecniche costruttive antiche.

Cisterna di Coccorocò presso ex Villa Martinori Narni: Un rilievo che ha contribuito a comprendere le soluzioni ingegneristiche adottate in epoche passate.

Ipogei artificiali per uso colombari presso la Para di Amelia: Un progetto che ha ampliato la conoscenza sulle applicazioni delle strutture sotterranee per la gestione della fauna.

Ipogei artificiali delle gole del Nera Monte Santa Croce: Una serie di rilievi finalizzati a documentare strutture di uso incerto, utili per studi futuri.

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Le indagini condotte sui siti artificiali hanno fornito dati utili per la ricostruzione storica e per l’analisi delle tecniche di ingegneria antica, fornendo un contributo significativo alla conoscenza del patrimonio speleologico regionale.

Rilevazioni nelle Cavità Naturali

Parallelamente alle indagini sulle strutture artificiali, il Gruppo ha intensificato le attività di ricerca nelle cavità naturali.

Le esplorazioni si sono concentrate su diverse aree geografiche tradizionalmente note per la presenza di ipogei.

Per area di appartenenza si segnalano:

Collicello Galisciano Amelia: Con rilievi relativi alla Grotta dell’Ossobuco e alla Grotta di Sant’Andrea, i cui dati contribuiranno a definire ulteriormente l’estensione e la morfologia delle cavità.

Posta Sigillo Rieti: Due grotte, indicate come Grotta di Romualdo prima e seconda, sono state oggetto di dettagliate indagini per valutarne la formazione geologica e la potenziale applicazione in studi di speleologia applicata.

Monte Santa Croce Narni: La nuova scoperta di tre cavità, denominate Grotta del Fungo, Grotta del LiDAR e Grotta di Sasha, ha permesso di raccogliere informazioni relative alla dinamica della formazione naturale degli ipogei.

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Varie località: In zone quali Cesi San Biagio, con il rilievo della Grotta degli Ammarvati, e Monte Argentella nel Parco Nazionale dei Sibillini, con la Grotta di Monte Argentella, sono stati effettuati rilievi che arricchiscono il panorama della speleologia regionale.

Inoltre, esplorazioni nella zona di Montenero ad Amelia hanno portato all’individuazione della Grotta della Mezzapera o San Francesco, e altre cavità che richiedono ulteriori studi approfonditi.

I dati raccolti nelle cavità naturali offrono spunti rilevanti per la comprensione dei processi geomorfologici e contribuiscono alla catalogazione dei siti, fornendo una base solida per future ricerche e interventi di conservazione.

Collaborazioni Istituzionali e Progetti Integrati

L’anno 2024 ha visto un’intensa attività di collaborazione con diverse istituzioni e enti di ricerca.

Il Gruppo ha rafforzato sinergie con la FUGS, focalizzandosi sullo studio dei chirotteri nelle grotte della Montagna di Santa Croce.

Questa collaborazione ha permesso di integrare le competenze dei ricercatori nel campo della zoologia con quelle dei speleologi, contribuendo a una migliore comprensione dell’ecosistema ipogeo.

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Inoltre, l’uscita in grotta organizzata in collaborazione con gli Scout alla Grotta dello Svizzero ha rappresentato un momento di confronto e formazione, in cui giovani e operatori hanno potuto confrontarsi con le tecniche di esplorazione e rilievo.

Anche la partecipazione a eventi istituzionali e incontri promossi da Unitre, dal Comune di Narni e da altre associazioni di Protezione civile e del tempo libero ha rafforzato i legami con il territorio e stimolato nuove iniziative di ricerca e valorizzazione.

Una stretta collaborazione con l’Istituto Beata Lucia di Narni ci ha permesso di ottenere in comodato d’uso un locale molto utile per incontri e come magazzino.

Iniziative di Valorizzazione Territoriale

Il coinvolgimento del Gruppo nelle attività di valorizzazione turistica e culturale del territorio è stato evidente nel 2024.

Le indagini tramite rilievo LiDAR satellitare hanno portato alla scoperta di numerose doline, due nuove grotte, diverse carbonaie e fornaci.

Un rilievo accurato ha messo in luce una struttura complessa situata sulla collina che sovrasta Narni, tra il Bastione e Pozzo Verde, costituita da un terrazzamento, una strada e alcune vasche di raccolta dell’acqua piovana.

Le competenze acquisite hanno reso il gruppo un punto di riferimento per la consulenza nei progetti di valorizzazione del Monte Santa Croce e delle Gole del Nera, dove gli esperti sono chiamati a fornire il loro contributo tecnico e scientifico durante eventi e incontri di promozione territoriale.

Eventi come la Notte Bianca dello sport, tenutasi nella grotta dei Grilli lungo le Gole del Nera, e la partecipazione alla Giornata del Centro d’Italia lungo l’acquedotto Romano della Formina, hanno consolidato il ruolo del gruppo nell’ambito della promozione e diffusione della cultura speleologica.

Manutenzione e Infrastrutture Speleologiche

Un ulteriore ambito di intervento nel 2024 ha riguardato la manutenzione e l’ampliamento della Palestra Speleologica San Bernardo.

Questa struttura ha rappresentato il fulcro organizzativo per l’attuazione dei percorsi formativi e per la gestione delle attività pratiche, garantendo una base sicura e funzionale per la frequentazione dei corsi e per lo svolgimento delle esplorazioni.

L’adeguamento degli spazi e il costante aggiornamento delle attrezzature hanno permesso di assicurare livelli di sicurezza e di qualità nell’erogazione delle attività formative, in linea con gli standard richiesti dalle normative vigenti.

La manutenzione continua della palestra favorisce un contatto diretto con il territorio e rappresenta un elemento fondamentale per la formazione di nuovi operatori e per l’aggiornamento costante degli esperti.

Conclusioni e Prospettive Future

L’anno 2024 si configura come una fase di consolidamento e rinnovamento per il Gruppo Speleologico UTEC NARNI APS. Le attività hanno abbracciato differenti ambiti, dalla formazione ai rilievi ipogei, dall’impiego di tecnologie avanzate alla ristrutturazione giuridica, passando per le esplorazioni sia delle cavità artificiali che di quelle naturali.

L’impegno nel promuovere percorsi formativi e collaborazioni interistituzionali ha contribuito a rafforzare la posizione del gruppo come punto di riferimento per la speleologia regionale.

L’adozione del LiDAR e la mappatura dettagliata dei siti offrono prospettive interessanti per la ricerca e la tutela del patrimonio sotterraneo.

La trasformazione in APS apre inoltre la strada a nuove opportunità di collaborazione con enti pubblici e privati, incentivando progetti di valorizzazione turistica e culturale sul territorio narnese.

In sintesi, il 2024 ha rappresentato un anno di sviluppo e rinnovamento per la speleologia a Narni, in cui l’integrazione di metodi tradizionali e innovativi ha permesso di arricchire il panorama delle attività ipogee.

I dati raccolti e le collaborazioni avviate forniscono una solida base per progetti futuri che mirano a coniugare la tutela del patrimonio naturale con la promozione di iniziative culturali e scientifiche.

I risultati ottenuti consolidano il ruolo del gruppo nel territorio e offrono spunti utili per ulteriori studi e interventi di conservazione, garantendo continuità e crescita nell’ambito della speleologia regionale.

Il percorso intrapreso durante l’anno in esame evidenzia la capacità di coniugare tradizione e innovazione, con un’attenzione particolare alle esigenze formative e alle opportunità di ricerca avanzata.

Le prospettive future appaiono orientate verso una maggiore integrazione con enti e istituzioni locali, con l’obiettivo di ampliare il raggio d’azione del gruppo e di favorire la diffusione di pratiche di rilievo e tutela del patrimonio ipogeo.

La ricchezza degli interventi effettuati nel 2024 lascia presagire una stagione in crescita anche per gli anni a venire, in cui la cooperazione tra speleologi, ricercatori e amministrazioni rappresenterà il motore per una nuova fase di valorizzazione e studio della rete di cavità che caratterizza il territorio narnese.

Le esperienze raccolte e le metodologie adottate costituiscono un patrimonio di conoscenze che potrà essere condiviso e approfondito in ambito accademico e tecnico, contribuendo a consolidare il ruolo della speleologia come disciplina fondamentale per la comprensione e la salvaguardia degli ambienti sotterranei.

L’insieme delle attività realizzate e dei progetti in corso testimonia l’impegno costante di un gruppo di esperti e ricercatori che operano con rigore metodologico e passione per la scoperta.

L’evoluzione del Gruppo Speleologico UTEC NARNI APS si presenta come un modello di innovazione integrata, capace di rispondere alle sfide poste dalla modernizzazione degli strumenti e dalle nuove normative, mantenendo viva la tradizione speleologica e valorizzando le peculiarità del patrimonio sotterraneo locale.


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