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EMPOLI (3-4-2-1) – 23 Vasquez; 22 De Sciglio, 35 Marianucci, 21 Viti (dal 28′ 2 Goglichidze); 11 Gyasi, 6 Henderson (dal 25′ st 18 Kouamé), 5 Grassi (dal 36′ st 36 Bacci), 3 Pezzella; 99 Esposito (dal 36′ st 90 Konate), 13 Cacace; 29 Colombo (dal 25′ st 27 Zurkowski). A disp. 1 Silvestri, 12 Seghetti; 7 Sambia, 31 Tosto, 39 Falcusan; 40 Gravelo. All. Roberto D’Aversa
MILAN (4-3-3) – 16 Maignan; 32 Walker, 23 Tomori, 31 Pavlovic, 19 Theo Hernandez; 80 Musah, 29 Fofana (dal 1′ st 11 Pulisic), 14 Reijnders (dal 24′ st 28 Thiaw); 20 Jimenez (dal 1′ st 10 Leao), 90 Abraham (dal 1′ st 7 Gimenez), 79 Joao Felix (dal 39′ st 42 Terracciano). A disp. 57 Sportiello, 96 Torriani; 21 Chukwueze, 33 Bartesaghi, 46 Gabbia, 73 Camarda, 99 Sottil. All. Sergio Conceicao
Arbitro: Sig. Luca Pairetto di Brindisi (Rossi-Yoshikawa – IV Uff.le Collu | VAR Serra-Chiffi)
Marcatori: al 23′ st 10 Leao (M), al 31′ st 7 Gimenez (M)
Note: Angoli Empoli 2 Milan 6. Ammoniti: al 18′ 79 Joao Felix (M), al 36′ 23 Tomori (M), al 48′ 6 Henderson (E); al 10′ st 23 Tomori (M), al 17′ st 5 Grassi (E), al 20′ st 7 Gimenez (M). Espulsi: al 10′ st 23 Tomori per somma di ammonizioni, al 20′ st 35 Marianucci (E). Recupero: 3′ pt – 4′ st. Spettatori: 14.800.
La pioggia ha iniziato il suo sempre più incessante ticchettio all’ora di pranzo, cinque ore prima del fischio d’inizio, diventando ritmica e lagnosa durante la partita. Piove incessantemente sull’Empoli, piove sul bagnato: e piange Mattia Viti che prima della mezz’ora si fa male in un contrasto di gioco ed è costretto a lasciare il campo. Così la lista degli indisponibili per questa partita si allunga, e si porta a quota 12: c’è un’intera squadra ai box, ben rappresentata in ogni ruolo, compreso il portiere (Brancolini, ndr). E’ pure sfortunato l’Empoli che nel primo tempo gioca una partita pressoché perfetta: il Milan non calcia mai nella porta di Vasquez, Colombo invece centra un palo interno che rasenta l’incrocio, con la palla che anziché entrare in rete gira fuori e muore sul fondo; incredibile! La rabbia è quella di una squadra intera che si ritrova addirittura in superiorità numerica per l’espulsione di Tomori, accarezza quasi il sogno del colpaccio, e poi si ritrova anche lei in dieci per l’ingenua espulsione di Marianucci (i peccati di gioventù che si pagano a caro prezzo, ndr), perde in un colpo solo un altro difensore e al primo cross viene punita dagli avversari. Ma è anche la rabbia domata di D’Aversa: il tecnico azzurro prenderebbe a morsi anche il microfono della sala stampa, si vede lontano un miglio che è come un leone in gabbia. Potesse scenderebbe lui in campo già da Udine. Cosa deve fare ancora questo allenatore? Infarcita di dolori, rotture e assenze di ogni tipo il tecnico azzurro cuce con la stessa saggezza e amabilità di un sarto d’epoca l’abito per ogni occasione, creando una voragine di rimpianti: chissà cosa saremmo stati, cosa potevamo essere adesso se tutta questa sventura avesse girato al largo. E se Pietro Accardi, l’ex Direttore, non ci avesse lasciato cumuli di macerie di un lavoro fuori portata per l’Empoli. I rimpianti sono enormi anche per le ultime quattro uscite: l’Empoli ha giocato alla pari per un’ora con l’Inter, alla pari e a tratti meglio del Bologna, ha tenuto in scacco per un’ora la Juventus a casa sua, e il Milan stasera; signori, queste sono quattro delle cinque rappresentanti italiane alla Champions League di quest’anno, e all’orizzonte tra quindici giorni al Castellani arriva la quinta, l’Atalanta.
I rimpianti sono giganteschi stasera, però c’è un aspetto su cui voglio puntare i riflettori stasera, nonostante fuori stia continuando incessante la pioggia con il suo ticchettio che a volte è di compagnia ma stasera appare quasi fastidioso. Questa squadra, questo gruppo, sta vivendo un concentrato di sfortuna e difficoltà talmente elevato che mi fa pensare che se saprà sopportare tutto questo, se saprà resistere e reagire, potrà vivere un finale di stagione imprevisto per le altre rivali. E’ così la vita: momenti difficili fanno uomini forti…
Stasera non scrivo altro, i gol del Milan non li commento neanche, li hanno fatti quando è diventato tutto troppo più semplice per loro.
Fonte: gabrieleguastella.it
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