Consiglio Veneto approva Piano triennale 2024/2026 degli interventi per l’inclusione sociale, la rimozione delle barriere alla comunicazione e il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni italiana tattile
(Arv) Venezia 12 nov. 2024 – Il consiglio regionale del Veneto ha approvato oggi, a maggioranza, senza voti contrari (37 voti favorevoli e 10 astenuti), la PDA n. 86, il Piano triennale 2024-2026 “Disposizioni per l’inclusione sociale, la rimozione delle barriere alla comunicazione e il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni italiana tattile”, di cui alla L.R. n. 11/2018 ‘Disposizioni per l’inclusione sociale, la rimozione delle barriere alla comunicazione e il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni italiana tattile’.
Il provvedimento era stato licenziato a maggioranza, senza voti contrari, dalla Quinta commissione consiliare in cui era incardinato.
Alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, il Relatore per l’Aula, il consigliere regionale Silvia Maino (Lega- LV), ha ricordato che la L.R. n. 11 del 23 febbraio 2018 promuove l’inclusione e l’integrazione sociale delle persone sorde, sordocieche o con disabilità uditiva o con deficit di comunicazione e di linguaggio, come nei disturbi generalizzati dello sviluppo ed altre patologie del sistema nervoso centrale, e comunque non collegate alla sordità, e delle loro famiglie, favorendo al contempo l’inclusione e l’integrazione sociale attraverso l’abbattimento delle barriere della comunicazione, il riconoscimento della lingua dei segni italiana (LIS) e della lingua italiana dei segni tattile (LIS tattile), nonché la prevenzione e la cura dei deficit uditivo e la diffusione di ogni altra tecnologia volta a favorire un ambiente accessibile nelle famiglie, nella scuola, nella comunità e nella rete dei servizi. La normativa dispone altresì che la Giunta regionale definisca le modalità, le azioni e le risorse attraverso le quali attuare quanto previsto, avviando la redazione di un Piano triennale, coinvolgendo le associazioni maggiormente rappresentative operanti a livello regionale nella tutela dei soggetti sopra citati, che dovrà essere approvato successivamente dal Consiglio regionale. Il nuovo Piano triennale 2024/2026 è stato redatto dalla Giunta regionale alla luce della consapevolezza acquisita nelle precedenti triennalità circa l’importanza di continuare nella promozione dell’inclusione e dell’integrazione sociale delle persone sorde, sordocieche o con disabilità uditiva o con deficit di comunicazione e di linguaggio, come nei disturbi generalizzati dello sviluppo ed altre patologie del sistema nervoso centrale, e comunque non collegate alla sordità e delle loro famiglie. Nella stesura del Piano sono state coinvolte le associazioni maggiormente rappresentative: E.N.S., U.I.C.I., Centro internazionale del libro parlato, F.I.A.D.D.A., FISH, Associazione Sordi Veneto, Comitato nazionale genitori disabili uditivi e Lega del filo d’oro.
Il Relatore Maino ha in particolare ricordato alcuni significativi risultati conseguiti nella precedente pianificazione regionale per garantire l’inclusione delle persone sorde, sordocieche o con disabilità uditiva: nel 2021-2022 sono stati organizzati 28 corsi di formazione per gli insegnanti, 36 laboratori inclusivi con i gruppi classe. Con il programma attuativo dell’anno 2023 sono stati avviati: 33 corsi di formazione per gli insegnanti che hanno coinvolto principalmente gli insegnanti di sostegno e curriculari che avevano già in carico alunni con disabilità sensoriale e a seguire gli insegnanti di sostegno in organico che non avevano assegnati alunni con disabilità sensoriale, oltre ai dirigenti scolastici. Alcuni corsi avviati hanno previsto per alcuni docenti moduli ‘upgrade’ con l’obiettivo di maturare maggiormente alcune competenze nell’uso della LIS/LIST e di acquisire ulteriori strategie inclusive nel gruppo classe; 43 laboratori inclusivi con i gruppi classe.
Il Correlatore Erika Baldin (M5s), nel suo intervento, da un lato ha osservato che la legge regionale in materia costituisce indubbiamente un buon esempio di legislazione, dall’altro ha evidenziato come alla normativa non sia stata data piena attuazione. Il Correlatore ha fornito alcuni esempi delle carenze che, secondo la sua valutazione, sono presenti nella messa a terra della precedente pianificazione triennale: non sono state realizzate sufficienti trasmissioni in LIS, né approntati contributi culturali adeguati alle persone con disabilità uditive. “Vorremmo che il sistema sanitario fosse calibrato a misura delle persone sorde, così come quello dei trasporti. Il bilancio complessivo sulla realizzazione del precedente piano per me ha tinte chiaro- scure: è necessario che quello che si scrive nelle leggi venga poi pienamente rispettato; per questo, il nostro voto sarà di astensione”, ha affermato Baldin.
Sulla stessa linea la consigliera Elena Ostanel (Veneto che Vogliamo): “Nel Piano triennale è stato scritto un libro dei sogni perché il budget stanziato è stato insufficiente”. Ostanel ha anche chiesto che il diritto all’accesso al lavoro, alla scuola e ai servizi sanitari delle persone con disabilità uditive debba essere pienamente garantito come avviene per le altre persone, attraverso fondi dedicati e l’istituzione di un Tavolo di coordinamento regionale per favorire l’inclusione delle persone sorde. “La Regione deve fare la propria parte”, ha chiesto Ostanel.
Chiara Luisetto (Pd), pur dando atto che il Piano è stato fatto bene, ha chiesto un coordinamento regionale degli interventi per l’inclusione e lo stanziamento di risorse adeguate.
Anna Maria Bigon (Pd) ha invocato maggiore attenzione verso le famiglie al cui interno ci sono persone con disabilità uditiva, chiedendo al contempo che si giunga a diagnosi precoci della disabilità e il potenziamento della sottotitolazione.
Lucas Pavanetto (FdI) ha ricordato le tante iniziative realizzate per l’inclusione delle persone con disabilità uditive, plaudendo quindi al lavoro realizzato e sostenendo convintamente il provvedimento presentato dal Relatore Maino.
Al termine della discussione generale, è stato esaminato l’articolato e la relativa parte emendativa.
Sono stati votati alcuni ordini del giorno che prevedono, in particolare, l’istituzione di un Tavolo tecnico per l’inclusione delle persone con disabilità uditiva, che coinvolga e metta assieme le strutture regionali, sanitarie e scolastiche. Saranno più coinvolte le associazioni maggiormente rappresentative e gli enti della formazione professionale. Verrà potenziata la sottotitolazione dei programmi e investito nella diagnosi precoce della disabilità.
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