Il fine settimana della città e dei territori dell’entroterra è più ricco e variegato che mai. Sono tanti gli appuntamenti da non perdere e tra cui scegliere. Non mancano le occasioni d’incontro, le mostre, gli appuntamenti a teatro, le passeggiate tra i luoghi cari a Fellini e quelli più suggestivi che impreziosiscono il territorio. Scopriamo insieme l’offerta per il fine settimana, dal centro città senza tuttavia trascurare i borghi dell’entroterra.
Si mangia e si beve
Nel fine settimana di Bellaria Igea-Marina, a partire da sabato 8 febbraio all’interno della cornice dell’Isola dei Platani torna una delle manifestazioni più apprezzate della città: la Fiera di Sant’Apollonia. La tradizionale kermesse, attraverso la quale celebrare la Santa Patrona, svariate opportunità di intrattenimento: stand gastronomici, luna park ma anche oggettistica, abbigliamento, collezionismo e artigianato. Non mancheranno spettacoli musicali, esibizioni di ballo a cura di alcune scuole del territorio ed animazione per i più piccoli e le famiglie.
Appuntamento a teatro
Spazio nel fine settimana di Rimini all’opportunità di trascorrere qualche ora piacevole a teatro. A tal proposito, non soltanto il weekend ma l’intero mese di febbraio del Teatro degli Atti è all’insegna delle arti performative. A partire da domenica 2 e fino a domenica 23 febbraio, il palcoscenico della struttura è pronto ad accogliere ed essere travolto da un susseguirsi di spettacoli con i quali intrattenere adulti e piccini.
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Ma non è tutto. Sabato 8 febbraio le “Signorine Buonasera” sono pronte a dirigersi verso gli spazi del Teatro Cast Oro che per l’occasione assumerà i “tratti” d’una Torino del passato (1954) ed accoglierà il trascorso, le vicissitudini e le speranze di tre donne le vite di tre donne differenti tra loro ma al tempo stesso tanto simili. Calcando il palcoscenico, le “Signorine Buonasera” accenderanno i riflettori su un mosaico di circostanze come ad esempio i cambiamenti che hanno attraversato ed investito le telecomunicazioni italiane del passato ma anche i cambiamenti che hanno plastificato la donna di spettacolo intesa cpome essere esteticamente impeccabile ed “inarrivabile” per le donne comuni, destinate ad accettare la presenza delle Signorine Buonasera per l’appunto, tra i desideri dei propri mariti e ancora tanto altro.
Incontri e manifestazioni
Il quartiere fieristico della città, nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 febbriao manterrà ancora le connotazioni orientali assunte in occasione del “Festival dell’Oriente”, pronto ad accogliere all’interno dei propri spazi coloro che vorranno concedersi del tempo scandito da danze tipiche, esibizioni, cerimonie tradizionali, mostre, attività e tanto altro. Un’occasione attraverso la quale sarà possibile entrare in contatto con l’energia, la bellezza ed il fascino del mondo orientale; in cui tradizione e modernità si fondono, tra colori, musiche e profumi di terre lontane.
Nel fine settimana della città, spazio anche ad occasioni di incontro e dialogo. A tal proposito, presso il Museo della Città prosegue l’appuntamento con la rassegna letteraria “A spasso con i libri”, un’occasione per immergersi nel pomeriggio di domenica 9 febbraio tra le pagine del giornalista Gigi Riva e la “Ingordigia” dei “broker dei vip”; a seguire, sarà la volta di Tommaso Panozzo e Gianni Morolli che raggiungeranno la Sala degli Arazzi della struttura con “La corsa più bella del mondo, la Mille Miglia in Romagna”.
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Escursioni e visite guidate
Per proseguire l’anno nel migliore dei modi c’è soltanto una cosa da fare: immergersi nella bellezza. Sono numerose le opportunità di visite guidate in città all’insegna dell’arte e della cultura per il fine settimana. Per scoprire le bellezze del centro storico è possibile scegliere fra diverse visite guidate, tra Fellini Museum, Domus del Chirurgo, Part- Palazzi dell’Arte e Teatro Galli. Dunque, cogli senza alcuna esitazione l’opportunità di scoprire i luoghi più suggestivi e “Le Meraviglie di Rimini”. Un percorso gennaio, che spazierà dalla Rimini romana tra Arco di Augusto, Anfiteatro, Domus del Chirurgo (in esterna) e Ponte di Tiberio a quella rinascimentale con il Tempio Malatestiano e Castel Sismondo (in esterna), passando tra le vie del centro storico, in Piazza Cavour con il rinnovato Teatro Galli fino a raggiungere il Cinema Fulgor, la cui storia è in parte legata al noto regista Federico Fellini a cui è dedicato il nuovo museo Fellini. Un tour da percorrere tutto d’un fiato.
Nel fine settimana della città, nel pomeriggio di sabato 8 febbraio sarà inoltre possibile concedersi del tempo alla scoperta d’una Rimini Medievale: un itinerario alla scoperta della città e delle vicende che la “caratterizzarono” al tempo del Medioevo.
Spostandoci poi nell’entroterra, l’Unione dei Comuni della Valmarecchia per valorizzare e fare conoscere a cittadini e turisti i geositi della Valmarecchia, propone per la stagione autunnale un ricco calendario di escursioni tra cui scegliere e cimentarsi, da eseguire a piedi o in bicicletta.
Mostre
Nel fine settimana ampio spazio anche alla bellezza e alla cultura artistica. Sono numerose le mostre a Rimini e provincia da visitare e ammirare.
A Rimini, un’esposizione permanente con l’ambizione di diventare per il pubblico di tutto il mondo, il luogo dove potere incontrare e riscoprire l’universo inimitabile di Federico Fellini. “Fellini Museum” è, infatti, il più grande progetto museale dedicato al regista riminese che coniuga la poesia del cinema felliniano con le tecnologie e lescelte urbanistiche più innovative. Un museo diffuso su tre spazi: CastelSismondo, Piazza Malatesta, la grande area urbana con porzioni a verde, arene per spettacoli, installazioni artistiche come il Bosco dei nomi e il Palazzo del Fulgor, dove a piano terra ha sede il cinema, mentre i piani superiori sono spazi deputati all’informazione, allo studio e alla ricerca con l’Archivio digitale, la stanza delle parole, il Cinemino, il Convivio, mentre altre visioni felliniane si succedono al terzo piano. Un Museo dell’immaginario che interpreta il cinema del regista non come opera in sé conclusa, ma come chiave del “tutto si immagina”.
A partire da sabato 30 novembre e fino a domenica 9 febbraio, gli spazi del Museo della Città sono pronti ad accogliere i “colpi di colore” ed “Il senso del tempo” dell’artista Maurizio Minarini, uno tra i protagonisti più significativi del panorama artistico riminese. L’esposizione, costituita da una selezione accurata delle opere dell’artista, attraverso pennellate lievi e colori tenui racconta in maniera “essenziale” il proprio legame con la città di Rimini, restituendone una visione unica e personale. In particolare, attraverso il “minimalismo” della proprio pittura, l’artista rivolge allo spettatore un invito a rallentare, ad osservare attentamente il mondo che ci circonda e a riscoprirne la bellezza, celata nei dettagli più semplici.
Ma non è tutto. In occasione delle celebrazioni per l’anniversario di nascita del Maestro, gli spazi museali presenti in città saranno accessibili in maniera totalmente gratuita (compreso il Fellini Museum con le sue sedi di Castel Sismondo e del Palazzo del Fulgor). A partire da sabato 18 gennaio e fino a domenica 2 marzo troverà spazio presso il Palazzo del Fulgor a “I disegni di Federico Fellini nella collezione di Danilo Donati”, un’esposizione costituita da 27 disegni eseguiti a biro o con pennarelli colorati e realizzati su carta di formati differenti o tovaglioli di stoffa da ristorante ed appartenenti a Danilo Donati, uno tra i più apprezzati e celebri scenografi e costumisti del panorama cinematografico italiano. Ma non è tutto, poiché la mostra è uno strumento attraverso la quale il celebre artista tramite i propri pennarelli rende omaggio al maestro Fellini e al tempo stesso “esaltandone” il proprio rapporto di complicità e confidezionale (oltre alla collaborazione professionale).
A Riccione, gli spazi di Villa Mussolini a partire da sabato 23 novembre e fino a domenica 6 aprile accolgono o meglio, “mettono in mostra” la fotografia moderna Jacques Henri Lartigue e André Kertész: un’occasione senza precedenti per immergersi nel mondo di questi due artisti che, pur seguendo percorsi personali distinti, sono stati in grado di catturare l’intensità e la poesia dell’esistenzsa quotidiana. Un itinerario costituito e “scandito” da oltre cento scatti inediti ed iconici, che mette a confronto (e al tempo stesso in parallelo) le opere dei due “Maestri”, ciascuno a proprio modo e fondamentale per l’evoluzione della fotografia moderna. Jacques Henri Lartigue (fotografo francese) è rinomato per i propri scatti spensierati e carichi di vitalità, tramite i quali “dare voce” alla bellezza effimera dell’esistenza attraverso immagini che celebrano momenti di gioia e leggerezza. Dal canto suo, il fotografo ungherese André Kertész ha indagato le sfumature della realtà con un occhio raffinato, alla ricerca di ombre, luci e geometrie urbane che rivelano l’aspetto più introspettivo della vita moderna.
Spostandoci nell’entroterra, a partire da sabato 6 aprile gli spazi della sala Pro loco “Ex asilo Don Matteo del Monte” della cittadina di Monte Colombo, attraverso gli scatti “Tracce di Memoria” sono pronti a “mettere in mostra” le tradizioni contadine della Valconca degli Anni 50. Un susseguirsi di scatti (oltre 50) all’interno dei quali sono raffigurati alcuni giovani del luogo “a bordo” di carri allegorici durante le Feste dell’Uva del tempo nelle località limitrofe. E ancora, raffigurazioni di giovinette, ambasciatrici di prodotti del territorio, come l’uva ed il vino. La mostra, tuttavia, costituisce un’occasione per riflettere anche circa il processo di emancipazione della donna, nonchè preludio ai movimenti degli anni Sessanta e al tempo stesso in merito alle battaglie per l’ottenimento di alcuni diritti, come la pensione per i lavoratori della terra.
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