Il bonus elettrodomestici è una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici nuovi, destinati ad arredare un immobile che è in ristrutturazione.
La Lega ha presentato un emendamento a prima firma Gusmeroli che prevede l’incentivazione per la sostituzione di grandi elettrodomestici obsoleti (frigo, lavatrice e lavastoviglie) con apparecchi a più elevata classe energetica, non inferiore alla B. La misura coprirà il 30% del costo, nel limite massimo di 100 euro, elevato a 200 euro per famiglie con indicatore economico inferiore ai 25.000 euro annui, stanziando 100 milioni di euro per ciascuna annualità del triennio 2025-2026-2027.
Agevolazioni subordinate alle ristrutturazioni
L’agevolazione del Bonus mobili doveva sparire alla fine del 2024, ma il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha annunciato che nella Manovra è prevista la proroga per il 2025.
Un incentivo per gli elettrodomestici è inserito nel bonus mobili, previsto per chi deve acquistare nuovi mobili ma anche grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica – per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica – non inferiore alla classe A per i forni; alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie; alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.
Nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati: anche queste spese, però, deno essere sostenute con le modalità di pagamento richieste per fruire della detrazione (tracciabili, quindi bonifico, carte di credito o di debito).
«L’acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se per quella tipologia non sia ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica», ha precisato l’Agenzia delle Entrate. Fra i grandi elettrodomestici che rientrano nell’agevolazione ci sono, ad esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. Gli acquisti di alcuni elettrodomestici devono essere comunicati all’Enea.
Bonus elettromestici, possibile al 30%: l’emendamento
«La Lega al governo promuove misure concrete per sostenere le famiglie, innescando al contempo meccanismi virtuosi con molteplici benefici per la nostra salute economia. In quest’ottica si inserisce la proposta di legge a mia prima firma, tradotta in emendamento alla manovra finanziaria, per incentivare la sostituzione di grandi elettrodomestici obsoleti (frigo, lavatrice e lavastoviglie) con apparecchi a più elevata classe energetica, non inferiore alla B». Lo annuncia in una nota Alberto Luigi Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive della Camera e responsabile Fisco della Lega. «La misura coprirà il 30% del costo, nel limite massimo di 100 euro, elevato a 200 euro per famiglie con indicatore economico inferiore ai 25.000 euro annui, stanziando 100 milioni di euro per ciascuna annualità del triennio 2025-2026-2027.
Con questo intervento – spiega Gusmeroli – si svecchia il parco grandi elettrodomestici italiani, in gran parte vetusto: il conseguente incremento dell’efficienza farà risparmiare le famiglie sul costo della bolletta (e minori consumi significa minor inquinamento), stimolando il nostro sistema industriale con tutela dei relativi livelli occupazionali e della competitività dei diversi siti produttivi operanti nel comparto, e in ultimo supportando il settore del riciclo dei vecchi elettrodomestici, dove pure l’Italia ricopre un ruolo di leadership a livello europeo. Una dimostrazione concreta di come si debba e si possa fare sostenibilità e transizione ecologica guardando alla ‘sostenibilità’ anche sociale ed economica dei provvedimenti».
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