08.13 – giovedì 6 febbraio 2025
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il xda approva i risultati consolidati preliminari al 31 dicembre 2024. La forza del franchise spinge la performance del core business con un mix di ricavi di qualità e proietta la banca oltre i target. Utile netto pari a euro 1.951 milioni sostenuto da un’eccellenza operativa e in crescita del +16,9% a/a per la parte relativa all’attività caratteristica1.
Progressiva creazione di valore con oltre 1 miliardo di euro di dividendi (0,86 euro per azione; 75% pay-out ratio su utile ante imposte), corrispondente a un dividend yield del 14%2, tra i più elevati nel settore.
Cet1 ratio fully loaded al 18,2%3, con un elevato buffer di capitale (oltre 700 punti base rispetto al requisito di coefficiente tier 1).
Forte di una rete commerciale competitiva, eccellente redditività e solidità patrimoniale, mps è pronta per realizzare un processo di sviluppo industriale attraverso un’innovativa business combination con mediobanca per la nascita di un nuovo campione nazionale, a beneficio di tutti gli stakeholder.
In crescita del 10,8% a/a il risultato operativo lordo a 2.165 milioni di euro, grazie sia all’incremento dei ricavi (+6,2% a/a), caratterizzati da una forte componente di commissioni, che a un efficace controllo dei costi operativi (+1,4% a/a), con una riduzione dei costi non-hr (-3,5% a/a), che ha permesso di contenere in gran parte l’impatto del nuovo contratto nazionale.
Cost/income al 46%, in riduzione rispetto a dicembre 2023 (49%).
Margine di interesse pari a 2.356 milioni di euro, in crescita del +2,8% a/a e con una dinamica resiliente nel 4° trimestre (-1,3% t/t) in uno scenario di tassi di interesse in diminuzione.
Forte incremento delle commissioni (+10,8% a/a), in accelerazione nel 4° trimestre (+4,9% t/t), con un rilevante contributo di wealth management e advisory (+19,0% a/a).
Raccolta totale4 in crescita per oltre 9 miliardi di euro nel 2024, con un significativo incremento nel 4° trimestre (+2,1% t/t) grazie al buon andamento di tutte le componenti.
Volumi degli impieghi performing5 supportati dalla crescita nel 4° trimestre (+1,3% t/t) con una dinamica a/a (-0,6%) migliore rispetto al mercato.
L’incremento a doppia cifra a/a delle erogazioni di mutui ipotecari (+26%), del credito al consumo (+21%) e dei flussi lordi di wealth management (+40%), conferma la forza di una rete commerciale capillare e performante.
Costo del rischio a 53 punti base, in linea con la guidance dell’anno.
Stock dei crediti deteriorati lordi a 3,7 miliardi di euro, con componente garantita oltre il 70%. npe ratio lordo al 4,5% e npe ratio netto al 2,4%. copertura complessiva dei crediti deteriorati al 48,5%.
Solida posizione di liquidità con una counterbalancing capacity non impegnata pari a 33 miliardi di euro e un’incidenza del funding bce sul totale passivo (7%) già in linea con il target al 2026 del nuovo piano industriale. lcr a 166% e nsfr a 134%.
1 Escludendo i rilasci netti di accantonamenti su fondi rischi e oneri nel 2023 e i positivi effetti netti delle imposte nel 2023 e nel 2024.
2 Sulla base del prezzo di chiusura di Borsa del 31 gennaio 2025.
3 Deducendo dal capitale, inclusivo dell’utile dell’esercizio, 1,083 mld di euro di dividendo 2024 proposto.
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I risultati di conto economico di Gruppo al 31 dicembre 2024
Al 31 dicembre 2024 il Gruppo ha realizzato ricavi complessivi per 4.034 mln di euro, in aumento
del 6,2% rispetto all’anno precedente.
Tale dinamica è da ricondurre principalmente alla crescita del margine di intermediazione primario,
che si pone in aumento sia sulla componente del margine di interesse (+2,8%) sia sulle commissioni
nette (+10,8%); in crescita anche gli altri ricavi della gestione finanziaria (+21,6%), impattati
positivamente dalla significativa crescita del risultato di negoziazione.
Nel quarto trimestre 2024, margine di intermediazione primario in crescita (+1,0%) grazie alla
crescita delle commissioni nette (+4,9%) e alla resiliente dinamica del margine di interesse (-1,3%),
influenzata dallo scenario dei tassi. Ricavi complessivi leggermente inferiori rispetto al precedente
trimestre (-1,0%) a causa dei minori altri ricavi della gestione finanziaria e altri proventi e oneri di
gestione.
Il margine di interesse al 31 dicembre 2024 è risultato pari a 2.356 mln di euro, in aumento rispetto
al 2023 (+2,8%, pari a +63,7 mln di euro). La crescita è stata guidata prevalentemente dal maggior
contributo dei rapporti con banche centrali, dei derivati di copertura e del portafoglio titoli. In
particolare, nei rapporti con banche centrali, al 31 dicembre 2024 è stato contabilizzato un beneficio
netto pari a 143 mln di euro, rispetto al costo netto di 70 mln di euro del 2023. Tale andamento
riflette, tra le altre cose, la dinamica della posizione netta verso BCE, passata da un saldo medio
passivo pari a 1,5 mld di euro nel 2023 ad un saldo medio attivo di 4,9 mld di euro nel 2024, grazie
all’ottimizzazione del costo complessivo del funding. Le positive dinamiche sopra citate hanno più
che compensato il maggior costo delle emissioni obbligazionarie, principalmente a seguito del
rinnovato ricorso al mercato istituzionale, e i tassi passivi più elevati registrati sui rapporti con
clientela soprattutto nel primo semestre 2024.
Il margine di interesse del quarto trimestre 2024 risulta lievemente inferiore rispetto al trimestre
precedente (-1,3%, pari a -7,6 mln di euro), con un resiliente spread commerciale anche grazie
all’efficace gestione del costo della raccolta commerciale.
Le commissioni nette al 31 dicembre 2024, pari a 1.465 mln di euro, evidenziano una significativa
crescita rispetto a quelle consuntivate nell’anno precedente (+10,8%), riconducibile all’ottima
performance dell’attività di gestione/intermediazione e consulenza (+19,0%, pari a +113,7 mln di
euro) e alla positiva dinamica dell’attività bancaria commerciale (+4,1%, pari a +29,7 mln di euro).
Nel dettaglio, nella prima area commissionale è aumentato l’apporto della distribuzione e gestione
portafogli (+30,1%, pari a +109,7 mln di euro) e dei prodotti assicurativi (+8,5%, pari a +16,3 mln di
euro). Nell’area bancaria commerciale hanno agito in positivo le commissioni su garanzie (+28,9 mln
di euro) e le altre commissioni nette (+12,4 mln di euro) in parte bilanciate dalle minori commissioni
sui conti correnti (-16,4 mln di euro) in relazione alla riduzione da parte della banca delle spese di
tenuta conto applicate alla clientela, e sul servizio bancomat e carte di credito (-10,1 mln di euro).
Il risultato del quarto trimestre dell’esercizio 2024 ha mostrato un incremento rispetto al trimestre
precedente (+4,9%) grazie alla crescita sull’attività bancaria commerciale (+8,1%).
I dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni ammontano a 93 mln di euro e
risultano in calo di 14 mln di euro rispetto al 2023, in relazione principalmente alla minore
contribuzione delle società assicurative. Il risultato del quarto trimestre 2024 registra una flessione
di 1,1 mln di euro rispetto al trimestre precedente.3COMUNICATO STAMPA
Il risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli
utili da cessioni/riacquisti al 31 dicembre 2024 ammonta a 115 mln di euro, in crescita rispetto ai
valori registrati nell’anno precedente (+47,9 mln di euro), con un contributo del quarto trimestre 2024
in flessione rispetto al trimestre precedente (-10,8 mln di euro).
Al 31 dicembre 2024 gli oneri operativi sono risultati pari a 1.869 mln di euro, in crescita rispetto
al 31 dicembre 2023 (+1,4%) per gli impatti del rinnovo del CCNL sulle spese per il personale,
parzialmente compensati dalla continua ottimizzazione delle altre spese amministrative (-3,8%
rispetto al 2023); anche il risultato del quarto trimestre 2024 evidenzia un aumento (+2,0%) rispetto
al trimestre precedente. Esaminando in dettaglio i singoli aggregati emerge quanto segue:
– le spese per il personale, che ammontano a 1.229 mln di euro, risultano superiori rispetto
a quanto registrato nell’anno precedente (+4,2%) a seguito dei maggiori oneri conseguenti
al rinnovo del CCNL dei bancari avvenuto nel novembre 2023. Il dato del quarto trimestre
2024 risulta in crescita rispetto al trimestre precedente (+0,5%) a causa del secondo aumento
delle retribuzioni previsto dal citato CCNL, con decorrenza a partire dal 1°settembre 2024;
– le altre spese amministrative, che ammontano a 469 mln di euro, risultano in flessione
rispetto al 31 dicembre 2023 (-3,8%), grazie anche alla messa a regime di un rigoroso
processo di governo della spesa e la focalizzazione sulle azioni di ottimizzazione dei costi.
Le altre spese amministrative del quarto trimestre 2024 sono in crescita rispetto al trimestre
precedente (+4,8%), riflettendo la tipica stagionalità dell’ultimo trimestre dell’anno;
– le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali ammontano a 171 mln di
euro al 31 dicembre 2024 e risultano in flessione rispetto al 31 dicembre 2023 (-2,5%); il
contributo del quarto trimestre 2024 risulta in crescita rispetto al trimestre precedente
(+5,4%) in conseguenza della svalutazione di alcuni software e diritti d’uso.
Per effetto delle dinamiche sopra descritte, il risultato operativo lordo del Gruppo è pari a 2.165
mln di euro, in crescita rispetto al 31 dicembre 2023 (pari a 1.954 mln di euro). Il contributo del
quarto trimestre (pari a 520 mln di euro) risulta in flessione rispetto al trimestre precedente (pari a
539 mln di euro) per le dinamiche sopra citate.
Al 31 dicembre 2024 il Gruppo ha contabilizzato un costo del credito clientela pari a 410 mln di
euro, in riduzione rispetto ai 440 mln di euro rilevati nell’anno precedente. Il dato del quarto trimestre
2024 è pari a 109 mln di euro, rispetto ai 96 mln di euro del trimestre precedente.
Al 31 dicembre 2024 il tasso di provisioning, espresso come rapporto tra il costo del credito
clientela e la somma dei finanziamenti clientela e del valore dei titoli rivenienti da operazioni di
cessione/cartolarizzazione di crediti non performing, è pari a 53 bps, risultando sostanzialmente
stabile rispetto al 30 settembre 2024 (pari a 52 bps) e in miglioramento rispetto ai 57 bps al 31
dicembre 2023.
Il risultato operativo netto del Gruppo al 31 dicembre 2024 è pari a 1.748 mln di euro, in forte
crescita rispetto al risultato di 1.511 mln di euro registrato al 31 dicembre 2023. Il risultato del quarto
trimestre 2024 è pari a 409 mln di euro rispetto al risultato di 442 mln di euro del trimestre
precedente.
Alla formazione del risultato di esercizio concorrono anche le seguenti voci:
4COMUNICATO STAMPA
– altri accantonamenti netti al fondo rischi e oneri pari a -68 mln di euro al 31 dicembre
2024, rispetto ai rilasci netti pari a 471 mln di euro contabilizzati nell’anno precedente
(riferibili, per la quasi totalità, al miglioramento nel profilo di rischio del contenzioso relativo a
informazioni finanziarie diffuse nei precedenti esercizi, conseguente alle positive sentenze
dell’ultimo trimestre del 2023). Il contributo del quarto trimestre 2024, pari a -32 mln di euro,
si confronta con i -22 mln di euro del trimestre precedente;
– altri utili (perdite) da partecipazioni pari a -1 mln di euro al 31 dicembre 2024 (-3 mln di
euro il risultato del 2023), con un contributo positivo del quarto trimestre pari a 3 mln di euro
(che si confronta con un risultato nullo conseguito nel trimestre precedente);
– oneri di ristrutturazione/oneri una tantum pari a -72 mln di euro, che si confrontano con
il contributo di -23 mln di euro del 2023; includono, in particolare, l’effetto dell’attualizzazione
degli oneri connessi alle uscite attraverso l’esodo o l’accesso al Fondo di Solidarietà e
l’impatto atteso dalla dismissione della controllata MP Banque, quest’ultimo per un importo
pari a -36 mln di euro, di cui -3 mln di euro rilevati nel quarto trimestre. Il risultato del quarto
trimestre 2024, pari a -14 mln di euro, risulta in lieve flessione rispetto al trimestre precedente
(pari a -17mln di euro);
– rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari pari a -78 mln di euro, di cui -75
mln di euro contabilizzati nel primo trimestre e costituiti dal contributo 2024 riconosciuto al
Fondo di garanzia dei depositi per le banche italiane del Gruppo (DGS) che, nel precedente
esercizio, era stato rilevato nel terzo trimestre; includono inoltre, nel quarto trimestre 2024, –
2 mln di euro riferibili alla quota stimata dell’onere di contribuzione al neo-costituito Fondo di
garanzia assicurativa dei rami vita a carico delle società distributrici del Gruppo. Nel 2023
era stato contabilizzato anche il contributo di -59 mln di euro per il Fondo di Risoluzione Unico
(SRF), non dovuto nel corrente esercizio;
– canone DTA pari a -61 mln di euro, in flessione rispetto a quanto registrato l’anno
precedente (pari a -63 mln di euro); in linea con il trimestre precedente il contributo del quarto
trimestre 2024. L’importo, determinato secondo i criteri del DL 59/2016 convertito in Legge
n. 119 del 30 giugno 2016, rappresenta il canone di competenza al 31 dicembre 2024 sulle
DTA (Deferred Tax Assets) trasformabili in credito di imposta;
– risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali pari a -27 mln
di euro (di cui -8 mln di euro registrati nel secondo semestre 2024) conseguente
all’aggiornamento semestrale delle valutazioni immobiliari, rispetto alla minusvalenza di -53
mln di euro contabilizzata nel 2023;
– utili (perdite) da cessione di investimenti, pari a +4 mln di euro al 31 dicembre 2024, con
un contributo del quarto trimestre positivo per 9 mln di euro per effetto del perfezionamento
della vendita di alcuni immobili; sostanzialmente nulli i risultati dell’anno precedente.
Per effetto delle dinamiche sopra evidenziate, l’utile di esercizio al lordo delle imposte del Gruppo
è pari a 1.445 mln di euro, rispetto all’utile ante imposte di 1.707 mln di euro registrato nel 2023
(che aveva beneficiato dei sopra citati rilasci netti nella voce degli accantonamenti ai fondi per rischi
e oneri). Il risultato del quarto trimestre 2024 è pari a 348 mln di euro, rispetto al risultato di 390 mln
di euro del trimestre precedente.
Le imposte sul reddito di esercizio registrano un contributo positivo pari a 506 mln di euro (345
mln di euro il contributo positivo al 31 dicembre 2023) imputabile principalmente alla rivalutazione
5COMUNICATO STAMPA
delle DTA, conseguente all’aggiornamento delle proiezioni reddituali del Gruppo effettuato a partire
dal secondo trimestre sulla base del nuovo piano industriale 2024-2028, al netto della fiscalità
relativa al risultato economico dell’esercizio.
A seguito delle dinamiche sopra descritte, l’utile di esercizio di pertinenza della Capogruppo
ammonta a 1.951 mln di euro al 31 dicembre 2024, che si compara a un utile di 2.052 mln di euro
conseguito nel 2023 (che aveva beneficiato dei sopra citati rilasci netti nella voce degli
accantonamenti ai fondi per rischi e oneri). L’utile del quarto trimestre è pari a 385 mln di euro (407
mln di euro l’utile del trimestre precedente).
Gli aggregati patrimoniali di Gruppo al 31 dicembre 2024
Al 31 dicembre 2024 i volumi di raccolta complessiva del Gruppo sono risultati pari a 197,2 mld di
euro, in aumento di 4,3 mld di euro rispetto al 30 settembre 2024, sia sulla raccolta diretta (+2,7 mld
di euro, di cui +2,1 mld di euro relativi ai conti correnti) sia sulla raccolta indiretta (+1,6 mld di euro).
L’aggregato si pone in aumento anche rispetto al 31 dicembre 2023 (+9,7 mld di euro), trainato
principalmente dalla raccolta indiretta (+6,4 mld di euro) e in misura minore anche dalla raccolta
diretta (+3,3 mld di euro).
La raccolta commerciale totale6, pari a 167,2 mld di euro7
, inclusiva dei depositi a clientela e della
raccolta indiretta, ha registrato una crescita rispetto a settembre 2024 (+2,1%) ed aumenta del
+5,8% rispetto a dicembre 2023.
I volumi di raccolta diretta si sono attestati a 94,0 mld di euro e risultano in aumento rispetto ai
valori di fine settembre 2024 (+2,7 mld di euro). La crescita è stata registrata sulle forme tecniche
dei conti correnti (+2,1 mld di euro), delle obbligazioni (+0,8 mld di euro) e delle altre forme di raccolta
diretta (+0,5 mld di euro), mentre diminuiscono i PCT (-0,8 mld di euro). Sostanzialmente stabili i
depositi a scadenza (+0,1 mld di euro).
L’aggregato risulta in crescita anche rispetto al 31 dicembre 2023 (+3,3 mld di euro). Nel dettaglio,
la dinamica è legata ad un incremento dei conti correnti (+1,7 mld di euro), depositi a scadenza (+1,2
mld di euro), altre forme di raccolta diretta (+0,3 mld di euro) ed infine dei PCT (+0,2 mld di euro). In
lieve flessione, invece, le obbligazioni (-0,2 mld di euro).
La raccolta diretta commerciale8 si è attestata a 74,3 mld di euro, in aumento di 2,9 mld di euro
rispetto a dicembre 2023 ed in aumento di 2,2 mld di euro rispetto a settembre 2024.
La raccolta indiretta si è attestata a 103,2 mld di euro, in crescita di 1,6 mld di euro rispetto al 30
settembre 2024, sia sul risparmio gestito (+0,5 mld di euro) sia sul risparmio amministrato (+1,1 mld
di euro). Entrambe le componenti beneficiano in particolare di un effetto mercato positivo.
Nel confronto con il 31 dicembre 2023 si assiste ad una crescita della raccolta indiretta di 6,4 mld di
euro, sia per la crescita del risparmio gestito (+3,0 mld di euro), legata principalmente ad un effetto
mercato positivo, sia per l’aumento del risparmio amministrato (+3,4 mld di euro).
6 Dati gestionali.
7 Esclusi PCT.
8 Conti correnti e depositi a tempo.
6COMUNICATO STAMPA
La raccolta indiretta commerciale9 si è attestata a 92,8 mld di euro, in aumento di 1,3 mld di euro
rispetto al 30 settembre 2024, a seguito della crescita del risparmio gestito (+0,4 mld di euro) e del
risparmio amministrato (+0,8 mld di euro).
Al 31 dicembre 2024 i finanziamenti clientela del Gruppo si sono attestati a 77,3 mld di euro, in
lieve aumento rispetto al 30 settembre 2024 (+0,7 mld di euro), grazie ai mutui (+0,3 mld di euro) e
agli altri finanziamenti (+0,8 mld di euro), mentre si pongono in lieve flessione i conti correnti (-0,2
mld di euro) e i PCT (-0,2 mld di euro).
L’aggregato si pone in crescita anche nel confronto con il 31 dicembre 2023 (+0,5 mld di euro).
Gli impieghi performing10, pari a 68,4 mld di euro, sono risultati in crescita del 1,3% rispetto al 30
settembre 2024, e in lieve calo del -0.6% rispetto a dicembre 2023.
Il totale finanziamenti clientela deteriorati del Gruppo al 31 dicembre 2024 è risultato pari a 3,7
mld di euro in termini di esposizione lorda, in flessione (-0,2 mld di euro) rispetto al 30 settembre
2024 e in aumento rispetto al 31 dicembre 2023 (+0,2 mld di euro). La flessione rispetto al 30
settembre 2024, che riguarda le sofferenze, è dovuta principalmente alle cessioni perfezionate nel
mese di dicembre.
Al 31 dicembre 2024 l’esposizione netta in termini di finanziamenti clientela deteriorati del
Gruppo si è attestata a 1,9 mld di euro, sostanzialmente stabile sia rispetto agli 1,9 mld di euro
registrati al 30 settembre 2024 sia agli 1,8 mld di euro del 31 dicembre 2023.
Al 31 dicembre 2024 la percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 48,5%, in
flessione rispetto al 30 settembre 2024, quando era pari al 49,9%, a seguito del citato
deconsolidamento dei portafogli ceduti (caratterizzati da livelli di copertura superiore alla media),
avvenuto nell’ultimo trimestre dell’anno. Tale effetto riguarda, in particolare, la percentuale di
copertura delle sofferenze, che passa dal 68,4% al 66,5%; in aumento, invece, la percentuale di
copertura delle inadempienze probabili, che passa dal 37,7% al 38,8%, in parte condizionato da
nuovi criteri di copertura (più elevati) su crediti di elevata vintage e, quella dei finanziamenti scaduti
deteriorati, che passa dal 22,8% al 26,3%, determinata dai diversi livelli di copertura delle garanzie
sottostanti.
Al 31 dicembre 2024 le attività in titoli del Gruppo sono risultate pari a 17,4 mld di euro, in calo
rispetto al 30 settembre 2024 (-0,4 mld di euro) in relazione alle attività finanziarie detenute per la
negoziazione (-0,8 mld di euro), mentre risultano in aumento le altre componenti e, in particolare, i
titoli verso clientela classificati al costo ammortizzato (+0,2 mld di euro).
L’aggregato risulta in aumento rispetto al 31 dicembre 2023 (+0,2 mld di euro) soprattutto in
relazione alla crescita registrata sulla componente dei titoli verso clientela classificati al costo
ammortizzato (+0,2 mld di euro), parzialmente bilanciata dalla flessione della componente delle
attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (-0,1 mld di euro);
sostanzialmente stabili le altre componenti.
Al 31 dicembre 2024, la posizione interbancaria netta del Gruppo si è attestata a 6,1 mld di euro
in impiego, superiore rispetto agli impieghi interbancari netti di 5,7 mld di euro del 30 settembre 2024
9 Dati gestionali.
10 Esclusi PCT.
7COMUNICATO STAMPA
e ai 2,2 mld di euro del 31 dicembre 2023. Sulla variazione rispetto al trimestre precedente (+0,4
mld di euro) impattano in egual misura i rapporti con banche centrali (+0,2 mld di euro) e la posizione
netta con banche (+0,2 mld di euro).
La variazione rispetto alla fine dell’anno precedente (+3,9 mld di euro) è principalmente riferibile
all’evoluzione dei rapporti con banche centrali. Nel dettaglio, la dinamica del 2024 è stata
caratterizzata da: (i) scadenze di tranche TLTRO per un importo di 5,5 mld di euro, e (ii) accesso ad
aste MRO e LTRO per circa 1,0 mld di euro, a fronte di un livello depo facility sostanzialmente in
linea con il fine anno precedente (-0,3 mld di euro).
Al 31 dicembre 2024 la posizione di liquidità operativa presenta un livello di counterbalancing
capacity non impegnata pari a 33,0 mld di euro, superiore sia rispetto al 30 settembre 2024 (pari
a 31,6 mld di euro) sia rispetto al 31 dicembre 2023 (pari a 29,8 mld di euro).
Al 31 dicembre 2024 il patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi risulta pari a 11,6 mld
di euro in aumento di 384 mln di euro rispetto al 30 settembre 2024, principalmente per effetto del
risultato positivo registrato nel trimestre.
Rispetto al 31 dicembre 2023 quando si attestava a 10 mld di euro, il patrimonio netto del Gruppo e
di pertinenza di terzi risulta in aumento di 1.670 mln di euro, principalmente per l’utile maturato
nell’esercizio 2024, pari a 1.951 mln di euro, in parte bilanciato dalla distribuzione nel maggio 2024
del dividendo su utili del 2023, pari a 315 mln di euro.
Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 31 dicembre 2024 il CET1 capital ratio fully loaded,
si è attestato al 18,2%, includendo l’utile di esercizio e deducendo dal capitale i dividendi maturati
nei primi dodici mesi assumendo un pay out ratio del 75% dell’utile ante imposte11; il total capital
ratio fully loaded è risultato pari a 20,5%.
*****
L’amministratore Delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena, Luigi Lovaglio, presenterà i risultati
in una conference call alle ore 9.00 CET del 6 febbraio 2025. Di seguito il link per collegarsi:
https://www.gruppomps.it/corporate-governance/offerta-pubblica-di-scambio-totalitaria-volontaria.html
*****
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Nicola Massimo Clarelli,
dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del “Testo unico delle disposizioni in materia
di intermediazione finanziaria” che l’informativa contabile contenuta nel presente
comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
*****
Il presente comunicato sarà disponibile sul sito web all’indirizzo www.gruppomps.it
11 La computabilità dell’utile, ridotto del dividendo, è subordinata all’approvazione della Banca Centrale Europea.
8COMUNICATO STAMPA
Per ulteriori informazioni:
Banca Monte dei Paschi di Siena SpA Media Relations Tel: +39 0577.296634 Image Building
Cristina Fossati, Anna Pirtali
Tel +39 02 89011300
ufficio.stampa@mps.it mps@imagebuilding.it
Investor Relations
Tel: +39 0577.299350
investor.relations@mps.it
9COMUNICATO STAMPA
Prospetti gestionali riclassificati
Allo scopo di consentire una più completa informativa sui risultati conseguiti al 31 dicembre 2024, di
seguito vengono rappresentati gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico consolidati
riclassificati approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Si precisa che la società di revisione sta completando la revisione legale del bilancio nonché le
attività finalizzate al rilascio dell’attestazione prevista dall’art. 26 (2) del Regolamento dell’Unione
Europea n. 575/2013 e dalla Decisione della Banca Centrale Europea n. 2015/656.
Il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 verranno sottoposti
all’approvazione del Consiglio di Amministrazione previsto per il 6 marzo 2025. Si segnala che
verranno messi a disposizione degli azionisti e del mercato, entro i termini di legge, il progetto di
bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 che verranno sottoposti all’esame
della società di revisione incaricata della revisione contabile del bilancio. Il bilancio d’esercizio verrà
sottoposto all’approvazione dell’Assemblea ordinaria prevista per il 17 aprile 2025.
Di seguito si fornisce informativa sulle principali aggregazioni e riclassificazioni sistematicamente
effettuate rispetto agli schemi di bilancio previsti dalla circolare n. 262/05.
Si evidenzia che a partire dal 30 giugno 2024, in considerazione delle trattative in essere con un
potenziale acquirente, la controllata Monte Paschi Banque S.A. (nel seguito MP Banque) è stata
classificata come un’unità operativa in dismissione e quindi valutata tenendo conto del prezzo di
cessione atteso, inferiore al suo valore netto contabile, ai sensi di quanto previsto dal principio
contabile IFRS 5. Alla data di riferimento della presente relazione la valutazione di MP Banque
secondo il citato principio ha comportato la rilevazione di un impatto di -36,4 mln di euro (al lordo del
relativo effetto fiscale) rilevato tra gli oneri di ristrutturazione; escludendo tale effetto, la controllata
ha contribuito in modo positivo all’utile di Gruppo per circa 14,4 mln di euro. Pertanto, al 31 dicembre
2024, per consentire la continuità con i commenti pubblicati e agevolare la comprensione degli
andamenti economici e patrimoniali rispetto ai trimestri del corrente anno e ai corrispondenti periodi
a raffronto, i costi ed i ricavi nonché gli attivi e i passivi riferiti alla contribuzione consolidata della
controllata MP Banque, ancorché classificata come unità operativa in dismissione ai sensi del
principio contabile IFRS 5, sono ricompresi linea per linea nelle singole voci economiche e
patrimoniali di pertinenza.
Si segnala, infine, che i dati patrimoniali ed economici del primo e terzo trimestre 2024 e i dati
comparativi dei corrispondenti periodi a raffronto riferiti alle collegate assicurative AXA MPS
Assicurazioni Danni S.p.A. e AXA MPS Assicurazioni Vita S.p.A., sono da queste stimati utilizzando
proxy o modelli di calcolo semplificati, stante la maggiore onerosità delle elaborazioni contabili in
vigenza dei principi contabili IFRS 17 e IFRS 9.
Conto economico riclassificato
La voce “margine di interesse” accoglie il saldo delle voci di bilancio 10 “interessi attivi e proventi
assimilati” e 20 “interessi passivi e oneri assimilati” e la quota relativa alla controllata MP Banque
pari a 35,1 mln di euro contabilizzata nella voce 320 “utile (perdita) delle attività operative cessate
al netto delle imposte”.
10COMUNICATO STAMPA
La voce “commissioni nette” accoglie il saldo della voce di bilancio 40 “commissioni attive”,
depurato del costo per rimborsi alla clientela (-1,3 mln di euro), ricondotto alla voce “altri
accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”, e il saldo della voce di bilancio 50 “commissioni
passive”. L’aggregato include inoltre la quota relativa alla controllata MP Banque pari a 8,9 mln di
euro contabilizzata nella voce 320 “utile (perdita) delle attività operative cessate al netto delle
imposte”.
La voce “dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni” comprende la voce di
bilancio 70 “dividendi proventi e simili” e la quota di pertinenza degli utili delle partecipazioni
collegate, pari a 75,2 mln di euro, inclusa nella voce di bilancio 250 “utili (perdite) delle
partecipazioni”. L’aggregato è stato, inoltre, depurato dei dividendi percepiti su titoli azionari diversi
dalle partecipazioni (+5,2 mln di euro), ricondotti alla voce “risultato netto della negoziazione, delle
valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti”.
La voce “risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e
degli utili da cessioni/riacquisti” comprende i valori delle voci di bilancio 80 “risultato netto
dell’attività di negoziazione”, 100 “utile (perdite) da cessione o riacquisto” depurata dal contributo dei
finanziamenti alla clientela (+0,5 mln di euro) e 110 “risultato netto delle altre attività e passività
finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico”, depurata dal contributo dei
finanziamenti alla clientela (-1,3 mln di euro) e dei titoli rivenienti da operazioni di
cessione/cartolarizzazione di crediti non performing (+0,5 mln di euro) ricondotti alla voce
riclassificata “costo del credito clientela”. Tale aggregato incorpora altresì i valori afferenti ai dividendi
percepiti su titoli azionari diversi dalle partecipazioni (+5,2 mln di euro) nonché la quota relativa alla
controllata MP Banque per +0,2 mln di euro contabilizzata nella voce 320 “utile (perdita) delle attività
operative cessate al netto delle imposte”.
La voce “risultato netto dell’attività di copertura” comprende la voce di bilancio 90 “risultato netto
dell’attività di copertura”.
La voce “altri proventi/oneri di gestione” accoglie il saldo della voce di bilancio 230 “altri
oneri/proventi di gestione” al netto di:
– recuperi di imposte indirette e tasse e altre spese che vengono ricondotti alla voce
riclassificata “altre spese amministrative” (222,1 mln di euro);
– recuperi di oneri di formazione, riclassificati a riduzione delle “spese per il personale” (1,4
mln di euro) e delle “altre spese amministrative” (1,2 mln di euro).
La voce incorpora, altresì, la quota relativa alla controllata MP Banque pari a -0,9 mln di euro
contabilizzata nella voce 320 “utile (perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte”.
La voce “spese per il personale” accoglie il saldo della voce di bilancio 190a “spese per il
personale” dalla quale sono stati scorporati oneri pari a 25,9 mln di euro, connessi alle uscite
attraverso l’esodo o l’accesso al fondo di solidarietà, ed oneri pari a 1,2 mln di euro relativi alla
chiusura della filiale di Shanghai, entrambi riclassificati alla voce “oneri di ristrutturazione/oneri una
tantum”. L’aggregato include, inoltre, il recupero di oneri di formazione (1,4 mln di euro) contabilizzati
in bilancio nella voce 230 “altri oneri/proventi di gestione” nonché la quota di costo relativa alla
controllata MP Banque pari a 9,7 mln di euro, contabilizzata nella voce 320 “utile (perdita) delle
attività operative cessate al netto delle imposte”.
11COMUNICATO STAMPA
La voce “altre spese amministrative” accoglie il saldo della voce di bilancio 190b “altre spese
amministrative” decurtato delle seguenti componenti di costo:
– oneri, pari a 75,3 mln di euro, introdotti a carico delle banche in forza dei meccanismi di tutela
dei depositi (DGS), ricondotti alla voce riclassificata “rischi e oneri connessi a SRF, DGS e
schemi similari”;
– oneri, pari a 2,2 mln di euro, riferiti al neo-costituito fondo di garanzia assicurativo dei rami
vita di cui alla legge del 30 dicembre 2023, n. 213;
– canone sulle DTA (Deferred Tax Assets) trasformabili in credito di imposta, per 61,3 mln di
euro, ricondotto alla voce riclassificata “canone DTA”;
– oneri, pari a 8,3 mln di euro, riferiti alle chiusure di sportelli e della filiale di Shanghai nonché
ad ulteriori iniziative progettuali previste dai commitment connessi agli aiuti di stato ricevuti
nel 2017, ricondotti alla voce riclassificata “oneri di ristrutturazione/oneri una tantum”.
La voce incorpora, inoltre, le imposte indirette e tasse e altre spese recuperate dalla clientela (222,1
mln di euro) e il recupero di oneri sostenuti per la formazione (1,2 mln di euro) contabilizzati in
bilancio nella voce 230 “altri oneri/proventi di gestione”, nonché la quota di costo relativa alla
controllata MP Banque per 13,7 mln di euro, contabilizzata nella voce 320 “utile (perdita) delle attività
operative cessate al netto delle imposte”.
La voce “rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali” ricomprende i valori delle
voci di bilancio 210 “rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali” e 220 “rettifiche/riprese di
valore nette su attività immateriali”. Dall’aggregato sono state scorporate rettifiche per -0,3 mln di
euro riferite alla chiusura di sportelli, ricondotte alla voce riclassificata “oneri di ristrutturazione/oneri
una tantum”. Vi è altresì ricompresa la quota delle rettifiche relative alla controllata MP Banque per
-2,3 mln di euro, contabilizzata nella voce 320 “utile (perdita) delle attività operative cessate al netto
delle imposte”.
La voce “costo del credito clientela” comprende le componenti economiche afferenti i
finanziamenti alla clientela delle voci di bilancio 100a “utili/perdite da cessione o riacquisto di attività
finanziarie valutate al costo ammortizzato” (+0,5 mln di euro), 110b “risultato netto delle attività e
passività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value” (-1,3 mln di euro), 130a “rettifiche e
riprese di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” (-
400,2 mln di euro), 140 “utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni” (-10,0 mln di euro)
e 200a “accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per impegni e garanzie rilasciate” (+3,9 mln
di euro). La voce comprende inoltre le componenti economiche afferenti i titoli rivenienti da
operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti non performing iscritte nella voce di bilancio 110b
“risultato netto delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value” (+0,5 mln di
euro). L’aggregato è stato integrato della quota di rettifiche nette (-3,4 mln di euro) e di
accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per impegni e garanzie rilasciate (+0,5 mln di euro)
relativi alla controllata MP Banque, contabilizzati nella voce 320 “utile (perdita) delle attività operative
cessate al netto delle imposte”.
La voce “rettifiche di valore nette deterioramento titoli e finanziamenti banche” comprende la
quota relativa ai finanziamenti alle banche (-6,0 mln di euro) della voce di bilancio 130a “rettifiche e
riprese di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” e la
12COMUNICATO STAMPA
voce di bilancio 130b “rettifiche e riprese di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie
valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva”.
La voce “altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” accoglie il saldo della voce di
bilancio 200 “accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” decurtato della componente relativa ai
finanziamenti clientela della voce 200a “accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per impegni
e garanzie rilasciate” (+3,9 mln di euro) che è stata ricondotta alla voce specifica “costo del credito
clientela”. La voce accoglie inoltre il costo per rimborsi alla clientela rilevato a decurtazione delle
“commissioni attive” per un importo pari a -1,3 mln di euro, nonché la quota relativa alla controllata
MP Banque per +0,5 mln di euro, contabilizzata nella voce 320 “utile (perdita) delle attività operative
cessate al netto delle imposte”.
La voce “altri utili (perdite) da partecipazioni” accoglie il saldo della voce di bilancio 250 “utili
(perdite) delle partecipazioni” decurtato della quota di pertinenza degli utili delle collegate pari a 75,2
mln di euro ricondotto alla voce riclassificata “dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle
partecipazioni”.
La voce “oneri di ristrutturazione/oneri una tantum” accoglie i seguenti importi:
– costi per 25,9 mln di euro connessi alle uscite attraverso l’Esodo o l’accesso al Fondo di
Solidarietà contabilizzati in bilancio nella voce 190a “spese per il personale”;
– oneri, pari a 10,2 mln di euro, riferiti alle chiusure di sportelli e della filiale di Shanghai nonché
ad ulteriori iniziative previste dai commitment connessi agli aiuti di Stato ricevuti nel 2017,
contabilizzati nelle voci 190a “spese per il personale” (-1,2 mln di euro), 190b “altre spese
amministrative” (-8,3 mln di euro), 210 “rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”
(-0,3 mln di euro);
– oneri per 36,4 mln di euro relativi alla perdita attesa dalla dismissione della controllata MP
Banque inclusi nella voce 320 “utile (perdita) delle attività operative cessate al netto delle
imposte”.
La voce “rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari” accoglie gli oneri connessi alle
contribuzioni ai sistemi di garanzia dei depositi (75,3 mln di euro) e al neo-costituito fondo di garanzia
assicurativo dei rami vita (2,2 mln di euro) di cui alla legge del 30 dicembre 2023, n. 213, rilevati
nella voce 190b “altre spese amministrative”.
La voce “canone DTA” accoglie gli oneri relativi al canone sulle DTA trasformabili in credito di
imposta rilevato nella voce 190b “altre spese amministrative”, per un importo pari a 61,3 mln di euro.
La voce “risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali” accoglie il
saldo della voce di bilancio 260 “risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e
immateriali”.
La voce “utili (perdite) da cessione di investimenti” accoglie il saldo della voce di bilancio 280
“utili (perdite) da cessione di investimenti” e la quota relativa alla controllata MP Banque per +1,0
mln di euro contabilizzata nella voce 320 “utile (perdita) delle attività operative cessate al netto delle
imposte”.
13COMUNICATO STAMPA
La voce “imposte sul reddito di esercizio” accoglie il saldo della voce 300 “imposte sul reddito di
esercizio dell’operatività corrente” e la quota relativa alla controllata MP Banque per -2,0 mln di euro
contabilizzata nella voce 320 “utile (perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte”.
La voce “utile (perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte” accoglie il saldo
della voce 320 “utile (perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte” che è stato
azzerato. Nel dettaglio, l’importo di -36,4 mln di euro riferito alla perdita attesa dalla cessione della
controllata MP Banque è stato riclassificato in “oneri di ristrutturazione/oneri una tantum” e, il risultato
di esercizio della controllata pari a +14,4 mln di euro, è stato ricondotto alle singole voci economiche
di pertinenza.
La voce “utile (perdita) di esercizio” accoglie il saldo della voce 330 “utile (perdita) di esercizio”.
Stato patrimoniale riclassificato
La voce dell’attivo “cassa e disponibilità liquide” ricomprende la quota relativa ai rapporti con
banche centrali della voce di bilancio 10 “cassa e disponibilità liquide”, integrata della quota di 780,5
mln di euro riferita alla controllata MP Banque, contabilizzata nella voce 120 “attività non correnti e
gruppi di attività in via di dismissione”.
La voce dell’attivo “finanziamenti banche centrali” ricomprende la quota relativa ai rapporti con
banche centrali delle voci di bilancio 40 “attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.
L’aggregato incorpora, inoltre, la quota riferita alla controllata MP Banque, pari a 4,7 mln di euro e
contabilizzata nella voce 120 “attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione”.
La voce dell’attivo “finanziamenti banche” ricomprende la quota relativa ai rapporti con banche
delle voci di bilancio 40 “attività finanziarie valutate al costo ammortizzato”, 20 “attività finanziarie
valutate al fair value con impatto a conto economico”. L’aggregato incorpora, inoltre, la quota riferita
alla controllata MP Banque, pari a 0,8 mln di euro e contabilizzata nella voce 120 “attività non correnti
e gruppi di attività in via di dismissione”.
La voce dell’attivo “finanziamenti clientela” ricomprende la quota relativa ai finanziamenti con
clientela delle voci di bilancio 20 “attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico”, 40 “attività finanziarie valutate al costo ammortizzato”, integrata della quota pari a 243,7
mln di euro riferiti alla controllata MP Banque, contabilizzata, nella voce 120 “attività non correnti e
gruppi di attività in via di dismissione”.
La voce dell’attivo “attività in titoli” ricomprende la quota relativa ai titoli delle voci di bilancio 20
“attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico”, 30 “attività finanziarie
valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva”, 40 “attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato”.
La voce dell’attivo “derivati” ricomprende la quota relativa ai derivati delle voci di bilancio 20 “attività
finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico” e 50 “derivati di copertura”.
La voce dell’attivo “partecipazioni” ricomprende la voce di bilancio 70 “partecipazioni”.
14COMUNICATO STAMPA
La voce dell’attivo “attività materiali e immateriali” ricomprende le voci di bilancio 90 “attività
materiali”, 100 “attività immateriali” e gli importi, pari a 32,6 mln di euro relativi alle attività materiali
e attività immateriali della voce di bilancio 120 “attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione”, di cui 16,4 mln di euro riferiti alla controllata MP Banque.
La voce dell’attivo “attività fiscali” ricomprende la voce di bilancio 110 “attività fiscali” e la quota,
pari a 1,1 mln di euro, relativa alla controllata MP Banque e contabilizzata nella voce 120 “attività
non correnti e gruppi di attività in via di dismissione”.
La voce dell’attivo “altre attività” ricomprende le voci di bilancio 60 “adeguamento di valore delle
attività finanziarie oggetto di copertura generica”, 130 “altre attività” e gli importi della voce 120
“attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” non ricondotti nelle voci precedenti per
un importo di 7,8 mln di euro, interamente riferito alla controllata MP Banque.
La voce del passivo “debiti verso clientela” ricomprende la voce di bilancio 10b “passività
finanziarie valutate al costo ammortizzato – debiti verso clientela”, la componente relativa a titoli
clientela della voce di bilancio 10c “passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – titoli in
circolazione” e gli importi della voce 70 “passività associate ad attività in via di dismissione” pari a
912,1 mln di euro ed integralmente riferibili alla controllata MP Banque.
La voce del passivo “titoli emessi” ricomprende le voci di bilancio 10c “passività finanziarie valutate
al costo ammortizzato – titoli in circolazione”, da cui è stata scorporata la componente relativa a titoli
clientela, e 30 “passività finanziarie designate al fair value”.
La voce del passivo “debiti verso banche centrali” ricomprende la quota della voce di bilancio 10a
“passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – debiti verso banche” relativa a rapporti con
banche centrali.
La voce del passivo “debiti verso banche” ricomprende la quota della voce di bilancio 10a “passività
finanziarie valutate al costo ammortizzato – debiti verso banche” relativa a rapporti con banche
(escluse le banche centrali) e gli importi della voce 70 “passività associate ad attività in via di
dismissione”, pari a 0,6 mln di euro, integralmente riferibili alla controllata MP Banque.
La voce del passivo “passività finanziarie di negoziazione per cassa” ricomprende la quota della
voce di bilancio 20 “passività finanziarie di negoziazione” depurata dagli importi relativi a derivati di
negoziazione.
La voce del passivo “derivati” ricomprende la voce di bilancio 40 “derivati di copertura” e la quota
relativa ai derivati della voce di bilancio 20 “passività finanziarie di negoziazione”.
La voce del passivo “fondi a destinazione specifica” ricomprende le voci di bilancio 90 “trattamento
di fine rapporto del personale”, 100 “fondi per rischi e oneri” e gli importi della voce 70 “passività
associate ad attività in via di dismissione” pari a 3,0 mln di euro ed integralmente riferibili alla
controllata MP Banque.
15COMUNICATO STAMPA
La voce del passivo “passività fiscali” ricomprende la voce di bilancio 60 “passività fiscali” e
l’importo della voce 70 “passività associate ad attività in via di dismissione” pari a +1,0 mln di euro
integralmente riferibile alla controllata MP Banque.
La voce del passivo “altre passività” ricomprende le voci di bilancio 50 “adeguamento di valore delle
passività finanziarie oggetto di copertura generica”, 80 “altre passività” e gli importi della voce 70
“passività associate a gruppi di attività in via di dismissione” non ricondotti nelle voci precedenti (pari
a 59,9 mln di euro ed integralmente riferibili alla controllata MP Banque).
La voce del passivo “patrimonio netto di Gruppo” ricomprende le voci di bilancio 120 “riserve da
valutazione”, 150 “riserve”, 170 “capitale” e 200 “utile (perdita) di esercizio”.
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