Diplomazia e star: la cena italiana di Re Carlo: «Non vedo l’ora di essere in Italia con Camilla»

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di
Enrica Roddolo

Divi e star come Helen Mirren e David Beckham, imprenditori e amici del re come Federico Marchetti e Carlo Petrini di Slow Food alla cena dell’Ambasciatore d’Italia Inigo Lambertini con la King’s Foundation

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«Grazie di cuore». Re Carlo prima di alzare il calice per il brindisi ha parlato in italiano, come in italiano ha iniziato il discorso alla cena organizzata nella sua tenuta di campagna nelle Cotswold, a Doughton, Tetbury. «Buonasera e un caloroso benvenuto ad Highgrove», ha scandito il sovrano prima di ringraziare l’Ambasciatore d’Italia a Londra, Inigo Lambertini, il divo appassionato di gastronomia Stanley Tucci e lo chef Francesco Mazzei per il loro «impegno congiunto per organizzare una serata italiana davvero unica». Concedendosi anche una battuta «spero che alla fine si parleranno ancora!». 

Serata Black Tie, in abito da sera. In tavola, le specialità italianissime, così amate dal re: salumi, patè toscano, coppa, panzanella, ravioli di ricotta e porchetta. Piatti italiani, ma realizzati con materie prime rigorosamente British: la porchetta dal Suffolk, e i ravioli con le erbette della tenuta del re e la passata di pomodoro dell’isola di Wight. E per finire Zuppa inglese e biscotti. Piatti preceduti dagli aperitivi del mixologist italiano Alessandro Palazzi. 




















































Il re ha parlato con la sua voce profonda, calda, così diversa dal cristallino Queen’s English di Elisabetta II. E l’ha fatto davvero col cuore di un uomo da sempre innamorato dell’Italia, in tutte le sue sfaccettature, dal cibo all’arte e allo stile di vita. Lo si è capito quando il sovrano ha fatto riferimento alle «infinite e affascinanti discussioni attorno a ogni cena di famiglia in Italia». Con gli occhi che tradivano tutta la sua genuina ammirazione persino per la quotidianità del nostro modo di vivere, all’italiana. 

E a proposito della prossima Visita di Stato a Roma, Ravenna e da papa Francesco a inizio aprile, con la regina Camilla, Carlo ha ammesso che «dire che non vediamo l’ora (di essere in Italia) è concedersi un po’ di understatement British… I nostri due Paesi condividono così tanti legami, tra la nostra gente, le nostre culture». 

Per celebrare la passione italiana di Carlo, i reali si sono così uniti ieri sera all’Ambasciatore d’Italia a Londra con la signora Maria Grazia Lambertini, e a Lord Edward Llewellyn Ambasciatore britannico a Roma, per una serata nel nome dello Slow food e della Slow Fashion. Invitati personalità e imprenditori che hanno abbracciato quella sostenibilità tanto cara al re, oltre agli ambassadors della King’s Foundation, a partire dal calciatore David Beckham con la moglie Victoria, Sir Rod Stewart e Sienna Miller. Alla serata anche l’attrice Helen Mirren che interpretò la regina in The Queen.

«Non riesco quasi a credere che siano passati 21 anni da quando parlai alla conferenza Terra Madre di Carlo Petrini a Torino, dedicata alla causa dello Slow Food di cui gli italiani sono i pionieri – ha continuato il re -. E sono felice che nelle successive due decadi un tema che forse allora era di nicchia sia ora al centro della discussione su di un futuro sostenibile per il nostro pianeta», ha detto il re che ieri ha incontrato in privato l’amico Petrini. 

Cosa vi siete detti, Petrini? «Abbiamo preso un té e gli ho parlato del progetto di Slow Food UK per tutelare 500 prodotti, come i nostri presidi… e gli ho portato il mio libro Terra Futura scritto con papa Francesco che vedrà in Vaticano: sono due cari amici».

Petrini è arrivato ad Highrove con l’architetto Stefano Boeri che aveva conosciuto Carlo fra le macerie di Amatrice: «Avevamo appena ricostruito la mensa e il sovrano in visita nelle zone terremotate volle fermarsi ad assaggiare l’amatriciana, poi l’ho rivisto a una tavola rotonda sull’architettura sostenibile», racconta al Corriere. Quando Carlo visitò il Piemonte invitato da Petrini a visitare l’Accademia del gusto di Pollenzo e poi a Terra Madre, era solo principe di Galles, e ascoltò con molto interesse tutti gli agricoltori e i produttori, quasi a voler annotare mentalmente i problemi di ciascuno. 

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Ieri, circondati dal magnifico giardino di Highgrove, la residenza georgiana che Carlo acquistò da principe di Galles nel 1980 da Maurice Macmillan, figlio dell’ex primo ministro Harold Macmillan, gli ospiti della serata, prima di sedersi a tavola per gustare piatti realizzati con materie prime quintessentially British, dagli orti di Highgrove Gardens (ma declinati all’italiana), hanno potuto seguire studenti e diplomati della King’s Foundation al lavoro su ricami d’arte e altri saperi di moda. E’ la fondazione voluta da Carlo nel 1990 che offre corsi a 15 mila studenti l’anno per tramandare antichi saperi e generare opportunità di lavoro nello spirito di quell’attenzione alle comunità che è il faro, da sempre, di Carlo. 

«Il buon cibo unisce le persone e quel che decidiamo di mangiare ci definisce come famiglie, comunità, Paesi», ha continuato il re. «E’ qualcosa che lega le generazioni, perché le ricette sono tramandate , ed è “edible art” arte da gustare come dici tu Stanley!». Aggiungendo che «come produciamo il nostro cibo e certamente anche la nostra moda è strettamente legato al futuro del nostro pianeta». La moda sostenibile è uno dei focus della Sustainable Markets Initiative lanciata da re Carlo per guidare il mondo delle imprese su un percorso ecologico. E alla guida della task force moda del re c’è l’italiano Federico Marchetti, alla cena seduto accanto a Camilla. 

«Quale onore, accanto alla regina consorte», racconta Marchetti, board member di Highgrove e trustee della King’s Foundation, che conosce bene il re. E racconta: «Felice di aver lavorato con l’Ambasciata alla parte moda, anzi “slow fashion” della serata». 

Con Marchetti ieri sera c’erano Renzo Rosso «non vedo l’ora di incontrarlo ho così tanti argomenti sostenibili di cui discutere con Carlo» e Claudio Roveda di HModa «la prima volta che incontro il sovrano, a dir poco emozionato» . Sono i due imprenditori appena entrati nel team di Marchetti.  Alla serata anche Brunello Cucinelli, che fa parte della task force moda del re con Giorgio Armani e Prada rappresentata alla serata da Lorenzo Bertelli. Assieme ad altre personalità del mondo della moda e dell’impresa come Donatella Versace e Andrea Illy e Stefano Domenicali.

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7 febbraio 2025 ( modifica il 8 febbraio 2025 | 00:03)

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