Chiariti i dettagli del nuovo bonus mamme 2025, come modificato e normato dalla Legge di bilancio di quest’anno. Si parla della misura introdotta con la la manovra finanziaria 2024 e poi aggiornata nel 2025, che prevede l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri assunte a tempo indeterminato, con l’obiettivo di supportare la genitorialità e l’occupazione femminile.
Istruzioni e chiarimenti sono stati dati dall’Inps con l’ultimo messaggio del 31 gennaio.
Con la sua diffusione vengono messe nero su bianco le modifiche e la durata del Bonus mamme, specificando quali lavoratrici possono beneficiarne e per quanto tempo.
Ricordiamo che, rispetto allo scorso anno, La legge di Bilancio 2025 ha introdotto un nuovo sgravio contributivo per madri di due o più figli con reddito annuo massimo di 40.000 euro, che durerà fino ai 10 anni del figlio più piccolo (o fino ai 18 anni per chi ha tre o più figli dal 2027 in poi).
Ecco i dettagli dell’esonero 2025.
Cos’è il bonus mamme 2025
Il Bonus mamme 2025 consiste in un’esenzione parziale o totale dal pagamento dei contributi previdenziali per le lavoratrici madri con un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. Questa misura è stata inizialmente prevista per le madri con tre o più figli, ma in via sperimentale è stata estesa anche alle madri con due figli per il solo anno 2024.
Beneficiarie del bonus mamme lavoratrici 2025
A partire dal 1° gennaio 2025, il beneficio viene concesso alle lavoratrici madri che rispettano determinati requisiti:
- Madri con due o più figli;
- Contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (esclusi i rapporti di lavoro domestico);
- Reddito annuo imponibile ai fini previdenziali non superiore a 40.000 euro;
- Il figlio più piccolo deve avere meno di 10 anni per ottenere l’agevolazione;
Dal 2027, lo sgravio si estenderà fino al compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo per le madri con tre o più figli.
Durata del bonus
Come chiarito con il messaggio Inps del 31 gennaio, per le lavoratrici con due figli, il bonus mamme 2025 sarà riconosciuto fino al mese in cui il figlio più piccolo compie 10 anni, garantendo un supporto economico per una durata ben definita. Tuttavia, questa agevolazione sarà soggetta ai criteri stabiliti nel decreto attuativo, che fornirà ulteriori dettagli sulla sua applicazione.
Per quanto riguarda le madri con tre o più figli, l’agevolazione sarà estesa fino al mese di compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo, ma solo a partire dal 2027.
Inoltre, in caso di nuove nascite o adozioni durante il periodo di validità della misura, sarà possibile accedere al beneficio in base alle nuove condizioni familiari, purché la madre risulti ancora in possesso di un contratto a tempo indeterminato e rispetti i requisiti reddituali richiesti.
L’INPS ha inoltre chiarito che, nelle situazioni in cui il figlio più piccolo compia gli anni nel corso dell’anno fiscale, il bonus si interromperà nel mese esatto del compimento dell’età prevista dalla normativa, evitando il rischio di sovrapposizioni con altre forme di agevolazione contributiva.
Importo del beneficio
L’agevolazione consiste in un esonero totale o parziale dei contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS). Tuttavia, il tetto massimo annuo è fissato a 3.000 euro, riparametrato su base mensile. Questo significa che l’importo massimo del bonus sarà distribuito nei singoli mesi dell’anno, garantendo un risparmio mensile sulla busta paga delle lavoratrici beneficiarie.
Cosa cambia rispetto al 2024
Il bonus mamme 2025 viene modificato rispetto al 2024. Lo scorso anno l’esonero contributivo era totale per le madri con tre o più figli fino al compimento del 18° anno del figlio più piccolo e sperimentale per le madri con due figli fino ai 10 anni di età del figlio più piccolo.
Tuttavia, dal 1° gennaio 2025, il beneficio per le madri con due figli non sarà più previsto secondo le modalità del 2024, bensì sarà applicato il nuovo schema, che prevede un tetto massimo di reddito annuo di 40.000 euro per l’accesso all’agevolazione e un’esenzione contributiva parziale invece che totale.
Da notare una delle novità principali 2025: lo stop al Bonus mamme per le lavoratrici con due figli. Il beneficio sperimentale (della Manovra 2024) concesso fino al 31 dicembre 2024 non è stato prorogato.
Di conseguenza, a partire dal 1° gennaio 2025, le lavoratrici con due figli, di cui il più piccolo con meno di 10 anni, non potranno più beneficiare dell’esonero contributivo previsto dall’articolo 1, comma 181, della Legge di Bilancio 2024.
Come richiedere il bonus mamme 2025
L’INPS specifica che per usufruire dell’esonero contributivo sarà necessario attendere la pubblicazione del decreto attuativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Una volta pubblicato il decreto:
- il datore di lavoro dovrà applicare l’esonero in busta paga;
- le lavoratrici dovranno presentare un’autocertificazione attestante il numero dei figli e la loro età;
- l’INPS fornirà ulteriori indicazioni sulle modalità di richiesta e verifica dei requisiti;
Compatibilità con altre agevolazioni
L’agevolazione non è cumulabile con altri benefici contributivi previsti dalla normativa per la stessa lavoratrice. Per gli anni 2025 e 2026, il Bonus mamme non è compatibile con l’agevolazione concessa alle madri di tre o più figli ai sensi della Legge di Bilancio 2024. Tuttavia, le modalità precise di applicazione saranno definite nel decreto attuativo.
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