Le istituzioni sono sotto stress perché tendono a protrarre la loro esistenza → danno per scontato la loro
esistenza e sopravvivenza → necessarie e inevitabili, si danno per scontate
→ danno per scontato anche le condizioni che le hanno generate e che le tengono in piedi
→ fattori di cambiamento
concetto di path dependency “dipendenza dal percorso”
→ =
ciò che succede all’inizio condiziona il dopo → metafora→ sentiero: ogni passo nel sentiero condiziona il
costi di riconversione
cammino in maniera sempre più vincolante → più si va avanti e più i sono elevati, cioè
cambiare direzione, tornare indietro → già troppo addentrati nel sentiero
Il cammino ha una sua inerzia: continuare il percorso, a prescindere, sentiero già segnato
carattere matematico del concetto: L’Urna di Polya (George Polya, matematico ungherese)
2 palline nell’urna:
– bianca: W
– nera: B
non si vede il contenitore e l’estrazione non è truccata
1° estrazione
Se esce bianca si inserisce un’altra pallina bianca → 1 nera e 2 bianche
2° estrazione
Il colore non omogeneo perché 2 W e 1 B
(66% e 33% di probabilità → esito probabilità condizionata → >
probabilità W) → ⅔ W ⅓ B
→ di nuovo estratta bianca → 3 W e 1 B
→ probabilità condizionata → l’esito dei 2 eventi si differenzia sempre di
più → ¾ W e ¼ B
Si può andare avanti all’infinito
Un evento diventa sempre più probabile e l’altro meno
Possibile ci sia una situazione di equilibrio, ma dopo subito disequilibrio → è
transitorio
WWBB → ma dopo WWWBB o WWBBB
Risalire da una distribuzione disomogenea è praticamente impossibile → applicazione alla path dependency → 2
sentieri → quale migliore? Non si sa
1° passo può essere casuale → condiziona il 2° → W → W o B → B
W → B → significa tornare al punto di partenza
per questo si afferma W o B a seconda del primo passo
Dipendenza e inerzia nei processi sociali → rispetto alla posizione in cui ci si trova all’inizio
Effetto San Matteo (dal Vangelo)
il ricco sarà sempre più ricco e il povero sempre più povero → secondo dinamiche: circolo vizioso della povertà
La ricchezza tende ad auto-riprodursi, non a distruggersi o almeno non da parte di chi la costruisce (es. 1, 2 e 3
generazione)
→ riproduzione delle disuguaglianze sociali → effetto forbice → questione di equità
La ricchezza tende a riprodursi secondo l’effetto San Matteo → path dependency:
– sentiero della ricchezza → il percorso tende a riconfermarsi → si diventa sempre più ricchi
– sentiero della povertà: volontà di uscirne, ma difficile → dinamiche di agency
L’Urna di Polya II (George Polya)
In un modello di urna, gli oggetti di reale interesse (come atomi, persone, automobili, ecc.) sono rappresentati
come palline colorate in un’urna o in un altro contenitore. Nel modello base dell’urna Pólya, l’urna contiene x
palline bianche e y nere; si estrae a caso una pallina dall’urna e se ne osserva il colore; viene quindi rimessa
nell’urna e un’altra pallina dello stesso colore viene aggiunta all’urna e il processo di selezione viene ripetuto.
• Ciò conferisce all’urna una proprietà auto-rinforzante a volte espressa quando i ricchi diventano sempre più
ricchi.
• Si noti che in un certo senso, il modello dell’urna Pólya è “l’opposto” del modello di campionamento senza
sostituzione, dove ogni volta che si osserva un particolare valore, è meno probabile che venga osservato
nuovamente, mentre in un modello dell’urna Pólya, un è più probabile che il valore osservato venga osservato
nuovamente. In entrambi questi modelli, l’atto della misurazione ha un effetto sul risultato delle misurazioni
future. (Per confronto, quando si campiona con sostituzione, l’osservazione di un particolare valore non ha alcun
effetto sulla probabilità di osservare nuovamente quel valore.)
Intermezzo sulla path dependency
• I fenomeni economici sono mediati da istituzioni costituite dall’intreccio di regole informali (abitudini,
credenze, codici di condotta, attitudini emozionali) e formali. Con tali regole le istituzioni veicolano le
conoscenze sul vero, il giusto, il buono, “apprese localmente”, nell’ambito di una specifica società;
Le istituzioni:
➔ sono entità che tendono a perpetrare la loro esistenza
➔ mediano e danno forma ai fenomeni economici → attraverso regole formali e informali, abitudini,
credenze, attitudini emozionali e attraverso le reti che diventano esse stesse istituzioni
→ apprese localmente es. norme sociali in aula → consuetudini in contesti relazionali → socialmente e
culturalmente apprese
→ pensiero della sociologia (economia come fenomeno sociale), no economia classica (solo variabili
economiche e modelli astratti)
• Le istituzioni/organizzazioni tendono a conservare le caratteristiche originarie anche quando sono mutate le
condizioni in cui esse si sono generate (rilevanti quando sono sorte es. caratteristiche ambientali, che possono
cambiare, ma loro permangono) e le hanno determinato (in tal senso esse non sono soltanto una risposta
teorema di Thomas +
funzionale a problemi reali), poiché: Effetti cognitivi che tendono a auto confermarle →
sua moglie: gli effetti dei fenomeni sociali sono reali anche se i presupposti non lo sono → gli effetti
(conseguenze) sono reali i presupposti (premesse) no es. streghe e Inquisizione → presupposto della credenza
non dimostrato empiricamente, ma conveniva credere che lo fossero → ma effetti veri: isolamento, morte, …
Lo stigma sociale, la cattiva reputazione tendono a diffondersi rapidamente → conviene crederci es.
reputazione cattiva di un medico → non vado
→ difficile ri-crearsi una buona reputazione
Basta una recensione negativa per allontanarci, molte più buone per avere una percezione positiva
appiccicose, sticky
Difficile staccarsi una reputazione → (Granovetter)
Dalle istituzioni derivano una popolazione di organizzazioni che ne perpetuano l’esistenza; Pertanto il loro
cambiamento è, prevalentemente, incrementale e graduale
es. Università → istituzione composta da un insieme di istituzioni + istituzioni attorno (ricerca, riviste
scientifiche, ministero, …) → popolazione di organizzazioni che costituiscono un sistema → il sistema in quanto
tale muta nel tempo es. Pandemia: cambiamento rapido, ma solitamente progressivo e lento, ma persiste +
isomorfismo
→ campo organizzativo
Le istituzioni permangono anche quando non sono più efficienti, mentre nascono perché considerate efficienti →
meccanismo funzionale, ma poi trappola funzionalista
Le istituzioni nascono perché devono svolgere una funzione, ma possono nascere anche in modo
incondizionato, inconsapevole, emergono (effetto emergente, aggregato che va al di là delle intenzioni)→
soprattutto quelle sociali e informali (si continua ad agire in un certo modo es. monarchia) → si cristallizzano e
plasmano di continuo
trappola funzionalista
→ : NON nascono solo perché hanno una funzione
e anche l’avessero, anche quando non la svolge più e il contesto cambia, non svanisce, si insinua, si adatta al
contesto e protrae la sua esistenza
Un’istituzione quando si cristallizza può prendere strade anche diverse e avere anche maggiore successo es.
radio di Marconi e post-it
Il concetto di Path Dependency ribalta la «trappola funzionalista», secondo cui le istituzioni sorgono come
risposta efficiente a questioni reali e persistono fino a quando sono capaci di dare risposte efficienti
Viceversa:
1) Le istituzioni possono essere un «effetto emergente»: reti sociali – interazioni ripetute – interazioni codificate –
istituzioni
2) Le istituzioni possono essere la cristallizzazione di fatti sociali formati nello spazio, che si diffondono nelle reti
N.B. comune a 1 e 2 è l’idea della costruzione sociale delle istituzioni: consuetudini tipizzanti e cristallizzanti le
azioni che, una volta emerse, ci appaiono come se fossero naturali (Berger e Luckmann 1997), ma in realtà si
formano e si plasmano di continuo con un lavorio di tessitura sociale tra attori collocati in strutture di
interdipendenza
ESEMPIO di istituzione che nasce secondo una funzione, ma tende a sopravvivere anche quando muta il
contesto: Il caso della tastiera Qwerty
– Inventata da Scholes per le macchine da scrivere a martelletto (non elettrica) che dovevano essere «veloci ma
non troppo» → utilizzo di tutte e 10 le dita (perché altrimenti sarebbe saltata, a differenza il computer è molto
più reattivo) → es. Olivetti
– La disposizione dei tasti evita gli incastri tra martelletti Malgrado ciò la tastiera Qwerty ha (quasi) la totalità
del mercato
Nata come efficiente e funzionale → MA è una distribuzione di tasti inefficiente attualmente!!! è un’istituzione
tecnologica → portata avanti anche dalle imprese più innovative
Il caso della tastiera Dvorak → sarebbe molto più efficiente
– Disposizione più razionale dei tasti, che limita gli spostamenti delle dita e accelera lo scrivere (non essendovi
più necessità di rallentare parzialmente), privilegia le «dita dominanti», ovvero indice e medio.
Malgrado ciò la tastiera Qwerty ha (quasi) la totalità del mercato
Riprende la metafora: Come si esce dal bosco?:
Non ci sono segnali → il set informativo rimane stabile, no segnali dall’esterno
→ condizione di ignoranza: non sappiamo neanche cosa non sappiamo
criterio razionale per uscire? difficile perché no informazioni
carattere procedurale → no dati da osservare e elaborare
in assenza di informazioni è ragionevole scegliere una via e continuare per quella via, salvo non emergano
informazioni per cambiarla
dinamiche inerziali che ci portano a prendere un sentiero → procedura decisionale pur in assenza di
informazioni → ritualistica, ma no al di fuori del controllo
procedura ragionevole per agire → razionalità procedurale: modello stilizzato per studiare gli attori → trattarli
come se fossero razionali → procedura razionale di prendere una strada e non cambiarla (si basa sulla logica
stessa e non su dati empirici perché non ho segnali)
Altri tipi ma non utilizzabili → razionalità strumentale (Weber)→ effetti e scelte secondo max utile o rispetto a
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