Carabinieri Forestali Calabria: il bilancio del 2024

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Si è tenuta questa mattina al Castello Aragonese di Reggio Calabria la conferenza stampa dei Carabinieri Forestali, durante la quale il Comandante regionale, colonnello Giovanni Misceo, ha illustrato il bilancio dell’attività dell’Arma Forestale in Calabria e Sicilia. Nell’occasione è stato presentato il calendario CITES 2025, dedicato al Sud America, con dodici immagini di specie animali e vegetali a rischio di estinzione tutelate dalla Convenzione di Washington.

Oltre 58.000 controlli nel 2024: +12% rispetto al 2023

Nel 2024, i Carabinieri Forestali hanno intensificato la loro azione di prevenzione e contrasto ai reati ambientali, eseguendo oltre 58.000 controlli, con un incremento del 12% rispetto all’anno precedente. In particolare, sono stati accertati 1.780 reati ambientali, con 1.383 persone denunciate, 585 sequestri penali (+20% rispetto al 2023) e 1.936 illeciti amministrativi, per un totale di 2.685.329 euro di sanzioni.



Un dato significativo riguarda il numero degli arresti, che nel 2024 sono stati 30, rispetto ai 7 del 2023, in merito a inquinamento ambientale, gestione illecita di rifiuti e coltivazioni di cannabis non autorizzate.

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Lotta agli incendi boschivi: calano le superfici colpite

Un settore prioritario è stato il contrasto agli incendi boschivi, una delle maggiori criticità per la Regione Calabria. Grazie a un incremento delle attività di prevenzione, la superficie boscata percorsa dal fuoco è scesa da 7.176 ettari nel 2023 a 5.833 ettari nel 2024.


PER APPROFONDIRE: Siccità, la crisi non si ferma: in Calabria acqua ancora razionata


I Carabinieri Forestali hanno eseguito 2.280 controlli sugli incendi, con un aumento del 22% rispetto al 2023. L’attività di prevenzione ha incluso la perimetrazione post incendio delle aree colpite, la verifica del rispetto delle fasce antincendio e la partecipazione alla Control-Room regionale di Catanzaro-Germaneto, per il monitoraggio con droni e immagini satellitari.

Reati ambientali: aumentano le denunce per rifiuti e inquinamento

Il settore dei rifiuti rimane una delle principali fonti di preoccupazione. Pur registrando una riduzione degli illeciti amministrativi (-43%), le sanzioni superano i 398.000 euro, mentre è in aumento il numero delle persone denunciate (+33%). Gli arresti in questo settore sono stati 10, con numerose operazioni contro discariche abusive, abbandono e combustione illegale di rifiuti.

Anche i reati di inquinamento ambientale sono in crescita, con un aumento del 68% degli illeciti amministrativi e sanzioni per oltre 400.000 euro. Le indagini si sono concentrate su smaltimento illecito di rifiuti liquidi, depurazione inefficace e allacci abusivi, con operazioni come “DEEP” (controllo depuratori), “BLACK WATER” (gestione reflui zootecnici) e “WAVE” (verifica lidi e strutture turistiche).

Tutela del territorio: sequestri e controlli contro l’abusivismo

I Carabinieri Forestali hanno intensificato anche le operazioni per la tutela del territorio, con particolare attenzione a tagli abusivi di alberi, pascolo illegale, vincolo idrogeologico e polizia fluviale. Le sanzioni amministrative in questo settore sono aumentate del 35%, raggiungendo 982.721 euro.

Nel campo della tutela paesaggistica ed edilizia, sono stati eseguiti numerosi sequestri di costruzioni abusive, con particolare attenzione alle aree di pregio ambientale.

Protezione della fauna e lotta al bracconaggio

Nel settore della tutela della fauna, l’impegno dell’Arma ha portato a diverse denunce per bracconaggio e traffico illegale di specie protette. Un’operazione particolarmente significativa è stata l’“Operazione Adorno”, che ha contribuito alla riduzione del bracconaggio sullo Stretto di Messina.

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Numerose anche le azioni dei Nuclei Carabinieri CITES, con sequestri di specie animali protette e denunce per cattura e uccisione illegale di esemplari di ghiro (Glis glis).

Educazione ambientale e iniziative per la legalità

Oltre alle attività di prevenzione e contrasto, i Carabinieri Forestali hanno svolto un’intensa attività di educazione ambientale, coinvolgendo 6.685 studenti di 87 istituti scolastici in Calabria e Sicilia.



Tra le iniziative, spicca il progetto nazionale “Un Albero per il Futuro”, che ha portato alla messa a dimora nelle scuole dell’Albero di Falcone, pianta simbolo della legalità. La Giornata Nazionale dell’Albero, celebrata il 21 novembre 2024 a San Luca (RC), è stata un altro importante momento di sensibilizzazione.





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