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Donato Savatteri, head of Southern Europe della società, spiega a FocusRisparmio perché gestione attiva, previdenza e passaggio generazionale saranno le parole chiave del 2025 (e non solo)
T. Rowe Price ha da poco festeggiato i dieci anni di presenza in Italia. Una decade in cui la società ha costruito un business solido e diversificato nel Paese. “L’obiettivo per i prossimi dieci anni resta quello di supportare i risparmiatori e contribuire allo sviluppo del settore dell’asset management”, spiega Donato Savatteri, head of Southern Europe della casa di gestione che, oggi, può contare su una presenza radicata su diversi canali distributivi e prodotti. Il team italiano è passato in un decennio da due a tredici professionisti e il 2024 si è chiuso con una raccolta netta positiva oltre i 500 milioni di euro. “Ciò che ci soddisfa è la distribuzione della crescita su tutti i segmenti: reti di consulenza, fund buyer e mandati di gestione”, sottolinea Savatteri.
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Il valore della gestione attiva
La strategia della società si è basata su competenze distintive in asset class core come l’azionario USA e l’obbligazionario investment grade. “Abbiamo lavorato costantemente e con successo per affermarci come partner strategico per la clientela istituzionale e retail e non solo come semplici fornitori di prodotti”, afferma Savatteri, sottolineando il ruolo chiave di un marketing e di una comunicazione efficace in tal senso. La sostenibilità dei costi è inoltre considerata centrale per un gestore attivo nell’attuale panorama dell’asset management italiano e non solo. “Non si tratta di contrapporre gestione attiva e passiva ma di dimostrare il valore aggiunto della prima”, sottolinea il manager. Che aggiunge: “Nel 2024 la società ha introdotto strategie azionarie globali con tracking error contenuto in grado di competere con gli ETF”.
Il nodo previdenza
Altro tema strategico è il gap previdenziale: “La longevità richiederà un reddito addizionale più a lungo e questo porterà a un crescente afflusso di capitali verso il risparmio gestito”, osserva Savatteri. “Serve però più educazione finanziaria su temi come diversificazione, orizzonte temporale e inflazione”. Anche il passaggio generazionale è visto come una sfida imminente. “Nei prossimi dieci anni assisteremo a un trasferimento di circa 2.000 miliardi di euro dai baby boomer ai millennial. Questi capitali saranno investiti con logiche diverse, focalizzandosi su sostenibilità e pensioni”, evidenzia Savatteri. Dopo un decennio di crescita, T. Rowe Price continua quindi a puntare su innovazione e servizio al cliente anche per affrontare le nuove sfide all’orizzonte: “Il nostro obiettivo è fornire soluzioni d’investimento efficaci e affrontare il mercato con una chiara visione strategica”.
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Nuovi prodotti e nuove opportunità
T. Rowe Price sta ampliando la propria offerta con strategie di gestione attiva a basso tracking error e con costi contenuti, oltre a puntare a nuove soluzioni a impatto. “La sostenibilità è un driver di creazione di valore, non solo un vincolo normativo”, afferma Savatteri. “L’innovazione tecnologica, le tensioni geopolitiche e un contesto di tassi più elevati stanno ridisegnando i mercati”, aggiunge il manager. Gli Stati Uniti restano centrali, ma l’attenzione si sposta oltre le Magnifiche Sette. “Le small cap americane beneficeranno della deregolamentazione e del reshoring industriale promesso dalla nuova amministrazione”, spiega. Anche healthcare e settore finanziario offrono opportunità, grazie ai progressi nella ricerca farmaceutica e alla maggiore redditività del comparto bancario. Sul fronte obbligazionario, la preferenza va alle obbligazioni corporate investment grade, che offrono rendimenti ancora competitivi.
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Le prossime sfide
L’asset management sta attraversando un periodo di profonde trasformazioni. L’evoluzione delle preferenze degli investitori, la crescente digitalizzazione del settore e l’importanza crescente della sostenibilità richiedono un continuo aggiornamento delle strategie di business. Savatteri sottolinea come T. Rowe Price stia investendo nell’analisi dei trend macroeconomici e nei modelli predittivi basati su intelligenza artificiale, per offrire strumenti più efficienti e adatti alle nuove esigenze della clientela. “Essere in grado di interpretare tempestivamente i cambiamenti del mercato è fondamentale per rimanere competitivi”, spiega. È grazie a questo approccio, sottolinea il dirigente, che la casa di gestione è riuscita ad aumentare anche nel 2024 il numero di accordi di distribuzione e a lanciare nuovi prodotti in un panorama in cui le reti di consulenza sono impegnate in un’opera di razionalizzazione degli accordi e gli asset manager compiono la stessa operazione sulle gamme prodotto. “Il nostro obiettivo per i prossimi anni è consolidare ulteriormente la nostra posizione e portare ai clienti soluzioni sempre più customizzate e innovative”, conclude.
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