Il Governo italiano ha messo sul tavolo una serie di misure per sostenere le imprese e incoraggiare gli investimenti, tra cui incentivi fiscali mirati e un parziale ripristino del fondo per l’automotive, settore colpito da recenti tagli.
Le agevolazioni per le imprese
Durante un incontro con le associazioni di categoria, Palazzo Chigi ha dimostrato apertura verso proposte concrete per agevolare le aziende che reinvestono nel Paese. Tra le opzioni, spicca una “Ires premiale” richiesta da Confindustria, che prevede agevolazioni fiscali per le imprese che mantengono almeno il 70% degli utili all’interno dell’azienda, utilizzandone una parte per tecnologia, produttività, welfare e formazione dei dipendenti. Secondo il direttore generale di Confindustria, Maurizio Tarquini, il clima di dialogo con il governo è migliorato, lasciando intravedere un consenso più ampio su questa proposta.
Nel contesto del piano di bilancio, si è discusso anche del fondo per l’automotive, che era stato ridotto di 4,6 miliardi. Ora si pensa a un graduale ripristino: l’obiettivo è stanziare 550 milioni nel 2025 e poi 800 milioni sia nel 2026 che nel 2027. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha esortato le imprese a fare la loro parte e utilizzare in modo efficiente i fondi del Pnrr, indicando l’importanza di portare a termine i progetti chiave entro il 2026.
Aliquota Criptovalute al 30%
Un altro aspetto della manovra è la regolamentazione fiscale delle criptovalute. Il governo sta valutando di modificare la tassa sulle plusvalenze, portandola al 30% anziché al 42% inizialmente previsto. La proposta è sostenuta dalla Lega, con l’obiettivo di favorire un approccio meno penalizzante per chi investe in questi asset emergenti. Intanto, è stato confermato che il ricavato del concordato biennale con le partite IVA sarà destinato in via prioritaria alla riduzione dell’Irpef e a sostegni per le famiglie con figli.
Bonus Natale
Accanto agli interventi per le imprese, il governo ha deciso di ampliare la platea dei beneficiari del cosiddetto “bonus di Natale”. Il contributo una tantum di 100 euro, destinato ai lavoratori dipendenti con un reddito annuo fino a 28 mila euro, sarà accessibile a un maggior numero di famiglie, eliminando il requisito del coniuge a carico e mantenendo solo quello del figlio. Questa misura, che accompagnerà la tredicesima mensilità, punta a sostenere i consumi durante il periodo natalizio. Tuttavia, il bonus ha suscitato critiche per il suo valore limitato e per l’esclusione dei cittadini single.
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