La Basilicata alla Borsa internazionale del turismo

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La Basilicata ancora una volta protagonista alla Borsa internazionale del turismo in programma dal 9 all’11 febbraio alla Fiera di Milano. Per raccontare l’identità, la cultura e le attrazioni del territorio, Regione e Apt hanno messo in agenda incontri istituzionali e dibattiti con il coinvolgimento di esperti e operatori del settore, oltre che di numerosi rappresentanti degli enti locali che garantiranno la propria presenza ai desk – tra cui circa 30 Comuni, 3 parchi naturali, Gal, Province e Anci – per animare lo Stand P47 nel padiglione 11.

Per l’edizione 2025 della prestigiosa manifestazione turistica, l’Apt Basilicata propone a visitatori e buyers provenienti da tutti i continenti un’offerta che unisce tradizioni e narrazione delle radici lucane, a partire dal cammino di Aliano nella corsa per la designazione della Capitale italiana della cultura 2027 e dal progetto condiviso con la Conferenza Episcopale “Giubileo 2025 Pellegrini di Speranza – Basilicata, terra di fede e devozione”, ma anche percorsi di conoscenza come il focus su “Immersività, intelligenza artificiale e territorio”, pensato proprio per riflettere sulle innovazioni in campo tecnologico che incidono sulla percezione dei luoghi da parte dei viaggiatori.

Tra le novità in mostra, un prototipo del ‘bob’ della slittovia delle Dolomiti Lucane, azione compiuta in co-marketing con Apt e Regione, che verrà inaugurata in primavera. I visitatori della BIT di Milano, attraverso un visore e dei sensori, avranno la possibilità di vivere in anteprima l’esperienza immersiva del viaggio mozzafiato dalla montagna del Paschiere al borgo di Castelmezzano.

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Il principale momento istituzionale, ospitato nell’area conferenza dello spazio espositivo, si svolgerà lunedì 10 febbraio, dalle 11.30 alle 12.30, con l’incontro “Vision & Location. Cinema e cultura nel turismo in Basilicata” a cui parteciperanno il presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, il presidente del Consiglio regionale, Marcello Pittella, il direttore generale dell’Apt, Margherita Sarli, il presidente della Lucana Film Commission, Margherita Romaniello, e il direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Antonio Nicoletti. A coordinare i lavori, il giornalista Gianluca Boezio.

“La Bit è una prestigiosa vetrina internazionale che anche quest’anno ci consentirà di promuovere il patrimonio storico, archeologico, culturale e antropologico, le meraviglie paesaggistiche, gli esclusivi attrattori e le eccellenze enogastronomiche della nostra regione” spiega il dg Margherita Sarli. “La nostra missione è quella di rilanciare con costanza la nostra immagine turistica, anche attraverso un rinnovato protagonismo dei soggetti pubblici e privati che, nei diversi ambiti, contribuiscono a rendere la Basilicata una destinazione appetibile, generando significative ricadute economiche e occupazionali sul territorio. Abbiamo deciso inoltre, – aggiunge il direttore – di ospitare quest’anno anche proposte che vengono da fuori regione, come quella della rete nazionale ostelli, perché vogliamo essere laboratorio di comunicazione e regione accogliente anche nelle relazioni”.

Gli incontri e le proposte turistiche dei soggetti istituzionali troveranno spazio nei 270 metri quadrati dell’area espositiva, dove ci saranno anche 16 operatori turistici che si confronteranno con i tour operator italiani ed esteri.

Per la realizzazione dello stand, la cui parte centrale sarà destinata alle attività di ufficio stampa e networking, sono stati utilizzati materiali ecosostenibili che rimandano all’idea di dinamismo e modernità; la grafica, tra le altre cose, presenta un ambiente boschivo per rimarcare il legame profondo della regione con la natura. Alle pareti, suggestivi i riferimenti fotografici a Maratea, ai Sassi di Matera, ai calanchi, al Metapontino, ai laghi di Monticchio e alle cascate di San Fele, così come quello alla Paeonia peregrina, conosciuta anche come la rosa del parco nazionale del Pollino, simbolo della biodiversità che esprime la bellezza selvaggia e la resilienza poiché cresce spontaneamente in contesti montani incontaminati.





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