Ferrovia Sassari – Alghero: quale futuro?

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Tutti uniti: quel progetto va rimodulato subito, elettrificare l’intera linea, far passare il tramtreno in città. Collegare Alghero, Sassari e l’Aeroporto.

 

“Il progetto della ferrovia va subito rimodulato sulla base di un’intesa Comune-Regione-Stato, va elettrificata l’intera linea, utilizzata un’infrastruttura tipo tram-treno che consenta la penetrazione in città, fino a Calabona, per una efficace connessione Alghero centro – Aeroporto – Sassari. Siamo ancora in tempo e ci sono le risorse”. E’ la sintesi che ha tratto ieri nelle conclusioni Mario Bruno, socio fondatore dell’associazione Maestrale che ha promosso l’incontro dibattito “Ferrovia Sassari-Alghero: quale futuro?” tenutosi ieri (giovedì) al Quarter.

 

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Una sala che si è rivelata troppo piccola per contenere la partecipazione straordinaria di cittadini, comitati e associazioni. Al tavolo dei relatori, coordinati da Gabriella Esposito, vicepresidente dell’associazione, si sono alternati gli studiosi Enrico Fedeli del Politecnico di Torino e Alessio Sanna algherese esperto in materia, da anni a Torino, oltre a Rosario Musmeci coordinatore del comitato metrotramvia di Sassari e all’assessore comunale Roberto Corbia. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Raimondo Cacciotto e del presidente del consiglio comunale Mimmo Pirisi, si è entrati sul tema con Enrico Fedeli: “la Sassari-Alghero, ferrovia a torto percepita come ‘secondaria’ e ‘poco utile’ – ha sottolineato – è stata nel tempo relegata ai margini della città, con la dismissione del tracciato per il porto, e mai davvero sfruttata: i tempi di percorrenza del 2025 sono pressocché identici a quelli di 40 anni prima.

L’asse avrebbe in realtà un potenziale enorme e tutti i piani degli ultimi 30 anni indicano la stessa direzione: la conversione della linea in tramtreno che possa, usando un solo mezzo senza cambi, collegare Alghero centro e i suoi quartieri con Fertilia, l’aeroporto, il centro e i vari quartieri di Sassari. Il progetto a idrogeno – ha concluso Fedeli – rappresenta un’anomalia in questo disegno, perché va nella direzione opposta”.

 

Un appello all’unità del nord-ovest è stato quello di Alessio Sanna che ha auspicato, tra le altre cose, la creazione di un organo di pianificazione trasportistica. “I progetti non devono più essere scatole esplorabili solo all’ultimo momento ma hanno necessità di nascere da, con e per i territori” ha detto Sanna. Per Rosario Musmeci “la ferrovia a scartamento ridotto che collega Alghero,  Sassari e Sorso costituisce, di fatto, l’asse principale portante di  un sistema che, passando da ferroviario a tranviario attraverso l’elettrificazione della rete ed il vettore Tram Treno, permetterebbe di collegare direttamente i centri delle città di Alghero, Sassari, Sorso e di connettere attraverso la realizzazione di nuove tratte, l’Aeroporto di Fertilia ed i quartieri “periferici” e le Borgata presenti sul territorio, contribuendo a connettere la Città Metropolitana”.

 

Infine, l’assessore Roberto Corbia, pur sposando l’idea emersa durante il convegno, ha posto l’accento sull’importanza di non perdere comunque le ingenti risorse del PNRR: 320 milioni di euro. ha mostrato apertura nel richiedere la rimodulazione del progetto al Ministro Salvini.

Gabriella Esposito, dopo un interessante e qualificato dibattito, ha sottolineato l’importanza del convegno, partecipato anche da politici di diversi schieramenti, non divisi per tifoserie, ma capaci di analizzare il tema e proporre soluzioni condivise.

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